E adesso si fa sul serio. E’ serie B. Ne parliamo da mesi, ne abbiamo vissuto l’escalation appassionante, ne abbiamo celebrato ogni dettaglio, e rivissuto ogni respiro.
Ma ora si riparte. E ci sono 21 avversarie, più o meno blasonate, ma tutte molto agguerrite, che aspettano il Gubbio.
La parola d’ordine è reset: si azzera tutto e si ricomincia.
Nuovo tecnico, nuova squadra e perfino nuova maglia.
A quest’ultima ci si abituerà col tempo, non tutti ancora hanno metabolizzato il blu compatto di retro. Continua ad essere rossoblù invece il colore di fronte e speriamo lo resti quello delle emozioni.
Sarà una maratona, 42 partite, un lungo cammino non certo alleggerito dalla diretta satellitare. Per fortuna alcune trasferte saranno chilometricamente più abbordabili di quelle passate.
Ad esempio Grosseto, da dove si parte. L’Olimpico di Maremma non vede il Gubbio esibirsi da 8 anni, si chiamava ancora serie C2, anche allora in diretta satellitare, ma su Raisport: finì 1-1 con un’inzuccata della meteora Caracciolese, riequilibrata nel secondo tempo da Machetti.
Altri tempi, verrebbe da dire. E l’auspicio è di utilizzare la stessa frase, tra qualche giorno, ripensando al 5-0 di un anno fa, in Tim Cup, con i biancorossi a maramaldeggiare contro la formazione eugubina, nell’occasione in un’inedita veste celeste poi opportunamente abbandonata, causa scaramanzia.
Il Gubbio arriva all’esordio con il morale a mille, dopo un’estate non poco sofferta. Paradossalmente l’esatto contrario dei grossetani che in Coppa sono stati travolti a Parma e ora sono scintille tra il vulcanico patron Camilli e il trainer Ugolotti.
Negli occhi dei tifosi rossoblù ancora vive le perle dello stadio “Azzurri d’Italia” dove la squadra di Fabio Pecchia – ampiamente rimaneggiata – si è regalata la prima impresa della stagione: una di quelle memorabili, perché non era mai successo che il Gubbio battesse una squadra di serie A in un match ufficiale.
Quel 4-3 rocambolesco e impensabile ha finito, non solo per iniettare adrenalina e fiducia allo stato puro, nel gruppo rossoblù, ma ha finito anche per modificare in parte le convinzioni della dirigenza di tornare pesantemente sul mercato.
Fino al 31 agosto si farà in tempo, ma forse con meno allarmismi.
Sotto questo profilo l’esordio all’Olimpico sarà un’altra verifica importante, pur con le attenuanti del caso: mancheranno Bartolucci, squalificato e malmenato, e Raggio Garibaldi, squalificato e glorificato dopo la stoccata decisiva alla Dea Atalanta. Non ci sarà Caracciolo mentre Briganti stringerà i denti.
Per Pecchia la necessità di cambiare di nuovo molte carte: ma forse, con un torneo a 42 giornate e con molte settimane fatte di 3 partite, l’avvocato in panca dovrà farci l’abitudine.
Sperando in un’impresa d’overture e perché no, aspettando qualche altro volto nuovo…
Copertina de "Il Rosso e il Blu" - 1a p. 25.8.2011
Musica di sottofondo: "A far l'amore..." - Bob Sinclair - 2011
giovedì 25 agosto 2011
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