Il mio puzzle, i miei pezzi.Di ieri e l'altro ieri.

martedì 6 settembre 2011

Il "day after" è alle spalle... E allora riviviamo i flash di una domenica comunque indimenticabile...

Il "day after" è superato. E forse anche il momento peggiore della sestina calata a "Marassi". L'immagine del Gubbio, sui media nazionali, è quella di Calimero: piccolo, brutto e anche un po' "sfigato". Opinionisti e maitre a penser del tubo catodico e dell'etere nazionale hanno già emesso i loro frettolosi verdetti: "Il Gubbio non è da serie B".
Per certi versi, meglio così.
Chissà quanti di loro hanno visto la partita di Genova, quanti hanno potuto apprezzare i virtuosismi da regolamento di Calvarese, quanti hanno effettivamente tastato il polso al potenziale dei rossoblù? Punto di domanda.
Fatto sta che le impietose condanne che si leggono e ascoltano un po' ovunque finiscono perfino per contagiare l'umore della piazza eugubina. Anche di chi a Genova c'era e sa bene come sono andate le cose.

Ora la squadra deve fare quadrato: è lo spogliatoio il luogo chiave della svolta. Lo è stato due anni fa (quando di questi tempi si annaspava con Bellaria e Colligiana), lo è stato l'anno scorso (quando fino ad ottobre in trasferta si rimediavano solo scoppole), lo deve essere ora.

In tribuna stampa a "Marassi" per la radiocronaca
 Resto convinto che a questa squadra - giovane e inesperta, ma anche per questo sbarazzina e imprevedibile - manchi l'acuto iniziale. Come in un'orchestra dove i talenti ci sono (salvo dover rinunciare ad alcuni di essi ogni volta), ci sia uno spartito che si sta mettendo a punto, ma manchi la nota di partenza. Il là che aprirebbe il concerto.
La svolta potrebbe essere una vittoria o addirittura anche un solo punto: sicuramente l'abbandono dello zero in classifica. Senza il quale anche il morale rischia di rimanere prigioniero della stessa quota...

Intanto restano ferme, chiare e indelebili le emozioni legate a "Marassi": ad uno spettacolo immobile ma tangibile che si fotografava davanti a noi domenica pomeriggio. Salvo poi fare da sfondo alla debacle; ma per chi era lì perfino lo 0-6 ha avuto un sapore meno amaro. E allora riviviamo momenti salienti sulle foto della Settonce agency in collaborazione con Agenzia Pegaso News di Paolo Rattini...


Tutto è pronto a Marassi: il Gubbio non è solo... quasi in mille a macchiare di rossoblù la marea blucerchiata

Gigi Simoni torna: da ex genoano. Lascerà la tribuna già al 38' (sul 2-0, dopo il rosso a Maccarrone)...

E' il 12': corner, Pozzi spizza, Donnarumma respinge e Bertani cade a terra insieme a Farina: per Calvarese rosso e rigore...
se c'è fallo (e non è certo) dov'è la chiara occasione da gol?
 

Dal dischetto Pozzi: tra Donnarumma e la prodezza solo pochi centimetri...

Poco dopo la mezz'ora, sul 2-0, il ko definitivo: secondo giallo (esagerato) a Maccarrone e Gubbio in 9...
Mentre Simoni abbandona la tribuna, Pozzi salta Almici e cade a terra: per l'arbitro ancora rigore. Bertani farà 3-0...
Nonostante il destino segnato, i tifosi del Gubbio continuano ad incitare la squadra:
con un calore e un fair play da... stadio inglese...
Ripresa e Bertani mette il secondo sigillo personale... Samp straripante...

Nel finale gloria anche per Piovaccari: Donnarumma è l'immagine del Gubbio, annichilito...

Sandreani stritola una spugna e schiuma di rabbia, Lunardini lo consola...

Sembra strano, ma i tifosi rossoblù fanno festa lo stesso: il Gubbio a "Marassi" è già una vittoria.
E se i sei gol sono indigesti, resta l'orgoglio di aver vissuto con lo spirito giusto questa giornata... 

2 commenti:

  1. Sono stato a marassi e nonostante la sconfitta sono stato cmq orgoglioso di esserci, vedere uno stadio da serie A dopo avere girato tanti campi di provincia è qualcosa di unico e vorrei sottolineare come noi tifosi cantando e incitando la nostra squadra per 120 minuti credo abbiamo dimostrato che almeno come tifoseria siamo da serie B. Sabato serve la vittoria FORZA GUBBIO!!!!!

    RispondiElimina
  2. mi viene in mente quella frase del chico mancini "smoccola chi tribola e quando mori te mandano anche all'inferno!"

    RispondiElimina