La festa sotto la gradinata dei tifosi dopo la vittoria sul Viareggio - foto M.Signoretti |
Il dato che balza agli occhi però è chiaro.
Le squadre di vertice di questo illeggibile girone B di I Divisione sembra si divertano a giocare a "rovescino". Al Nord lo chiamano ancora "ciapanò", ovvero farsi del male proprio quando sembra che debbano vestire i panni da protagonista.
In queste ore di pioggia servirebbe una diga così... |
A tutto vantaggio di chi ha vinto - Pisa, Nocerina nell'anticipo - e appunto del Gubbio che non ha giocato ma potrà farlo quando tutti riposeranno cercando di approfittarne.
Il gol acrobatico di suola firmato Palermo |
Sottil sa bene che ogni partita va giocata e combattuta per 95' e vale poco misurarsi con il condizionale.
Di certo c'è che l'altalenanza di risultati delle grandi (o presunte tali) assomiglia sempre di più a quanto accadde due anni fa nel girone A della stessa C1: quando le superfavorite Verona, Cremonese, Alessandria, Salernitana, Spal e Reggiana facevano a gara, ogni domenica, a vincere e poi perdere, inanellando serie utili brevissime e non riuscendo alla fine a tenere il passo del tandem sorpresa Gubbio-Sorrento.
Gli ultimi febbrili minuti nell'area ospitality: lo sguardo di Marchegiani, Giammarioli e "Pozzo" dice tutto... |
Così diventa fondamentale l'andamento costante. La continuità di risultati può essere il valore aggiunto. Da qui il vantaggio per un Gubbio che ha trovato l'assetto tattico più equilibrato - anche sacrificando qualche individualità importante - che non a caso ha la miglior difesa, subisce poco, segnando quel che basta, per ora, per fare del "Barbetti" un fortino inespugnabile (4 vittorie e un pareggio) e avendo macchiato anche la casella vittorie in trasferta.
Radi e Sandreani sul pallone: poi tirerà l'ex grifone per firmare il suo secondo gol stagionale |
C'è poi il capitolo Perugia che meriterebbe una riflessione a parte. Battistini sembra abbia le ore contate e se al "Curi" si comincia il balletto dei possibili sostituti probabilmente società e squadra imboccheranno una strada tortuosa e a rischio. Per chi ha speso 6 milioni di euro perdere in casa come hanno fatto i grifoni oggi col Catanzaro fa male. Ma cambiare chi ha vinto due campionati di fila solo perchè forse chi dovesse arrivare potrebbe dare una scossa... è frase che ha troppe consecutio temporum per dare garanzie di successo.
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