Il mio puzzle, i miei pezzi.Di ieri e l'altro ieri.

giovedì 24 maggio 2012

Il libro è un "fratello" di vita: ma anche un video può aiutarlo ad apprezzare...

Un video, spesso, proprio come l'immagine fotografica, parla più di tante parole.
Non è una disfuzione professionale, data dalla ventennale attività televisiva. E' la verità. Conferma ne è che - ad esempio - al concorso "Guida la vita - Il senso della vita" dedicato alla sicurezza stradale, il 90% degli elaborati curati dalle classi scolastiche partecipanti, sono dei video.
L'immagine penetra, l'immagine colpisce. L'immagine raggiunge l'obiettivo. La parola spiega, ma potendolo fare con l'ausilio delle immagini, si trova, per così dire, la strada spianata. Non credo sarà mai surrogata, la parola. Ma intanto, anche grazie alle tecnologie più avanzate, chiunque può filmare, fotografare, documentare un fatto o un evento, con un semplice clic: altra cosa semmai è raccontarlo e commentarlo (altrimenti noi giornalisti non avremmo futuro...).

Sarà anche per questo che sono rimasto favorevolmente colpito dal video realizzato da Nicolò Favaro e Adelaide Spadafora, dedicato alla Biblioteca Sperelliana, che ha vinto la IV edizione del concorso "A corto di libri", svoltosi nell'ambito del Salone del libro di Torino: un montaggio brillante ed originale, realizzato con la collaborazione del Teatro della Fama (oltre 30 comparse con 1.500 libri utilizzati per la realizzazione della scena), ma con un'idea geniale di fondo: "Scegli la tua storia".
Dietro ogni libro, si nasconde una storia, un sogno, un appassionante passeggiata.
Spesso è la pigrizia, più che la scarsità di tempo effettivo, ad impedirci di imboccare questo sentiero: ma una volta approcciato - se il libro merita, è ovvio - è difficile perdersi. Impossibile tornare indietro.


L'inverno mi ha aiutato a conoscere un'iniziativa assolutamente meritoria, promossa proprio dalla Biblioteca Sperelliana, che mi sento di suggerire per il futuro, a chiunque di sperimentare. Con figli o senza.

Si tratta del "Sabato in biblioteca", un'intelligente operazione di cultura e marketing di sè stessi, che riesce a coniugare le necessità familiari con il desiderio di prendersi una pausa e, perchè no, leggersi un bel libro.
La formula è semplice: ogni sabato pomeriggio un'iniziativa ludica e di intrattenimento per i più piccoli, animata e promossa da esperti del settore. Al tempo stesso, per i genitori, l'opportunità di trascorre un'ora (o se preferite anche due) navigando in rete o leggendo un libro, in uno dei tanti accoglienti locali della nuova Sperelliana.
Sembrerà l'uovo di Colombo, un progetto che già esiste da secoli altrove. Beh, dalle nostre parti no. E avendolo felicemente sperimentato quest'anno, posso dire che è un'idea geniale, per stimolare l'afflusso di lettori o aspiranti tali, nelle sale suggestive e affascinanti della nuova Sperelliana.
In più, si consente ai più piccoli di divertirsi ma anche di venire a contatto (epidermico e ludico) con il libro: un compagno di viaggi sempre più desueto nel mondo di internet e di Nintendo vari, che rischia di diventare come il lontano parente dell'Australia. Lo si sente, lo si saluta (e nel caso del libro, lo si legge) solo per le feste comandate.
Oppure, peggio ancora, lo si affronta solo in modo magari "ostile", più spesso "ostico", come strumento di confronto sui banchi di scuola. Quasi fosse un nemico da superare. Anzichè un indispensabile "fratello" di vita. 
Il sabato alla Sperelliana è una delle migliori iniziative culturali che al momento questa comunità possa annoverare: come spesso avviene, iniziativa silenziosa, poco "strombazzata", ma non certo inefficace. E per fortuna, anche molto partecipata. Speriamo possa crescere...
Magari anche con l'aiuto di questo video... 

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