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venerdì 24 febbraio 2012

Altro che Pavarotti o aceto balsamico: per una volta Modena vuol dire "penultima spiaggia"...

Per una volta non avrà il sapore inconfondibile dell’aceto dell’ balsamico. Non avrà il fascino prorompente degli acuti di Pavarotti. O il profumo nostalgico delle figurine Panini. Modena, per una volta, è sinonimo di “ultima spiaggia”, o quasi. Anche se la riviera, quella vera, dista un’ora d’auto.


La riviera in classifica, invece, per il Gubbio, dista almeno 3 punti. Ovvero il ritorno alla vittoria, che nel caso dello scontro diretto con i canarini, vorrebbe dire scavalcare d’incanto tre squadre. L’Albinoleffe, l’Empoli – che deve recuperare una gara a inizio marzo ma sul difficile campo di “Marassi” – e appunto il Modena, che precede i rossoblù proprio di tre tacche, ma perdendo si vedrebbe scavalcato per il computo degli scontri diretti, visto che all’andata finì 1-1 (gol dello "scomparso" Lunardini) con il primo punticino messo in classifica dalla squadra allora in mano a Pecchia.

Lunardini esulta con Mendicino dopo il gol di Modena
Un Gubbio che non c'è più... (foto Settonce)
Insomma una partita che vale tanto, non ancora tutto. Perché ancora siamo a febbraio, ma l’onda lunga delle sconfitte esterne di questo mese ha gettato un’ombra per niente rassicurante sul cammino dei rossoblù.
Fortuna che si torna al “Barbetti”, allora, ad iniziare un ciclo di incontri che vedranno per un mese il Gubbio nel proprio nido ben tre volte, e in mezzo la trasferta di Nocera Inferiore contro quella che al momento è l’unica squadra ad aver fatto meno punti dell’undici di Simoni.

Ora o mai più, verrebbe da dire. E non vale solo per la squadra. Vale anche per il pubblico, chiamato a dare la spinta decisiva in questa fase. Anche se il morale – sugli spalti – non sembra alle stelle.
Quanto alla squadra, le buone notizie parlano di un recupero definitivo di Graffiedi e Bazzoffia, di un test per Guzman dietro le punte, di un mistero che resta comunque fitto – ed è anche giusto sia così – sullo schieramento da vedere in campo.
Ma al di là del modulo e dei numeri, quel che è certo è che serve il Gubbio dell’ultima mezz’ora di Verona. L’atteggiamento di una squadra che lascia da parte timori e timidezze tattiche e aggredisce l’avversario con la voglia di “fare male”.

Un’impronta che dipende dall’avvio di gara, forse anche dal passo di alcuni giocatori – specie a centrocampo – sicuramente dalla capacità della squadra di essere gruppo, di volere a tutti i costi la vittoria.
Non sarà facile. Perché il Modena è squadra che sosta costantemente dietro la linea del pallone, perché Cuttone è tecnico che predilige la fase difensiva, perché difendere e ripartire è la moda più in voga in questa serie B.
Certo non avremo di fronte una squadra al top dell’affiatamento, specie con il tecnico, che vive da settimane da separato in casa, in una situazione quasi surreale. Però, la trasferta di Brescia insegna, in campo gli emiliani non lasciano nulla di intentato. E a Gubbio sanno, anch’essi, di giocarsi tanto nella corsa salvezza.

Sarà una partita brutta? Il rischio c’è, ma a questo punto l’estetica conta poco. Quel che pesa sarà il risultato finale.
Non sarà un’ultima spiaggia. Forse una “penultima”, e comunque la si conti o la si guardi, resta una gara da non fallire…


Copertina de "Il Rosso e il Blu" - puntata 24.2.12
Musica di sottofondo: "Tomorrow" - The Cranberries (2010)

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