Il mio puzzle, i miei pezzi.Di ieri e l'altro ieri.

martedì 28 febbraio 2012

Omicidio stradale: per la prima volta un ministro prende un impegno. Per ora a parole. Ma è già qualcosa.

Una vettura sventrata. I soccorsi, spesso inutili, per quanto immediati. Una strada chiusa al traffico. E dietro a tutto questo, soprattutto, una vita che si spegne. E un dolore che resta per sempre.
E' un tema di cui mi sono occupato in altre occasioni, in questo blog. Che ha toccato spesso tutti noi, direttamente o indirettamente. Lasciando ferite profonde.
E per il quale cerco di adoperarmi, anche personalmente, aiutando un'associazione ("El.Ba.") che meritoriamente conduce una campagna di sensibilizzazione nelle scuole alla guida sicura e alla prevenzione contro le stragi del sabato sera. Che più in generale riguardano la necessità che, soprattutto i più giovani (ma non solo), si mettano alla guida consapevoli di tutelare la propria salute e anche quella altrui.

Una piccola svolta sembra ora profilarsi da parte del Governo dei Tecnici, almeno sul piano normativo. A colmare una lacuna, finora ingiustificabile. Il riconoscimento del cosiddetto "omicidio stradale". Ad esporsi per la prima volta, in tal senso, è il ministro dei Trasporti, Corrado Passera:
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/1038501/passera-valutiamo-reato-di-omicidio-stradale.shtml

Il ministro Passera
E' la prima volta che un esponente del Governo prende posizione su questo tema. Finora chi ha provocato la morte o serie conseguenze alla guida di un'autovettura (sotto l'effetto di alcool o stupefacenti) ha spesso potuto contare su un "vuoto legislativo" che di fatto lo rendeva immune da conseguenze proporzionate al danno procurato. Come più volte denunciato - soprattutto dai familiari delle vittime - e come avevo testimoniato anche su questo blog, su invito di uno di questi (vedi post del 15 novembre 2011 e del 23 agosto 2011).
Ora le cose potrebbero cambiare - come si può leggere dall'articolo di Tgcom, allegato. E ad esprimere soddisfazione anche il portavoce di "Basta un attimo", Carmelo Lentino, da anni in prima linea nella tutela della sicurezza stradale:
"Salutiamo con piacere l'importante apertura del ministro Corrado Passera che finalmente riconosce la gravità delle morti causate da chi si mette alla guida di un mezzo sotto l'effetto di alcol o sostanze stupefacenti. Attualmente, purtroppo, queste erano considerate come fossero morti di serie B".
Carmelo Lentino è portavoce di "BastaUnAttimo" la campagna nazionale per la sicurezza stradale e contro le stragi del sabato sera che fa parte del Forum Nazionale Giovani.

"La certezza della pena - prosegue Lentino - ed una pena adeguata al reato che è stato commesso, devono essere alla base di un'azione di contrasto al fenomeno dell'incidentalità stradale affinché l'Italia, che ha fallito l'obiettivo del 2010, possa invece raggiungere quanto previsto dalla Carta Europea per la Sicurezza Stradale nel 2020".
"Serve una società più giusta - ha concluso il portavoce di BastaUnAttimo - dove chi uccide riceva una giusta condanna. Questo, però, deve andare di pari passo con un serio investimento per la formazione all'educazione stradale e la sensibilizzazione all'incidentalità".
Parole di cui fare tesoro, queste ultime. E di cui ognuno, nel proprio piccolo, dovrebbe prendere spunto per un impegno concreto, di sensibilizzazione attiva, soprattutto nei confronti dei giovani.
Come con il concorso "Guida la Vita - Il Senso della Vita" aperto a Gubbio a tutte le classi IV superiori, e di cui torneremo a parlare ad aprile. Con la nuova edizione del concorso.
Un piccolo seme. Destinato però a lasciare un segno importante...

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