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sabato 15 dicembre 2012

C'era una volta la Fidelis: ricordi e aneddoti di tre sfide memorabili Gubbio-Andria...


Andria o meglio Fidelis Andria.
E' questo il nome di un avversario che nella storia centenaria del calcio eugubino significa una sorta di avversaria di confine. Perché il 18 ottobre 1987 quando Gubbio e Andria si incrociano per la prima volta tra i professionisti, per la squadra, ma soprattutto per la tifoseria eugubina, la sfida significa ritorno in Puglia dopo 35 anni. E' proprio la squadra barese a dare, nell'anno del ritorno tra i professionisti atteso per 7 lustri, l'impronta di una dimensione del nuovo campionato, davvero nazionale, immagine che ne' la prima trasferta a Lanciano, ne' la seconda a Civitanova Marche possono regalare.


Ad Andria e' un Gubbio champagne quello che fa bella mostra di se' , galvanizzato dal fresco pareggio nel derby con il Perugia capolista: ed e' anche la prima gara nella quale si svela tra i professionisti il fiuto del gol di Rosario Zoppis, l'eroe del Curi, qualche mese prima, ma ancora a secco in C2. E Zoppis nella ripresa ci mette un quarto d'ora a segnare il suo primo gol da professionista e al tempo stesso la prima doppietta, sull'asse Cocciari-Di Felice, ribaltando cosi' il vantaggio iniziale di Martiradonna. Sarebbe anche la prima vittoria in trasferta dei rossoblù se a 2' dalla fine non fosse Fiorillo a beffare Cacciatori riportando il risultato in parità.
Al ritorno ci vogliono due gare per arrivare al 90': nella prima si infortuna l'arbitro e in assenza ancora di un quarto uomo che le giacchette nere non hanno ancora previsto, la gara si ripete a distanza di 1 mese con Cocciari che firma la vittoria dei rossoblù dagli undici metri davanti a 5.000 spettatori. Una vittoria e un pari contro quella che sara' alla fine la terza forza del campionato con il Gubbio che arrivera' quarto, piazzamenti d'onore e nulla più' in un'epoca in cui ancora la parola play off apparteneva solo a basket e volley.

L'anno dopo la Fidelis Andria fara' anche meglio, arrivando a vincere il campionato con 48 punti a pari merito con Ternana e Chieti, che si giocheranno allo spareggio il secondo posto utile per la promozione.
Ma quella con l'Andria sarà una delle vittorie più' memorabili dell'era Landi e anche una delle ultime: e' il 31 dicembre 1988 e i rossoblù riescono a spuntarla davanti a 2000'tifosi sul filo di lana, con il gol di Gianluca Ricci - che poi finira' in serie A col Bari - in mischia quando corre il 90'. E' un gol che fa impazzire il San Biagio perche' regala al Gubbio vittoria e primato proprio nel giorno di S.Silvestro, chiudendo un 1988 ricco di soddisfazioni. E' anche il picco massimo di quella stagione che si prolunga ai primi di gennaio quando Giammarioli firma la vittoria esterna a Martinafranca, ultimo sussulto di una squadra che poi a primavera si sfaldera' prima nelle sale dirigenziali poi negli spogliatoi, andando a chiudere al sesto posto, con una escalation negativa pagata da Landi, capro espiatorio in realtà di situazioni che negli anni a seguire porteranno a danni anche maggiori. Nel match di ritorno, penultima di campionato, la Fidelis Andria si sbarazza di quel che resta del Gubbio, con un gol di Tomba, marcatore che in quel periodo e' solo omonimo del piu' celebre sciatore bolognese, ma che fotografa il finale di stagione rossoblù.

L'Andria non e' più' Fidelis da qualche anno, oggi e' Andria Bat, non e' leader del torneo come allora ma qualche ricordo continua a regalarlo.
Il presente pero' lascia poco spazio ai ricordi. E significa soprattutto "riscatto"...



Dalla copertina "Il Rosso e il Blu" di lunedì 10-12-12 (tratta dalla trasmissione "Fuorigioco")



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