Il mio puzzle, i miei pezzi.Di ieri e l'altro ieri.

sabato 5 gennaio 2013

Alla vigilia di Gubbio-Sorrento, la mente non può non tornare a quell'8 dicembre... E al primo BMovie di questo blog...

http://giacomo-marinelli.blogspot.it/2010/12/gubbio-sorrento-le-emozioni-di-una-gara.html

L'urlo di Juanito dopo il rigore decisivo di 2 anni fa
(foto M.Signoretti)
Gubbio-Sorrento, non può essere una partita qualsiasi. 
E' la frase spontanea che sovviene a chi, ed erano tanti, ha assistito dagli spalti alla sfida dell'8 dicembre 2010. In pochi, anche allora, avrebbero immaginato che quel duello sarebbe durato fino alla fine, in pochissimi credevano che la squadra di Torrente avrebbe resistito nelle alte sfere della classifica fino a primavera.
E pensare che ce ne vollero due di fischi d'inizio, quasi che il destino si fosse divertito a prolungare l'attesa e avesse deciso, con uno scherzo birbante, di incasellare in una settimana tutte le sfide dei rossoblù nei confronti delle tre campane del campionato: saltato il primo tentativo come da calendario a causa della pioggia incessante - il 26 novembre sotto un diluvo che costrinse dopo 20' il direttore di gara a sospendere le ostilità e mandare tutti sotto la doccia - il Gubbio arrivo' allo scontro diretto a pochi giorni dalla vittoria di Pagani firmata da una doppia prodezza di Gomez e in mezzo alla settimana che avrebbe portato al confronto interno con la Salernitana, ultima di andata. 

Ne usci' fuori un calendario bizzarro e assai impegnativo che non solo metteva la squadra eugubina contro le tre campane nel giro di 7 giorni ma di fatto proponeva ben tre partite casalinghe consecutive - aggiungendoci la prima di ritorno con la Cremonese a meta' dicembre. Una sequela che col senno del poi fu decisiva nel consentire lo scatto in avanti del Gubbio che approfitto' di tutti i turni casalinghi e merito' sul campo quella buona sorte.
Con il Sorrento, un signor Sorrento - che si ritrovo' ad esempio Paulinho disponibile nella seconda gara dopo il diluvio in occasione del quale invece l'attaccante era squalificato - i rossoblù tennero botta nella prima frazione, colpirono al momento giusto nella ripresa grazie ad un rigore concesso per atterramento di Togni - oggi protagonista in serie A con la maglia del Pescara - ai danni di Donnarumma (quello buono, direbbero i tifosi).

Dal dischetto Juanito non si fece ipnotizzare da Generoso Rossi infiammando il San Biagio. 
Ma la vittoria fu frutto di straordinaria abnegazione, con i rossoblù che giocarono in 10 l'ultimo scorcio di gara per l'espulsione di Bartolucci e alla fine portarono a casa 3 punti che furono non solo il viatico ad una classifica impensabile ma la vittoria della consapevolezza: l'impresa si poteva fare. Bastava crederci. 
Quel crederci che anche oggi puo' essere la chiave di volta di questo Gubbio...



Dalla copertina "Il Rosso e il Blu" di Fuorigioco - in onda lunedì 7 gennaio 2013


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