Giacomo Marinelli Andreoli:
giornalista professionista, direttore di Umbria TV, scrittore a tempo perso (ma mai perduto), aspirante blogger (dipende anche da voi…)
Il mio puzzle, i miei pezzi.Di ieri e l'altro ieri.
Galabinov corre sotto la curva dopo la "perla" del 2-1
(foto M.Signoretti)
L’avevamo detto che non sarebbe stata una partita qualsiasi. Ma forse neanche i più inguaribili sognatori avrebbero immaginato una sfida così carica di intensità agonistica, di motivi tattici e di perle tecniche.
E’ un venerdì sera tutt’altro che digiuno quello che regalano Gubbio e Nocerina, uno spot per la Lega pro, tanto più apprezzato in quanto visibile a tutti. Ed è come se le due squadre abbiano voluto presentarsi con il vestito buono nella vetrina satellitare del Friday night, che non sarà il gran ballo delle debuttanti ma che qualche fremito alle contendenti del girone B deve averlo procurato.
Consultazioni frenetiche tra Sandreani e Coppola: è
il momento migliore della Nocerina (foto M.Signoretti)
Un primo tempo a due fasi, una ripresa con continui ribaltamenti di fronte, 93’ minuti bevuti tutti d’un sorso, senza un attimo di respiro, senza poter immaginare come sarebbe andata a finire.
Perché ha vinto il Gubbio, e la cosa non dispiace, ma avrebbe potuto vincere anche la Nocerina, che a dirla tutta può prendersela con due legni niente male in momenti clou dell’incontro. Ma non bisogna vergognarsi di un pizzico di buona sorte, perché ci sono pali o traverse, con il proprio portiere battuto, che hanno fatto la fortuna degli anni d’oro. Prendiamo anche i legni come un segnale confortante.
Ma le risposte più importanti sono quelle del campo, sono quelle della squadrarossoblù. Un gruppo vero, giocatori veri, che sanno stringere i denti anche contro un avversario in vantaggio e che ha la forza di aggredire ogni zolla del campo. Una squadra che sa rientrare dagli spogliatoi con la rabbia che è dei forti, che non è stupida e impulsiva reazione, ma capacità di creare l’urto di gioco e di agonismo contro le linee avversarie.
Il guizzo di Guerri che firma l'1-1 - foto M.Signoretti
Il Gubbio ha vinto il suo match, questo big march in tutti i sensi, con la mentalità di chi ha coraggio da vendere, e sa aggredire senza scomporsi eccessivamente. E così il pareggio di Guerri – al suo primo acuto in campionato - è sembrata la naturale conseguenza di 5’ iniziali della ripresa semplicemente esaltanti.
La Nocerina non si è abbattuta, ha ritrovato smalto e occasioni, ma il Gubbio ne aveva di più: più spinta, più ossigeno, più voglia di farla sua la partita.
"Galagol" ha appena scoccato la parabola vincente
(da notare dove passa la palla) - M.Signoretti
C’è voluto il colpo da biliardo, c’è voluta la stoccata del fuoriclasse, per la categoria, quale sta dimostrandosi Andrej Galabinov, l’ariete che mancava, l’attaccante che i tifosi aspettavano da troppo tempo. Al repertorio già sciorinato a Carrara, ha aggiunto la perla di una punizione velenosa che è andata a baciare il palo e adagiarsi in rete. Che fa il palio con la prodezza balistica già esibita in estate contro il Foligno nel "Memorial Mancini".
E sono già 5 i gol, su 7 partite giocate dal 1'. E pensare che 10 giorni fa si parlava di un suo addio a gennaio.
Con una difesa che è la meno battuta del campionato, con un Galabinov ritrovato, con un Caccavallo trascinante e un centrocampo solido, che poggia sui monumenti storici, degni ormai di candidatura Unesco, quali Sandreani e Boisfer, con alternative come Guerri e Galimberti che non fanno sentire l’assenza di gente come Palermo, Radi o Bartolucci, che è comunque una fortuna che rientrino subito, è giusto anche guardarsi attorno e fare un pensierino. Intanto a chiudere il girone di andata nell’elite della classifica.
Il poi – che sia in notturna o in orario pomeridiano, che sia di venerdì o di domenica – verrà…
Copertina di "Fuorigioco" - lunedì 3.12.12 musica di sottofondo: "Friday night" - (2012)
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