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domenica 20 gennaio 2013

Il Gubbio gioca il derby. Il Perugia lo vince. Ma se non segni, c'è poco da recriminare...

Il volto di Sottil parla da solo, accanto ad un
Cancellotti esausto (foto Gavirati)
Finisce con i grifoni ad esultare sotto la curva dei tifosi biancorossi e i rossoblù a raccogliere comunque l'applauso del pubblico di casa. 
Il Perugia vince il derby al "Barbetti" di Gubbio al termine di 97' intensi, giocato a gran ritmo nel primo tempo, con una fiammata che ha riaperto la gara nella ripresa e con un finale al cardiopalma.
Ha vinto la squadra più concreta, dotata di individualità più importanti e capace di approfittare degli episodi a proprio favore. Ha perso la squadra che, pur mettendo in campo cuore e agonismo, è mancata in zona gol. 
In avvio due speculari 4-3-3 in campo: da un lato Sottil recupera Briganti al centro della difesa, e faceva esordire sulle fasce Cancellotti e Belfasti. In mezzo rientravano in tre, Sandreani e Palermo dall'infortunio, Guerri dalla squalifica. In attacco Galabinov si trovava Bazzoffia a sinistra e Caccavallo a destra. Camplone risponde con lo stesso schieramento di domenica scorsa, preferendo Fabinho a Rantier sulla corsia di sinistra avanzata, con l'ex Ciofani a fare da boa e Politano a scorrazzare sulla destra. In mezzo al campo Esposito metodista, dietro difesa a quattro.


L'autogol di Galabinov al 1' (foto Gavirati)
Pronti via e subito Politano "spacca" il match: guadagna fallo sulla trequarti, batte a rete forte e teso, incontrando l'inzuccata improvvida di Galabinov che anzichè spazzare, fa schizzare il cuoio dentro la propria porta. L'1-0 potrebbe uccidere i padroni di casa che invece cominciano a macinare gioco, trascinati dall'esempio del capitano Sandreani. Proprio lui all'11' conclude a rete una sponda di Galabinov, ma il tiro è deviato in corner. Il primo di 12 tiri dalla bandierina che sottolineano a fine gara l'intensità della prestazione dei rossoblù. Non c'è un attimo di sosta, con le squadre che a tratti paiono lunghe e lasciano metri di spazio ai rispettivi attaccanti. Prima al 15' Venturi deve uscire dall'area per murare Fabinho, poi Palermo si divora di testa al 21' il pari da due passi incornando alto. 


Il rigore "artico" di Ciofani fa il 2-0 (foto Gavirati)
E' Caccavallo uno dei più ispirati: al 24' chiama Koprivec alla parata in due tempi, e alla mezz'ora su sponda di Galabinov, mette a fil di palo. Il Perugia non sfrutta le praterie che talvolta si aprono di rimessa, e su una delle sortite ancora Fabinho (33') incrocia alto da ottima posizione. E' il preludio al raddoppio che arriva su rigore, ingenuo e generoso al tempo stesso. L'ingenuità è di Briganti che in vantaggio su Fabinho si fa bruciare per difendere palla, la generosità è del direttore di gara che indica il dischetto punendo l'ostruzione di corpo veniale del difensore rossoblù. Dagli 11 metri l'ex Ciofani non fa impietosire e spiazza Venturi. Sembra fatta ma il Gubbio avverte che non è così: lo dicono le occasioni a ripetizione di Galabinov (38') che ciabatta fuori da due passi, di Bazzoffia (39') che incorna abbondantemente a lato ancora da ottima posizione a tu per tu e infine il solito Caccavallo che da lontano impegna Koprivec al 42'.


Caccavallo ha appena scoccato il lob del 1-2
(foto Gavirati)
E nella ripresa è un Gubbio ancor più rabbioso quello che entra in campo. Due minuti e i rossoblù accorciano: Bazzoffia se ne va sulla sinistra, si accentra e serve Caccavallo che da 25 metri inventa un lob sinistro millimetrico. Koprivec è due metri fuori dai pali, quanto basta per restare uccellato. 1-2 e gara riaperta. E ci vuole una prodezza del portiere perugino al 50' per deviare un'altra velenosa conclusione a girare del numero 10 rossoblù. Sottil si sbilancia, mette dentro Baccolo per Guerri ma il Gubbio non capitalizza la scia dell'entusiasmo. Il Perugia ha uomini ed esperienza per congelare la partita e ci riesce, almeno per un quarto d'ora, nel momento più difficile. Solo Sandreani spezza l'equilibrio al 66' concludendo di poco a lato, prima di uscire, esausto, per Nappello. 


L'esultanza di Rantier, primo tiro, eurogol del 3-1
(foto Gavirati)
Il primo tiro in porta dei grifoni nella ripresa è datato 78', con Nicco, che spara di poco alto. Il Gubbio non ha più birra ma solo orgoglio, Briganti non è fortunato all'83' in un rimpallo in area. Lebran trova il modo di farsi espellere durante il riscaldamento. Poco male perchè Camplone mette dentro prima Tozzi Borsoi e quindi Rantier. Mossa azzeccata perchè il primo guadagna d'esperienza una punizione dai 25 metri, e il secondo tocca il suo primo pallone inventando una parabola che si infila sotto l'incrocio per il 3-1


Baccolo di testa infila il 2-3. Ma ormai è il 90'
(foto Gavirati)
Partita chiusa? Macchè! C'è ancora tempo per Caccavallo, inesauribile, per sparare alto all'87', per Galabinov per divorarsi un'altra chance da due passi all'89' e per Baccolo proprio allo scadere per inzuccare in rete il gol della speranza. Con 5' di recupero però il Gubbio non trova modo di tirare in porta, il Perugia "nasconde" la palla e porta a casa tre punti di platino e un'iniezione di fiducia incommensurabile per il futuro. Direttamente proporzionale alla "botta" ai danni del Gubbio che ora si ritrova a 1 solo punto dai play out, dopo un derby giocato senza risparmio, perso immeritatamente ma con la conferma di una difficoltà ad andare a rete che è costante dall'inizio della stagione.
GMA


dal sito www.tuttolegapro.com

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