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venerdì 23 settembre 2011

La dea bendata scopre Gubbio: la speranza è che soggiorni (al "Barbetti") almeno fino a domani...

Molti eugubini non avranno chiuso occhio stanotte. Ma stavolta la classifica del Gubbio non c’entra.
La dea bendata – grande assente dal terreno di gioco negli ultimi mesi lungo la strada dei rossoblù – si sbottona clamorosamente in un frequentato bar a qualche centinaio di metri dallo stadio.
A Gubbio piove la nona vincita di sempre: roba da Champions League del Superenalotto.
Quella fortuna che bacia non solo idealmente un’ottantina di abituali clienti, con 650 mila euro a quota e i rumors – oltre che le immagini – ci dicono che tra questi ci sono pure noti frequentatori delle stanze dirigenziali della Gubbio calcio.

In fondo i sistemi da cui è uscita la sestina memorabile erano due: il rosso e il blu. Potenza della tradizione.
Ad essere fatalisti c’è da sperare che la dea bendata – per la nota cultura dell’accoglienza eugubina – si trattenga da queste parti almeno per il weekend.
Non sarebbe male, neanche per la squadra di Fabio Pecchia che domani attende il Varese in una di quelle partite che possono essere ricordate nel corso della stagione quasi quanto un 6 al Superenalotto.

I rossoblù inseguono la prima vittoria stagionale, arrivano dal primo punticino in campionato, hanno superato una settimana decisamente meno pesante delle precedenti: anche se non si respira ancora un’atmosfera da glasnost tra vertici societari e staff tecnico (il giallo sull’esonero si-esonero no di Porta ne è l’emblema).
Ma si sa, in questi casi, e in questi campi, non c’è antibiotico che tenga: l’unica vera medicina si chiama vittoria.
E la fortuna – se proprio vuoi che ti baci – devi andartela anche a cercare. Lo farà di sicuro Fabio Pecchia, secondo alcuni costretto ad allenare nel braccio dell’esonero, ma in realtà sereno e pacato come sempre – tanto da sfoggiare sovente battute ironiche e citazioni classiche.

Il dubbio della formazione anti-Varese, più che al modulo (con il 4-4-2 appare sempre più convincente) è legato al nome degli attaccanti: in settimana è stato provato il duo delle attese, Ciofani-Ragatzu, i giocatori decisamente più quotati sulla carta tra quelli giunti in rossoblù. Anche se nelle ultime gare ha ricevuto più nominations il tandem Giannetti-Mendicino.

Non c’è la giuria con la paletta, come da Milly Carlucci, sarà solo Pecchia a decidere. Per il resto scontato il rombo a centrocampo, mentre lungo l’asse difensivo potrebbe fare capolino per il debutto il neo-acquisto Cottafava. Ovvero l’esperienza che mancava.

Dall’altra parte ci sarà il Varese, galvanizzato dalla prima vittoria stagionale: poco conta, perché in partite come queste, l’avversario potrebbe essere chiunque.
Ci si aspetta un Gubbio che giochi da Gubbio. Che completi quel graduale cammino di crescita registrato, a prescindere dai risultati, nelle ultime giornate.
Un gruppo che appare quanto mai unito e che ha sancito questa intesa granitica con una cena alla Totti nella vicina Cantiano: quasi a saldare un patto. Un patto con se stessi e con i tifosi. Un patto da onorare subito sul campo. E perchè no, anche con la mano della dea bendata...



Copertina de "Il Rosso e il Blu" - di ven. 23.9.11
musica sottofondo: "No tengo dinero" - Righeira - 1983

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