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domenica 8 maggio 2011

8 maggio 2011: il Gubbio vola in serie B. Il miracolo è servito...

Una città nel pallone. Il Gubbio batte la Paganese e vola in serie B. Esplode la festa dei tifosi rossoblù che in quasi 5.000 spingono la squadra di Vincenzo Torrente al successo decisivo per l'allungo sul Sorrento, battuto a La Spezia dal gol di un eugubino, Giacomo Casoli. Al "Barbetti" il sigillo è invece quello del cannoniere rossoblù, l'argentino Juanito Gomez, che dopo il vantaggio di Boisfer, raddoppia in azione solitaria e nel finale di gara timbra la 17ma rete personale dagli undici metri.


Una sceneggiatura che sembra uscita dalla penna di un maestro del thrilling, dopo una settimana nella quale gli umbri hanno dovuto digerire la sconfitta di Sorrento contro la diretta concorrente, figlia soprattutto di episodi sfavorevoli. Torrente ripropone il 4-3-3 canonico, con Galano che torna di punta dal 1', a fianco di Gomez e Daud, mentre in difesa Caracciolo rientra dalla squalifica e va a sostituire l'appiedato Borghese. Tra i campani molte assenze, tra le quali gli squalificati Gatti e Vicedomini.

Si parte davanti a 5.000 tifosi: lo stadio è stracolmo già da un'ora prima dell'inizio, e i 700 biglietti del settore ospiti (tenuti in frigo in attesa di eventuali acquisti in prevendita da Pagani) vengono "polverizzati" in mezz'ora dopo la notizia che nessuno salirà in Umbria. E' una muraglia rossoblù quella che accoglie le squadre in campo: il Gubbio parte subito in quarta con giocate palla a terra e triangolazioni efficaci, con la Paganese che si chiude dai primi minuti nei suoi 20 metri difensivi. Daud trova un primo spiraglio al 10' ma calcia a lato. La squadra di Torrente colleziona corner ma non sfonda. Alla mezz'ora la svolta: da una triangolazione Gomez-Sandreani, palla arretrata all'accorrente Boisfer che di destro piazza nell'angolino basso: 1-0 e prima boato del "Barbetti". La festa non si è ancora placata che arriva il raddoppio (34'): stavolta è Gomez a fare tutto da solo, serpentina tra tre avversari e a tu per tu con Ginestra scaraventa la sfera sotto la traversa. Il raddoppio scatena gli spalti, già ravvivati da qualche minuto dalla notizia del vantaggio spezzino sul Sorrento.

Nella ripresa i rossoblù potrebbero dilagare in apertura, ma il palo nega il tris a capitan Sandreani, in combinazione con Daud. Nel finale una duplice valutazione generosa dell'arbitro Barbeno di Brescia regala altri due gol: prima al 34' punisce con un rigore per la Paganese un contatto veniale Briganti-Ferraro. Lo stesso ex attaccante rossoblù (aveva vestito la maglia del Gubbio in C2 nella stagione 2000-2001) infila Lamanna. A tempo scaduto, il neoentrato Bazzoffia - dopo aver sfiorato il gol al 35' su azione combinata con Gomez - cade a a terra in contrasto con Fusco: l'arbitro concede il penalty ed espelle il difensore per doppio giallo, anche se l'intervento non sembra falloso. Dal dischetto Gomez chiude la gara, mette la parola fine al campionato a balza a quota 17 nella classifica cannonieri.

Al triplice fischio esplode la festa dei tifosi, tutti in campo per brindare ad una serie B assolutamente inattesa all'inizio di stagione: l'emozione del 13 giugno 2010 (con la vittoria nella finale play off sul San Marino) sembrava l'apice dei trionfi del trio Simoni (DT) - Giammarioli (Ds) - Torrente (allenatore): ma il prodigio più sorprendente sarebbe arrivato poco meno di un anno dopo. Con un budget risicato (poco più di 1,5 milioni di euro), una squadra zeppa di giovani e un gioco frizzante e concreto, il Gubbio del presidente Marco Fioriti conquista una promozione diretta in B contro ogni pronostico, che appare meritata, sia per la permanenza in testa al campionato (dall'8 dicembre scorso, vittoria sul Sorrento), sia per la qualità di gioco mostrata, sia per quello che la piazza ha saputo esprimere anche in termini di sostegno, tifoseria ed entusiasmo.

Un capolavoro che riporta il football umbro in serie B dopo 6 anni, e il Gubbio alla ribalta del panorama calcistico nazionale come vera e propria squadra-miracolo.

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