Alexandre Dumas, celebre scrittore francese (tra i suoi romanzi "Il Conte di Montecristo") ipotizzava la teoria del complotto: “Poiché nessuno pensa che le sue sventure possano essere attribuite a una sua pochezza, ecco che dovrà individuare un colpevole. Dumas offre alla frustrazione di tutti (ai singoli come ai popoli) la spiegazione dei loro fallimenti. E’ stato qualcun altro a progettare la tua rovina…”. Una frase che ho letto ne "Il Cimitero di Praga", di Umberto Eco (volume di straordinario magnetismo, che fatico un po' a seguire, con ritmi lenti e farraginosi, e che forse riuscirò a completare poco prima che esca un film, come fu per "Il Nome della Rosa").
Segnatevi questa frase perchè ci farà comodo. Intanto ci aiuta a capire che spesso abbiamo bisogno di un "capro espiatorio" - la storia d'Italia è costellata di personaggi, tolti di mezzo i quali il problema è dato per risolto ma non lo è affatto (da Craxi a Moggi, l'elenco potrebbe essere alluvionale, fate un po' voi...).
Ma la definizione "teoria del complotto" torna d'attualità in queste ore anche nella nostra piccola Gubbio. Per vicende tutt'altro che rilevante - come lo è il football, che però alla fine catalizza sempre ascolti, attenzione, entusiasmi, e giustamente finisce per appassionare molto più, ad esempio, delle tante inutili querelle politico-amministrative la cui stucchevolezza non è dissimile tra Montecitorio o Palazzo Pretorio (non avevo mai fatto caso che fanno rima...).
Il Gubbio è in silenzio stampa. La parola più ricorrente nell'ambiente rossoblù è "mazzata": così è definita la decisione della Commissione Disciplinare in merito alla tardiva regolarizzazione dei delegati sicurezza che è costata 1 punto in classifica (i rossoblù restano in vetta ma le distanze dal Sorrento scendono a 2) e soprattutto 20.000 euro di multa oltre a 3.000 euro e un mese di inibizione al presidente Fioriti. Rabbia e stupore, ma anche tanta incomprensione, sono gli stati d'animo dei tifosi.
Il motivo è presto detto: penalizzare in classifica una squadra, a prescindere da chi sia, per un'irregolarità legata ad esempio al mancato pagamento degli stipendi può avere un senso (in quanto si utilizza la prestazione di un giocatore, poi non retribuito, per conquistare punti e definire quella classifica); ma intervenire sulla classifica per irregolarità puramente formali, che non incidono sullo svolgimento delle gare sul campo (come il caso del "delegato sicurezza") è semplicemente assurdo.
Passi per la sanzione economica, comunque nel caso dei rossoblù molto corposa.
La beffa per il Gubbio è che oltre al punto, è arrivata anche la multa (cosa che non è avvenuta per le altre società).
"Ce l'hanno con noi, non vogliono farci andare in serie B": è la frase ricorrente tra i tifosi. E umanamente è comprensibile, se si pensa che il Gubbio - ad esempio - ha dovuto giocare 5 settimane senza portiere titolare in quanto aggredito e pestato in quel di Alessandria, vicenda sulla quale la Procura Federale - al momento - non ha deciso alcunchè. Come se la frase ripetuta ogni domenica dall'altoparlante degli stadi di Lega Pro ("Le società rispondono in via oggettiva dei fatti accaduti prima, durante e dopo la gara, dentro e fuori lo stadio") fosse lo spot di una concessionaria automobilistica.
Comprensibile la rabbia, ma alla teoria del complotto - di Dumasiana memoria - francamente è bene non dare ossigeno. Almeno fino a prova contraria (o almeno, fino a che la somma di indizi - che a Giurisprudenza ci insegnavano dover essere almeno 3 - non facciano la prova...).
A placare gli animi prova Luigi Simoni, direttore tecnico rossoblù, uomo di calcio da oltre 50 anni, che ho raggiunto telefonicamente (è ancora influenzato) nel corso della trasmissione televisiva "Trg Plus" (in onda stasera alle 21 e in replica intorno alle 24).
E' l'unico delegato dalla società eugubina a parlare con la stampa (insieme al ds Giammarioli): "Certamente la sentenza ci ha toccato fortemente, e sembra sproporzionata rispetto alla questione al centro della valutazione. Non si tratta di una irregolarità sportiva ma di una procedura formale, credo fosse giusto che gli organi competenti agissero solo in via amministrativa senza intervenire sulla classifica. Oltre al punto però, ci pesa anche la sanzione di 20.000 euro, una cifra importante per una società come la nostra, che non dispone di grossi budget. Con una cifra come questa avremmo potuto anche prendere un giocatore in più".
Il sodalizio eugubino ha inoltrato ricorso e spera di veder quanto meno alleggerita nel complesso la sanzione. C'è anche chi, tra i tifosi, legge questi provvedimenti come una sorta di "manovra di palazzo" contro il Gubbio, che sul fronte sicurezza si sente decisamente vittima di circostanze che hanno già pesantemente penalizzato i rossoblù (caso Lamanna ad Alessandria, ma anche multa per la banda musicale sugli spalti il giugno scorso): "E' un'ipotesi che non prendo neanche in considerazione - commenta serenamente Simoni - Come il Gubbio, sono state penalizzate anche Alessandria e Spezia, che come noi lottano per le zone alte della classifica. Credo che certe teorie di complotti vadano escluse a priori. E ai tifosi dico di sostenerci con ancora maggiore forza fin da domenica, proprio contro lo Spezia, per dimostrare a maggior ragione che i nostri ragazzi meritano la vetta. Sono fiducioso perché la squadra si sta esprimendo bene. A Ravenna abbiamo interrotto la serie di 8 vittorie, ma pur non giocando ai nostri livelli, alla fine avremmo potuto anche pareggiare. Stiamo lavorando anche per puntellare alcuni reparti (oggi è arrivata la firma del centrocampista scuola Torino, Suciu) e non sarà questo punto di penalizzazione a frenare la corsa del Gubbio. Dimostriamo di essere più forti anche di queste disavventure".
In fondo la saggezza del maestro, Luigi Simoni nella fattispecie, dovrebbe farci da guida: inutile accapigliarsi per qualcosa che ormai è deciso (speriamo timidamente nel ricorso, ma senza troppe illusioni).
Questa brutta storia deve dare maggiore carica alla squadra, maggiori stimoli alla tifoseria ad essere sempre più numerosa (ma già il livello è altissimo, con 1.000 supporters in trasferta...), e finirà che magari, darà ancora più gusto - come diciamo dalle nostre parti - vincere alla fine...
Questa squadra può farcela. Ora, a maggior ragione, è il momento di dimostrarlo...
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Grazie per l'articolo, ne terrò conto del malumore della tifoseria nel mio prossimo articolo su tuttalac.it pronto al massimo per domani. Daniele Mosconi
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