La domanda sembra un paradosso. Ma la domanda affiora forte dopo che, da pochi minuti, è finito il derby.
Continuo a chiamarlo così, perchè un derby non è una partita stabilita secondo le gerarchie amministrative. Un derby è la partita. E basta.
E negli ultimi due anni il derby è stato solo Gubbio-Perugia. O Perugia-Gubbio, come nel caso di oggi.
Peccato che l'esito è stato sempre lo stesso. Il Perugia festeggia, il Gubbio si lecca le ferite. Magari recriminando - l'anno scorso molto più che oggi - magari rimuginando su errori o qualche pecca (difensiva l'anno scorso, offensiva quest'anno). Ma il verdetto non lascia scampo.
In alto a destra, insieme a "Fula" con il buon Angelo "Bettega" a riprendere nel "gabbiotto" Rai |
Bello ancor di più il Gubbio. Che nonostante la sconfitta, ha dimostrato di sapere ciò che vuole. Come il proprio allenatore. Magari ancora è presto per ambire a traguardi importanti. Ma la squadra può solo migliorare. E il punto di partenza non è affatto lo zero, che al momento sintetizza anche la classifica. Per i suoi obiettivi, nonostante la sconfitta, i rossoblù sono messi molto meglio dei grifoni: che per i propri, di obiettivi (serie B) devono crescere e non poco.
Fabinho, fermato da Giallombardo e Baccolo... almeno per un'ora |
La prima mezz'ora è stata rossoblù. Tatticamente il buon Cristian ha dimostrato di non essere affatto l'"imberbe trainer" descritto da qualche collega perugino nelle sue stucchevoli analisi da radical chic di corso Vannucci (taccio per carità di patria invece sui salotti televisivi...).
Fabinho non si è visto per 40', e il primo tiro in porta lo ha scagliato al 58'. Poi è entrato nelle azioni dei gol grazie alla sua classe (deliziosa la finta sul gol del vantaggio di Eusepi) e ad una progressione (sulla seconda rete) che però ha potuto scatenare solo a intermittenza.
Ecco, il Perugia dovrà sperare di avere sempre Fabinho per 90' e di inventarsi un Politano che non c'è. Oltre che irrobustire le fasce, soprattutto in fase difensiva.
Duello Malaccari-Felipe, i due migliori per parte |
L'esultanza con streap tease di Eusepi... graziato |
Intendiamoci, la regola è ridicola e non finirò mai di biasimarla. Ma c'è. E andrebbe applicata. A parti inverse avremmo sentito litanie a tutto spiano per almeno due settimane.
Caccavallo ha appena deviato la palla del pareggio, si gonfia la rete sotto la curva Nord |
Ma il Gubbio c'è. E riportare a casa comunque questa certezza, non è poco.
Può una sconfitta far sentire orgogliosi? Certo.
Guardando soprattutto la curva, con gli oltre 1.100 tifosi rossoblù a sostenere la squadra, non può che essere così... Aspettando la prossima avversaria.
Aspettando anche il 12 gennaio.
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