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giovedì 19 maggio 2011

La scelta di Giammarioli: cuore (rossoblù) ma anche saggezza e umiltà...

Con Eranio al "Barbetti" - foto M.Signoretti
"E' una scelta di cuore ma anche professionale. Gubbio è la mia città, la squadra nella quale ho militato, in cui ho compiuto i primi passi da direttore sportivo e che ho avuto la fortuna di accompagnare fino al sogno della serie B. Resterò in rossoblù. Perché è la società della mia città ma anche per imparare meglio il ruolo di direttore sportivo".
Parole accorate, spontanee e sincere quelle di Stefano Giammarioli, 45 anni, direttore sportivo del Gubbio, protagonista del doppio salto dei rossoblù dalla C2 alla B in due anni e negli ultimi giorni in odore di "salto di categoria" ulteriore. Nessun mistero sul corteggiamento importante di patron Zamparini che a Palermo avrebbe voluto la triade eugubina capace di un miracolo sportivo sotto gli occhi di tutti (oltre a Giammarioli, il dt Simoni e il trainer Torrente). Morale, il primo tassello della triade resta - almeno per quest'anno - alla casa madre.


"Ringrazio pubblicamente Zamparini per la fiducia che mi ha dimostrato, ma ho fatto una scelta diversa, perché voglio ancora specializzarmi, devo imparare tanto in questo ruolo, la serie B è già un bel salto in avanti per me". Il ruolo cui sarebbe stato destinato in rosanero Giammarioli era di più ampio respiro: "Ho conosciuto un personaggio di un livello altissimo - confida Giammarioli, sempre con riferimento al numero uno del Palermo - Ma la proposta, molto importante, richiedeva esperienza che al momento devo ancora maturare. Sono una persona che fa il passo secondo la gamba. Ora il mio obiettivo è crescere ancora con il Gubbio. Magari insieme alle persone con cui abbiamo vinto tanto in queste due stagioni".

Riferimento neanche tanto nascosto a Simoni e Torrente con cui spera di continuare a lavorare: "Si saprà tutto entro giovedì prossimo" (giorno della gara di ritorno di Supercoppa con la Nocerina). Del resto Giammarioli aveva rinnovato l'accordo con l'As Gubbio 1910 proprio due settimane fa, con l'unica condizione di potersi liberare se fosse giunta una proposta irrinunciabile dai quartieri alti della A. Cosa che puntualmente è avvenuta - appunto da Palermo - ma l'ex attaccante rossoblù, ora manager del Gubbio, ha compiuto una scelta di cuore prima che di carriera (e portafoglio).

La triade rossoblù - foto M.Signoretti
 E il suo patto di fedeltà al Gubbio potrebbe diventare proprio l'elemento trainante anche per la permanenza dell'intera triade: Luigi Simoni, che Zamparini non ha fatto mistero di voler in Sicilia con compiti di direttore generale, è legato a doppio filo a Giammarioli: pur lontani un paio di generazioni, i due formano da anni un tandem inossidabile che si capisce con un'occhiata e annusa il mercato (soprattutto giovanile) come i cani da tartufo che brancolano nelle colline intorno alla cittadina umbra. L'ex tecnico dell'Inter ha ricevuto anche un'offerta sostanziosa dalla Cremonese - suo vecchio amore degli anni Ottanta - ma difficilmente si muoverà senza il fido Giammarioli.

Lo stesso tecnico Vincenzo Torrente a questo punto sembra essere meno lontano dalla riconferma. Restano valide le offerte da Livorno (in attesa di vedere come andrà il campionato) e Sassuolo, ma l'impressione è che solo una maxi offerta dalla B (e ovviamente dalla A) porterà lontano dallo stadio "Barbetti" il tecnico di Cetara, genovese d'adozione. Che in questi giorni starà forse già pensando al suo personalissimo derby contro la Samp. Da disputare magari alla guida di una squadra tutta rossoblù - per di più con una tifoseria recentemente gemellata proprio con quella genoana.

In attesa di sapere se la triade eugubina resterà intatta, Giammarioli continua a lavorare sul mercato: "Notte e giorno ormai da un mese - conferma il diesse eugubino - da qualche giorno mi sono bloccato per le novità da Palermo, ma ora sono ripartito con più stimoli di prima. Fa piacere constatare che il lavoro fatto è stato apprezzato: ed ora si riparte per una serie B che da sola vale come stimolo straordinario".

Con quali obiettivi? Giammarioli non si nasconde: "Credo che anche quest'anno proveremo a giocarcela sempre e con tutti. E' stato il nostro marchio di fabbrica dall'arrivo di Torrente".
Primi tasselli del puzzle eugubino, le riconferme: "Il presidente Fioriti sa che al momento della firma le condizioni che ho chiesto erano la permanenza di Briganti, Sandreani, Boisfer, Farina e Bartolucci, l'ossatura su cui costruire la squadra, i "vecchietti" fondamentali per il nostro spogliatoio. Ora stiamo lavorando soprattutto sul fronte offensivo. Posso dire solo che ci saranno molti volti nuovi".

Una scelta, quella di Stefano Giammarioli, che da sola basta a raccontare il personaggio. La consapevolezza di aver fatto tanto ma anche l'umiltà di capire che la strada resta lunga: che si impara da ogni interlocutore e da ogni circostanza - specie quelle meno favorevoli.
Il calcio è sì una meteora che spesso aleatoriamente offre occasioni irripetibili. Ma è anche un cammino lungo nel quale competenza e professionalità sono doti che debbono premiare.
Altri treni forse passeranno in futuro per il ds eugubino: ma la sua scelta, la fedeltà alla società rossoblù in un momento storico (e topico) della sua storia, è un sigillo sulle qualità umane e tecniche del personaggio. Che ha già dimostrato. Ma che sa di poter continuare a realizzare nel modo più appassionato: con la sua squadra...

1 commento:

  1. Da facebook -

    Fabrizio Calzuola -
    grande Giammarioli,personalmente avrei accettato Palermo gli Eugubini avrebbero capito.

    Arianna Angeli -
    Non credo che gli eugubini avrebbero capito!! E poi, senza nulla togliere a Giammarioli, può sembrare una scelta difficile ma neanche più di tanto: uno come Zamparini io lo eviterei come la peste!!Quello che Giammarioli professa sempre"umiltà, lavoro e tanto silenzio" a Palermo non sanno neanche cos'è!

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