La squadra se ne va dall'Euganeo di Padova: è la sconfitta che sancisce la retrocessione matematica |
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Siamo sinceri. In pochi sognavano che il 2012 sarebbe stato meglio del 2011. Anche se la passione calcistica regala spesso voli pindarici, i tifosi eugubini sapevano che l’eccezionalità di quanto visto nell’anno della promozione in serie B difficilmente avrebbe toccato le stesse vette.
Siamo sinceri. In pochi sognavano che il 2012 sarebbe stato meglio del 2011. Anche se la passione calcistica regala spesso voli pindarici, i tifosi eugubini sapevano che l’eccezionalità di quanto visto nell’anno della promozione in serie B difficilmente avrebbe toccato le stesse vette.
Pochi però pensavano che la
delusione e l’amarezza della retrocessione sarebbe durata così tanto.
Sì
perché quando il 2013 è alle porte, ancora si sente parlare dell’occasione
persa, del chissà quando rivedremo la serie B a Gubbio.
Nel frattempo il Gubbio
sta facendo la sua parte in I Divisione, un campionato che non è proprio di
quelli semplici, con piazze che hanno calcato anni e anni la serie A e che si
sentono a disagio a queste latitudini molto più che la pur nobile casacca
rossoblù.
Ripercorrendo
le emozioni e i ricordi del 2012, è bene dividere l’anno in due parti, e non
solo perché di due diversi campionati di parla.
Il
primo semestre è quasi un incubo. Un crescendo di delusioni e inciampi, con
pochi bagliori, che però val la pena ricordare. A partire dalla rimonta di
gennaio, il 2-2 a Torrente, conquistato contro un Bari che sembrava voler
venire a Gubbio a fare man bassa: prima Graffiedi su rigore conquistato da
Bazzoffia, quindi Buchel sull’unico acuto dell’austriaco regalarono un’Epifania
col sorriso. Arricchita dall’opulento e illusorio 4-0 inflitto al Grosseto, con
una mezz’ora che resta la migliore pagina del Gubbio di serie B, e i gol in
serie di Bazzoffia, Graffiedi e Ciofani.
Bazzoffia esulta ad Ascoli: sarà il suo ultimo gol del 2012... |
Sembra un Gubbio galattico ma purtroppo
sarà solo un’impressione. Perché già ad Ascoli comincia la girandola di
occasioni perse e partite andate in fumo in zona Cesarini: Falconieri rimetterà
in carreggiata i marchigiani attardati, a seguire toccherà a Merino risollevare
al 93’ la Nocerina, a Calil siglare un rigore beffardo ancora a tempo scaduto
nel 3-3 col Crotone. Nel frattempo Simoni ha salutato, prima affiancato da
Alessandrini, poi rimasto solo in una panchina scottante come poche, e finito
nel tritacarne di una situazione ormai in balìa delle onde: 6 gol all’Olimpico
di Torino e l’ennesima beffa al 94’ presa col Livorno e anche per il trainer di
Senigallia è arrivato un benservito non certo signorile.
Apolloni perplesso a Cittadella: forse già il presagio che finirà male... |
L’ultima chance è
stata affidata ad Apolloni al quale però è rimasto indigesto l’esordio a
Cittadella e una doppia traversa su un’unica punizione col Vicenza. L’acuto di
Sassuolo, unica sua vittoria, è stata l’ennesima illusione prima di un mese di
maggio a dir poco deprimente. La retrocessione matematica è arrivata a Padova,
4 giorni dopo l’anniversario della promozione. Poco più di un anno e il sogno
era già svanito.
Difficile
ridestarsi da tutto questo. Complicato farlo in una piazza che chiedeva conto
delle amarezze subite. E la presentazione della nuova stagione ha dato la cifra
della delusione dei tifosi, con una frangia che ha attaccato presidente e
società.
Ma
è bastato tornare in campo per ritrovare entusiasmo, sotto una nuova guida, un
giovane allenatore - Andrea Sottil - affamato di successi e anche di rivincite, dopo un anno a
Siracusa dove il campionato l’aveva vinto, ma i debiti e il pregresso gli
avevano negato l’esultanza. Il nuovo Gubbio è una sorpresa di un girone fatto
di grandi nomi: soprattutto al Barbetti cadono teste nobili, dal Frosinone al
Pisa, dal Benevento alla Nocerina, l’ultima importante vittoria dell’anno,
datata 30 novembre.
Boisfer-Ciofani, duello da derby. Speriamo si rinnovi il prossimo 20 gennaio (Giudice sportivo permettendo) |
Peccato che dicembre abbia smorzato qualche entusiasmo.
Peccato che fuori dal Barbetti il Gubbio non abbia la stessa marcia, un solo
successo a Prato e appena 2 pareggi con le ultime due della classe.
I compiti a
casa non mancano per la vacanze di Natale: il 2013 incombe, già con i primi
impegnativi test. E subito il 20 gennaio con un derby, al Barbetti, atteso da
oltre 25 anni…
Copertina "Il Rosso e il Blu" - da Fuorigioco del 28.12.12
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