Il mio puzzle, i miei pezzi.Di ieri e l'altro ieri.

giovedì 10 maggio 2012

"Yesterday": il fascino della musica anni '60 (dal vivo) e le gag di un talk show spassoso e gradevole... prossimamente anche su TRG

Una serata d'altri tempi... E non solo perchè ad esserne protagonisti erano i "favolosi anni '60".
Sabato al Teatro Comunale è andato in scena un revival piacevole, godibile e un po' vintage.
Un carosello di canzoni, tutte rigorosamente dal vivo, che hanno saputo segnare un'epoca. E al tempo stesso una felice carrellata di ricordi ed aneddoti legati alla vita di una piccola cittadina, straordinariamente vitale e desiderosa di crescere e cambiare. Proprio come gli anni Sessanta suggerivano.

"Yesterday" è stata questo. Musica indimenticabile con l'Orchestra dei Ritmi Moderni di Gubbio - diretta da Maurizio Ceccarelli, che prima ha scelto - di concerto con la troupe di esperti musicali coinvolti (in una cerchia ristretta composta da Enrico Buttò, Walter Ceccarelli e Paris Volpi) - i brani simbolo del decennio più rivoluzionario nei costumi dei giovani. Poi ha sapientemente curato anche l'arrangiamento di tutti i 16 brani proposti nel corso della serata.
Un lavoro certosino, raffinato da mesi di prove con il complesso di 22 elementi, comprendente anche le giovani allieve dell'Orchestra da Camera di Gubbio, diretta dalla violinista Katia Ghigi.

E i cantanti solisti Enrico Buttò, Sara Jane Ceccarelli, Marco Buttò e Giorgio Ricci, che si sono alternati ad interpretare motivi di stile diverso - dai Beatles a Battisti, da Mina a James Brown dai Dik Dik ad Aretha Franklin - ma tutti legati da un doppio filo: essere icone, a proprio modo, di un decennio che ha cambiato il mondo. E anche il nostro piccolo grande mondo, la nostra Gubbio.

Per questo ho provato - con l'ausilio prezioso di un "inviato speciale negli anni '60 - quale Alfonso "Tempesta" Uccellani - ad arricchire la serata con un talk show in pillole e una serie di ospiti che, in ambiti diversi, hanno raccontato, descritto, testimoniato di novità, iniziative ed eventi che hanno caratterizzato gli anni Sessanta anche dalle nostre parti.

Un elegante salottino, agile come i 5' di breve chiacchierata che per ogni ospite ha concesso, nel quale si sono alternati, tra gli altri, don Angelo Fanucci, con il movimento Studenti, Federico Lucci "Limonero" con i balestrieri, Patrizia Patrizi (prima ragazza a salire sulla neonata funivia, e casualmente, anni dopo, anche mia suocera), a Fernando Barbetti - per ricordare la figura del comm. Pietro, soprattutto in campo sportivo - fino a Lucio Lisarelli (con Trofeo "Fagioli" e velocità in salita) all'ex sindaco Neri, da Elvezio Farneti (per Ceri e famiglie ceraiole) chiudendo con Giuseppe Sebastiani, ormai figura mitologica del gruppo Sbandieratori.

Una staffetta ritmata dalle canzoni dell'epoca che ha regalato una passeggiata - credo molto apprezzata e mai banale nè retorica - nel tempo, negli aneddoti e soprattutto nelle emozioni.
Il pubblico, con teatro esaurito, ha gradito. Lo avvertivo dagli applausi scroscianti, dalla partecipazione diretta alle canzoni (interpretate nei ritornelli anche dai presenti), dal clima ilare e "leggero" che è stato assecondato dagli ospiti, prima ancora che dagli stessi protagonisti sul palco. E che è stato efficacemente introdotto dall'ingresso del direttore d'orchestra sul palco... a bordo di una vespa.
Intuizione geniale, come quella di leggere alcuni contratti che i complessini rock dell'epoca avevano stipulato con le sale da ballo di moda in quel tempo ("Mulinaccio", "Circolo Eugubino", per fare due nomi) che vedevano raduni oceanici di giovani e giovanissimi, in cerca di divertimento e aggregazione.
Una bella serata, insomma, che potrebbe preludere ad un meritato bis (chissà, in autunno?). O forse addirittura in un prosieguo dedicato agli anni Settanta, non meno prolifici e ad alta "ispirazione".

Per chi non c'era? Niente paura, potrà gustarsi prossimamente l'intera serata su TRG...


A seguire un fotoracconto della serata, sulle immagini di Marco Signoretti (che ringrazio, come sempre).

La panoramica dell'Orchestra dei Ritmi Moderni di Gubbio,
la voce è di Enrico Buttò
Il batterista inimitabile, Paris Volpi ("Gezio") nel primo
dei due look esilaranti ma in piena sintonia con gli anni Sessanta

Un particolare dell'Orchestra da Camera di Gubbio...
look e pettinature anni 60... belle e brave!

L'ospite più imprevedibile (e ingestibile): Patrizia Patrizi...

Fiati e basso: valore aggiunto...

Paris, versione "man of the flower"
Saluto finale, insieme ad Alfonso, con tanto di ballerini...
... e scroscianti applausi 

Nessun commento:

Posta un commento