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venerdì 18 maggio 2012

Vincere con l'Albinoleffe: per l'orgoglio e anche per "vil denaro"...

Due partite e poi si volta pagina. Guardare avanti, programmare, porre le basi per il futuro.

Sarà la sfida tra le deluse, le condannate, le retrocesse, quella che vede di fronte Gubbio e Albinoleffe. Sfida apparentemente quasi inutile per la classifica anche se un qualche significato dovrà averlo.

Intanto l’orgoglio: quella pietra preziosa rispolverata proprio dai bergamaschi nel recupero del “Bentegodi”, contro il Verona lanciatissimo verso la A, ma incapace di mettere sotto l’undici celeste già predestinato alla Lega Pro. Una bella prova di correttezza sportiva, in un momento tragicomico del calcio nazionale.
E poi anche qualche spicciolo che non guasta: arrivare penultimi significa guadagnare 100 mila euro in più nel paracadute dei contributi della B. Quindi non perdere vorrebbe dire qualcosa di significativo per le casse societarie.

Ma siamo certi che Apolloni e la sua squadra non penseranno a questo scendendo in campo. La sconfitta col Padova ha segnato la sentenza, anche se il verdetto era stato emesso da qualche settimana.
Vincere non sarà inutile per il morale di un gruppo che ovviamente è con il termometro sotto i tacchi e che forse solo dall’atmosfera della Festa dei Ceri, vissuta spensieratamente dopo il solito allenamento, ha ritrovato qualche stimolo identitario.
Vincere vorrebbe dire dimostrare di esserci ancora, magari ritagliarsi qualche speranza residuale, seppur ridottissima, di terzultimo posto. Regalare al pubblico eugubino – probabilmente distolto tra i più giovani dalla concomitante festa dei ceri mezzani – l’ultimo sorriso di una stagione troppo tribolata e negativa per essere vera.

Dell’appendice scommesse non si parla più da qualche giorno. Non è un buon segno per chi sperava di ottenere dalla Commissione Disciplinare quel che il campo aveva negato. C’è solo da aspettare.
E nel frattempo vincere quel poco che resta, e soprattutto impostare il futuro dei rossoblù: con la lucidità e la lungimiranza conosciute in passato, prima di questo turbolenta stagione.
Partendo dal quadro societario, a quello manageriale, fino a quello tecnico. Da capire il destino della coppia Simoni-Giammarioli, se sarà comune, se sarà ancora in rossoblù. Da capire gli obiettivi della società – che quest’anno ha finito per spendere, soprattutto a gennaio, senza centrare però l’obiettivo - e di conseguenza il destino di Apolloni: che vorrebbe restare, ma che deve ancora capire.

Tutto questo però dopo Albinoleffe e Bari: mesto commiato di un’annata carica di emozioni, ma dal finale certamente poco gradevole.


Copertina de "Il Rosso e il Blu" - venerdì 18.5.2012
musica di sottofondo: "Out of the game" - Rufus Rainwright (2012)

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