Il mio puzzle, i miei pezzi.Di ieri e l'altro ieri.

venerdì 1 febbraio 2013

"Don Matteo" se ne va a Spoleto? In attesa di saperlo, sarebbe bene capire cosa rischia di perdere Gubbio...

Mentre il dibattito politico pre-elettorale si infiamma (in attesa di conoscere programmi e sentire qualche confronto su temi concreti), mentre il Palazzo cittadino perde i suoi pezzi (è di oggi la revoca di deleghe all'assessore all'Urbanistica eugubino), è una notizia che arriva da Spoleto a scuotere prima la curiosità, poi a gettare qualche nube sul futuro di una presenza ormai immancabile a Gubbio: quella di "Don Matteo".
Tutto o quasi sembra pronto per la nona serie, se non fosse per un particolare.
A differenza che negli anni passati - quando di questi tempi già era in moto la macchina organizzativa pronta a salpare in Piazza Grande - nessuno si è fatto ancora sentire dagli ambienti della Luxe Vide.
A confermarcelo oggi anche il location manager eugubino - interlocutore per eccellenza della troupe - Paolo Salciarini. Un indizio che unito alla notizia, sempre odierna, di un annunciato sopralluogo dei responsabili della produzione a Spoleto ufficialmente "per valutare di girare nella città del Festival alcune scene" non costituisce ancora una prova, ma la integra in modo preoccupante.

Se poi ci mettiamo che in queste settimane, le stanze amministrative eugubine sono in tutt'altre faccende affaccendate - tra dissidi interni alla maggioranza, Giunta che si sgretola, un'udienza preliminare che si profila da qui a un mese e mezzo con quasi tutto il governo degli ultimi 10 anni sotto accusa - ci può anche stare che una "fiction" edulcorata come quella del prete-detective (che neanche nelle sue sceneggiature aveva ipotizzato uno scenario del genere) decida di "cambiare aria".

Magari il mio vuol essere solo un assist per i candidati locali alle prossime elezioni politiche, di ogni colore e schieramento, che potrebbero cogliere l'occasione per documentarsi sulla vicenda e, perchè no, impegnarsi e adoperarsi per un "lieto fine".
In attesa di saperne di più - ma i primi due indizi, come detto, non sono incoraggianti - val la pena riflettere su un'analisi dei benefìci che, già alcuni anni fa, si erano profilati in modo netto sull'immagine della città, soprattutto in chiave turistica, grazie all'effetto "don Matteo". Molto più che una semplice fiction per la nostra città...
Il tema era stato al centro della tesina che ho elaborato nel febbraio 2007 (giusto 6 anni fa) in occasione della prova orale dell'esame per l'accesso all'Albo dei Giornalisti Professionisti.
Se avete qualche minuto, possiamo rispolverarla insieme, nel link sottostante...
http://giacomo-marinelli.blogspot.it/2007/02/don-matteo-e-gubbio-simbiosi-mediatica.html#more

In una fase di enorme difficoltà economica, con i flussi turistici appesi ad un filo, o ad un evento, sarebbe un colpo "mortale" perdere anche una delle vetrine più importante, se non la più significativa sul piano numerico, per fare sempre più di Gubbio un'autentica cartolina dell'Umbria. Sarebbe un po' come lo "scacco matto" che il sacerdote puntualmente infligge al povero maresciallo nello splendido scenario di Piazza Grande (non so immaginare, francamente, un "Don Matteo" fuori da Piazza Grande...) davanti ad una scacchiera.
Se un prodotto tv come "Don Matteo" è stato capace di alimentare ascolti e audience di oltre 6 milioni di telespettatori perfino nelle repliche, si può comprendere come la dipartita della troupe per altri lidi sarebbe una notizia ferale e non senza conseguenze nel medio-lungo termine.
Per la città e per la sua ossatura economico-turistica. Ovviamente la speranza è quella di avere esagerato un po'. Intanto, chi può e chi deve, si informi e dia le necessarie rassicurazioni. Prima di ritrovarsi a chiudere la stalla... a giochi fatti...

1 commento:

  1. Alcuni commenti da facebook -

    Simone Zaccagni -
    ma ce va in bici a Spoleto?

    Fabio Gentilucci -
    gia che a gubbio ncè nc... levamo anche don matteo e semo a posto
    18 ore fa · Mi piace · 1

    Roberto Barbacci -
    E' sempre colpa della ferrovia...

    Riccardo Rosati -
    Sarebbe veramente un peccato! È una bella vetrina... Io spero che la classe politica eugubina, per una volta sappia fare il suo lavoro e faccia di tutto per trattenere la serie!

    Francesco Serroni -
    giacomo, ma almeno per gualdo ci passa?

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