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venerdì 30 settembre 2011

E se Gubbio fosse la "fatal Verona" degli scaligeri? Parola d'ordine: pensare in primis a se stessi...


L'eurogol di Sandreani che decise la sfida di un anno fa
 Repetita iuvant. Il Gubbio torna al “Barbetti” dopo 7 giorni dallo 0-0 contro il Varese, e ritrova una vecchia conoscenza. Quell’ Hellas Verona che la scorsa stagione – di questi tempi – stava pagando caro lo scotto dei pronostici e veleggiava nei bassifondi della classifica. A fine campionato la squadra di Mandorlini acciuffò per il rotto della cuffia i play off, salvo poi vincerli conquistando la B.


Quella B dove nel frattempo i rossoblù erano approdati da tempo, rifilando per altro due scoppole, ai blasonati gialloblù: stesso risultato, stesse griffe, Gomez-Sandreani. Che domani saranno in campo, ma su fronti opposti.
Conta poco ormai rimuginare sui ma e sui perché legati al bomber argentino: le voci della settimana lo danno addirittura in predicato di salire in serie A, glielo auguriamo di cuore – perché oltre ad essere un grande giocatore è anche un gran bravo ragazzo. Se poi a Catania gli venisse in mente di andarci fin da stasera, sarebbe il massimo.

Ma il Gubbio – più che a Gomez (che pure meriterà un’attenzione speciale) – dovrà pensare soprattutto a se stesso.
A proseguire quel graduale cammino alla ricerca di una identità di squadra: un cammino non facile, come non è facile far digerire il brodino a chi è abituato a caviale e champagne da due anni.

La brutta notizia della settimana arriva dal Giudice sportivo: la stangata di oltre 14.000 euro appare fuori dal normale ed è forse la cifra della scarsa stima nei palazzi per il sodalizio eugubino. E se per le grida durante il minuto di silenzio c’è da fare solo mea culpa, i denari scuciti per i presunti improperi di Simoni (uno che non offenderebbe neppure il boia sul patibolo) e per la simulazione inesistente di Bazzoffia, assomigliano ad una presa in giro.

Semmai qualcuno nei piani alti di Lega e Federazione dovrebbe interrogarsi sul livello arbitrale di un campionato che di giornata in giornata sforna topiche clamorose: rigori solari non dati, rigori dati fuori area, gol annullati senza motivo, panzane a non finire. E purtroppo, finora, errori pure mal distribuiti.

L'occasione mancata da Giannetti e Ciofani con il Varese - foto Settonce
Per il Gubbio però conta il presente: fatto di un possibile 4-4-2 con difesa confermata, centrocampo a quattro con probabile innesto di Rui a sinistra e attacco a due con l’ariete Ciofani e il possibile rispolvero di Ragatzu a svariare. Il condizionale è d’obbligo anche perché le indicazioni di metà settimana non sempre sono state confermate nell’undici del sabato.
Il Gubbio deve pensare a se stesso, anche perché è solo la vittoria la medicina più adatta a superare difficoltà e incomprensioni di questo avvio di stagione. Se il pizzico di malizia ed esperienza in difesa si sono visti, la mrisposta che si attende ora è invece davanti.


Verona-Milan 5-3: lo scudetto del '73 va alla Juve.
Nasce il mito della "fatal Verona"
 Spesso la cabala – intesa come tradizione – può avere anche il suo peso: nessuno ci crede ma le “bestie nere” possono esistere. E visto quello che è accaduto lo scorso anno, il Gubbio potrebbe essere la fatal Verona degli scaligeri.
Mettiamoci poi che i gialloblù di Mandorlini sono attesi dopo l’Umbria, dal doppio confronto interno con Samp e Torino, a rinverdire i fasti della serie A che fu. Potrebbe anche starci qualche distrazione nelle terre francescane o l’inconscia convinzione che in fondo coi rossoblù la squadra di Mandorlini possa avere vita facile. Sarebbe un vantaggio, proprio per il Gubbio.
Che però prima di tutto deve aiutarsi da solo.

 
 


Copertina de "Il Rosso e il Blu" - 30.9.11
musica di sottofondo: Nickelback "how you remind me" - 2001
 


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