Il mio puzzle, i miei pezzi.Di ieri e l'altro ieri.

venerdì 8 febbraio 2013

Un fenomeno musicale di nome P-Funking... E un'insolita serata nei nostri studi...

"Li ho incontrati quasi per caso in Corso Garibaldi..."
La prima volta li ho incontrati quasi per caso in corso Garibaldi. Mio figlio Giovanni era stato richiamato da questa banda un po' folcloristica, con le t-shirt arancio, l'incedere quasi clownesco ma soprattutto un sound e un'energia irresistibili. "Una musica americana" l'ha definita Giovi, con un intuito sorprendente, ieri sera, ascoltandoli in tv ospiti della mia trasmissione "Link".
La P-Funking band e' una delle realtà musicali emergenti della nostra regione. E non solo perché lo scorso 1 maggio ha elettrizzato 1 milione di persone al concerto di Roma, ma per aver saputo scoprire e rispolverare al tempo stesso un genere che affonda le radici proprio nelle band di strada della Lousiana. Cose che ovviamente il mio Giovanni ignora, fatto sta che la sua definizione "musica americana" era perfettamente quanto inconsapevolmente azzeccata.

E' stato uno spettacolo insolito e accattivante ospitare negli studi la P-Funking band. Per l'energia e l'effervescenza dei suoi brani, tratti dal primo cd "1D22", per l'atmosfera insolita e coinvolgente che si e'creata in studio, dopo tanti (troppi) dibattiti, spesso di carattere politico o talk show sportivi, snervanti i primi, ingombranti e ripetitivi i secondi.
Finalmente qualcosa di diverso, mi sono detto, quando li ho invitati via facebook (e mi hanno subito risposto entusiasticamente).
Del resto non e' così scontato ne' comune poter ospitare una marching band in uno studio di 5 metri x 4, dove loro stessi (erano in 15) si sono mossi con scioltezza e disinvoltura.
Aprendo le danze con il loro classicissimo "Funky Ornella". E chiudendo con la sigla del Tg1, altra intuizione geniale che ha regalato loro un servizio in prima serata proprio sul tg della tv ammiraglia della Rai la sera dell'Epifania.

La P-Funking in Piazza Grande: al centro in maglia arancio
il leader del gruppo, Riccardo Giulietti
E' stato simpatico, insieme al leader Riccardo Giulietti, ricordare i primi passi della band, il debutto on The road ad un semaforo di S.Sisto, la crescente notorietà prima regionale e poi nazionale, e infine il 2012 che li ha consacrati.

Il 2013? Chissà magari regalerà loro nuove vetrine inaspettate (ma meritate). E se dovessero recapitare a Trg mi piacerebbe far fare loro una versione moderna e scanzonata di "The sound of Philadelphia", la storica sigla del notiziario di Radio Gubbio nel lontano 1977: un motivo che e' ormai icona indelebile e inconfondibile della nostra emittente...


1 commento:

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