Il mio puzzle, i miei pezzi.Di ieri e l'altro ieri.

mercoledì 19 dicembre 2012

Auguri... ce n'è davvero bisogno (dall'editoriale "Gubbio oggi" fine anno)

Gli auguri di fine 2012 sono d'obbligo. 
Primo perchè e' tradizione, secondo perché almeno sugli auguri non c'e' IVA al 21 per cento. E non e' poco. Infine perchè ci aspetta un 2013 nel quale e' difficile fare previsioni o azzardare ipotesi. 
In Italia, ma anche nel nostro piccolo, ci attende un anno da tripla, un anno nel quale puo' accadere di tutto e non e' detto che siano gradite sorprese. Di sicuro avremo un nuovo Presidente del Consiglio, avremo a maggio un nuovo Capo dello Stato, e pensare a chi possano essere e' quanto meno arduo. 
Ma avremo anche un nuovo Parlamento, con una platea di "onorevoli" che si spera siano tali, intanto sul piano morale, ma anche su quello della competenza. E tra loro ci saranno anche nuovi rappresentanti locali che dovrebbero garantire presenza e operatività per le principali esigenze del nostro territorio. Dalle grandi opere (viabilità in primis) agli interventi più' ridotti ma non meno importanti. 

La crisi morde e il nostro territorio ne avverte la pesantezza come non mai. Il 2013 porterà a scelte importanti ma al tempo stesso sofferte da parte dei grandi gruppi imprenditoriali, dovute alla contingenza - che si spera davvero resti tale.
Ma e' ovvio al tempo stesso che una riflessione profonda e lungimirante sulla Gubbio, non diciamo del Terzo Millennio, ma dei prossimi 20 anni, va fatta. E' un dovere delle istituzioni, locali e non; della cosiddetta classe dirigente, imprenditoriale e sindacale, della scuola e del sociale; e' una stringente necessita' per i diretti interessati. 


Procedere alla giornata può essere utile per il breve periodo, ma le prossime generazioni (chi avrà 20 anni tra poco) non possono accontentarsi (ne' meritano) di non avere futuro nelle proprie mura. Di non poter nemmeno pensare un nuovo sistema economico-produttivo che dia un minimo di garanzie e di prospettiva. 
Facile pensare ora al turismo, più' difficile prefigurare una strategia concreta di sviluppo, dal momento che non e' stata realizzata neanche in tempi di "vacche grasse".
La realtà dell'emigrazione intellettuale e' ormai cosa nota. Il rischio e' che diventi l'unica vera chance per il futuro dei nostri figli.
Ce n'è abbastanza per farsi gli auguri. E farsene tanti...
GMA



Da editoriale "Gubbio oggi" - dicembre 2012

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