Allacciamoci le cinture. Sarà certamente una strana stagione quella appena avviata in I Divisione Lega pro.
E le premesse per
aspettarsi davvero di tutto, non mancano. A cominciare dall'assenza
di retrocessioni, che con buona pace degli estensori del
ridimensionamento calcistico della categoria, dall'ineffabile
presidente Macalli al diplomatico dg Ghirelli, finirà per incidere
negli ultimi 2-3 mesi di campionato. Pensiamo, andando solo indietro
di qualche mese, cosa avrebbero dovuto fare le varie Barletta,
Sorrento o Carrarese fin da febbraio, quando i numeri dicevano
chiaramente che anche un nono posto, quest'anno utile per i play off,
sarebbe stato per loro semplicemente chimera.
L'auspicio però è che il
refrain dell'assenza di retrocessioni non venga ripetuto
domenicalmente, quasi a consolarsi di eventuali disavventure.
Diventerebbe peggio di una foglia di fico.
A seguire, la novità del
girone con squadre dispari, e un turno di riposo che comunque la si
veda, finisce per diventare indigesto quasi per tutti. Quasi, perchè
ad esempio, il Gubbio – che in campo andrà solo tra una settimana
– farà finta che questo stop non ci sia, eviterà di guardarsi la
classifica fino a domenica 8 e poi scenderà in campo al “Curi”
per fare il suo debutto.
Ecco, un'altra stranezza
di stagione: l'esordio nel derby, novità di cui avrebbero volentieri
fatto a meno sia il Perugia – per il quale comunque sarà debutto
casalingo – sia lo stesso Gubbio che avrebbe preferito misurarsi
con altri avversari.
Ma ormai il calendario è
metabolizzato e c'è solo da allacciare gli scarpini ed entrare in
campo. In panchina magari si starà con la calcolatrice. Già per i
famigerati 25 anni di media, forse, servirà pure quella, da azionare
almeno nella prima ora di gioco.
Che derby sarà la nuova
sfida tra Perugia e Gubbio?
Sicuramente strano, come l'elenco delle
anomalie già elencate. E forte di altre anomalie niente male. Con un
Perugia alla sliding doors, che vede rientrare Camplone da quella
stessa porta da cui, un po' enigmaticamente, era stato liquidato a
giugno. Lucarelli è già il passato, il presente dovrà dire se
questo grifo potrà essere la moto adatta al pilota abruzzese tornato
improvvisamente in sella.
Il Gubbio dalla sua è un
cantiere ancora aperto. E non solo perchè il mercato che si chiude
oggi ha riservato novità fino all'ultimo, ma anche per il continuo
andarivieni di giovani di belle speranze, con il Parma a fare da
advisor in tutte le operazioni.
A proposito, qualche
collega ha definito la società rossoblù una depandance, descritta
con tristezza: e forse dimenticando che certi modelli di depandance
calcistica di successo risalgono agli anni 70 (Atalanta e Juve) ma
soprattutto dimenticando che recenti magnati da grand hotel al Renato
Curi hanno portato a due fallimenti nel lasso di un lustro.
Per essere un anno strano,
anche le schermaglie pre-derby, forse, non ci faranno mancare
niente...
Da rubrica "Il Rosso e il Blu" - trasmissione "Fuorigioco" - 2.9.13
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