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mercoledì 21 settembre 2011

Si fa presto a dire: "Ci vogliono i numeri". Ecco quanto ci costa la politica in Italia...

Si fa presto a dire anti-politica. Ci vogliono i numeri.
Ecco quelli che faccio stasera sono numeri "scomodi", pesanti e piuttosto indigesti. Non sono miei - nel senso che la fonte non è personale - ma sono credibili. E purtroppo non faranno piacere.
Sono numeri riferiti al costo della politica, a quanto l'apparato burocratico mastodontico del nostro Paese gravi sulle tasche degli italiani.
Il problema è che certi numeri balzano agli occhi oggi, a fronte di una crisi senza precedenti. Francamente sarebbero dovuti circolare anche in tempi di "vacche grasse": la reazione sarebbe stata forse meno istintiva ma ugualmente disgustata.

Prima vediamoci un video, anzi due. Arrivano dalla newsletter di Stefano Salvi (ricordate? Il vice Gabibbo che qualche anno fa scorrazzava per "Striscia" con il suo impermeabile giallo e spesso veniva preso di mira dal potente di turno, che arrivava perfino a farlo malmenare da qualche "gorilla" un po' impulsivo): oggi si occupa di inchieste border-line su internet. Faccende scomode che probabilmente non trovano spazio nè cittadinanza nei circuiti televisivi: forse, proprio perchè sono scomode...

Ma intanto ci fanno riflettere: ad esempio, su quanto ci costino le auto blu in Italia... C'avete mai pensato?
Sentite...

http://www.stefanosalvi.it/video_categoria_dettaglio.asp?codvideo=2377


Secondo capitolo. Non solo costi - che ad esempio nel piccolo mondo antico della nostra Umbria, sono stati ben evidenziati da una meritoria inchiesta di più settimane lanciata dalle colonne del "Giornale dell'Umbria".
Leggiamo cosa circola in rete, per capire - molto semplicemente - che accanto ai "costi vivi" di una classe politico-burocratica ingombrante, esistono guarentigie dal sapore borbonico, che meritano (per ora) una profonda riflessione. Ma che non sono più sopportabili da una società che si definisca semplicemente "civile".

"Per la prima volta viene tolto il segreto su quanto costa ai contribuenti l'assistenza sanitaria integrativa dei deputati. Si tratta di costi per cure che non vengono erogate dal sistema sanitario nazionale (le cui  prestazioni sono gratis o al più pari al ticket), ma da una assistenza privata finanziata da Montecitorio.
A rendere pubblici questi dati sono stati i Radicali che da tempo svolgono una campagna di trasparenza denominata Parlamento WikiLeaks.
Va detto ancora che la Camera assicura un rimborso sanitario privato non solo ai 630 onorevoli. Ma anche a 1109 loro familiari compresi (per volontà dell'ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini) i conviventi more uxorio.
Ebbene, nel 2010, deputati e parenti vari hanno speso complessivamente 10 milioni e 117mila euro. Tre milioni e 92mila euro per spese odontoiatriche. Oltre tre milioni per ricoveri e interventi (eseguiti dunque non in ospedali o strutture convenzionati dove non si paga, ma in cliniche private). Quasi un milione di euro (976mila euro, per la precisione), per fisioterapia. Per visite varie, 698mila euro. Quattrocentottantotto mila euro per occhiali e 257mila per far fronte, con la psicoterapia, ai problemi psicologici e psichiatrici di deputati e dei loro familari.
Per curare i problemi delle vene varicose (voce "sclerosante"), 28mila e 138 euro. Visite omeopatiche 3mila e 636 euro. I deputati si sono anche fatti curare in strutture del servizio sanitario nazionale, e dunque hanno
chiesto il rimborso all'assistenza integrativa del Parlamento per 153mila euro di ticket.

Ma non tutti i numeri sull'assistenza sanitaria privata dei deputati, tuttavia, sono stati desegretati. "Abbiamo chiesto - dice la Bernardini - quanti e quali importi sono stati spesi nell'ultimo triennio per alcune prestazioni previste dal 'fondo di solidarietà sanitarià come ad esempio balneoterapia, shiatsuterapia, massaggio sportivo ed elettroscultura (ginnastica passiva). Volevamo sapere anche l'importo degli interventi per chirurgia plastica, ma questi conti i Questori della Camera non ce li hanno voluti dare".
Perché queste informazioni restano riservate, non accessibili? Cosa c'è da nascondere?
Ecco il motivo di quel segreto secondo i Questori della Camera: "Il  sistema informatizzato di gestione contabile dei dati adottato dalla Camera non consente di estrarre le informazioni richieste. Tenuto conto del principio generale dell'accesso agli atti in base al quale la domanda non può comportare la necessità di un'attività di elaborazione dei dati da parte del soggetto destinatario della richiesta, non è possibile fornire le informazioni secondo le modalità richieste".
Il partito di Pannella, a questo proposito, è contrario. "Non ritengo - spiega la deputata Rita Bernardini - che la Camera debba provvedere a dare una assicurazione integrativa. Ogni deputato potrebbe benissimo farsela
per conto proprio avendo gia l'assistenza che hanno tutti i cittadini italiani.

Se gli onorevoli vogliono qualcosa di più dei cittadini italiani, cioè un privilegio, possono pagarselo, visto che già dispongono di un rimborso di 25 mila euro mensili, a farsi un'assicurazione privata. Non si capisce perché questa 'mutua integrativà la debba pagare la Camera facendola gestire direttamente dai Questori". "Secondo noi - aggiunge - basterebbe semplicemente non prevederla e quindi far risparmiare alla collettività dieci milioni di euro all'anno".
Mentre a noi tagliano sull'assistenza sanitaria e sociale è deprimente scoprire che alla casta rimborsano anche massaggi e chirurgie plastiche private - è il commento del presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini - e sempre nel massimo silenzio di tutti.
...E NON FINISCE QUI...

Sull'Espresso di qualche settimana fa c'era un articoletto che spiega che recentemente il Parlamento ha votato all'UNANIMITA' e senza astenuti un aumento di stipendio per i parlamentari pari a circa € 1.135,00 al mese. Inoltre la mozione e stata camuffata in modo tale da non risultare nei verbali ufficiali.
STIPENDIO Euro 19.150,00 AL MESE
STIPENDIO BASE circa Euro 9.980,00 al mese
PORTABORSE circa Euro 4.030,00 al mese (generalmente parente o familiare)
RIMBORSO SPESE AFFITTO circa Euro 2.900,00 al mese
INDENNITA' DI CARICA (da Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00) TUTTI ESENTASSE
TELEFONO CELLULARE gratis
TESSERA DEL CINEMA gratis
TESSERA TEATRO gratis
TESSERA AUTOBUS - METROPOLITANA gratis
FRANCOBOLLI gratis
VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis
CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis
PISCINE E PALESTRE gratis
FS gratis
AEREO DI STATO gratis
AMBASCIATE gratis
CLINICHE gratis
ASSICURAZIONE INFORTUNI gratis
ASSICURAZIONE MORTE gratis
AUTO BLU CON AUTISTA gratis
RISTORANTE gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per Euro 1.472.000,00).

Intascano uno stipendio e hanno diritto alla pensione dopo 35 mesi in parlamento mentre obbligano i cittadini a 35 anni di contributi (41 anni per il pubbico impiego). Circa Euro 103.000,00 li incassano con il rimborso spese elettorali (in violazione alla legge sul finanziamento ai partiti), più i privilegi per quelli che sono stati Presidenti della Repubblica, del Senato o della Camera. (Es: la sig.ra Pivetti ha a disposizione e gratis un ufficio, una segretaria, l'auto blu ed una scorta sempre al suo servizio).
La classe politica ha causato al paese un danno di 1 MILIARDO e 255 MILIONI di EURO.
la sola camera dei deputati costa al cittadino Euro 2.215,00 al MINUTO !!

Commento personale: non amo la demagogia dei "tribuni del popolo", per capirci preferisco il Beppe Grillo comico che pseudo-politico.
Ma questi numeri non sono opinioni. E il fatto che a diffonderli siano i Radicali non significa che siano propaganda politica.
Sono numeri: come quelli che ci tocca "sorbire" quotidianamente sotto forma di imposte, tasse, aliquote e ora persino aumento dell'Iva.
Sono numeri: ma sono semplicemente inaccettabili.

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