La
“buriana” delle elezioni politiche è alle spalle. Chi pensava che si aprisse un
mondo nuovo, dopo il 24 e 25 febbraio, forse, resterà deluso. Non si esclude
che le urne tornino a farci compagnia presto. Speriamo solo di non rivivere la
stessa campagna elettorale degli ultimi 2 mesi.
Nel
suo piccolo, la vita amministrativa eugubina non ha mancato di dare spunti,
neanche nel periodo di campagna elettorale. Tanto che alcuni nodi sono stati,
per così dire, messi in freezer in attesa che passasse la tornata nazionale.
A
questo punto le bocce tornano a muoversi e non vi è dubbio che l’imperativo
delle prossime settimane risponde ad un solo sostantivo: chiarezza.
Chiarezza
di obiettivi da parte del governo cittadino. Dopo i vari movimenti tellurici
degli ultimi mesi, la”rottura” con l’assessore Di Benedetto, il braccio di
ferro con il presidente del Consiglio Pecci, il sindaco Guerrini dovrà dirimere
i nodi relativi a deleghe e soprattutto fissare obiettivi.
Alcuni progetti
stanno per tagliare il traguardo – ma basta poco per congelare tutto, si sa –
altri sono rimasti in attesa di essere sbloccati (basti pensare solo a tre
centri commerciali in rampa di lancio nell’hinterland cittadino).
Chiarezza
nei rapporti in seno alla maggioranza. Con il Sel che sta sull’aventino
praticamente da 6 mesi, tra esponenti che vorrebbero far saltare il banco ed
altri che si vestono da 118, anche l’elettore più ingenuo comincia a chiedersi
chi fa cosa all’interno del consiglio comunale eugubino. I cambi di casacca non
sono una novità di questa legislatura – l’aspetto peggiore è la nostra
assuefazione - ma almeno che si eviti di trasformare ogni seduta del Consiglio
comunale in una sorta di lotteria sul numero legale.
Piazza Oderisi e la sede PD |
Chiarezza
di dinamiche interne e di rapporti con gli alleati da parte del partito di
maggioranza (PD), ago della bilancia nel bene e nel male. La novità del
“triumvirato” alla guida del partito ha rinfrescato l’atmosfera ma al momento
si attende di capire se e come cambierà la rotta del partito sul quale poggia
maggioranza e governo cittadino. L’auspicio è che qualsiasi decisione e
strategia venga assunta, dipenda principalmente da quel che si pensa a Gubbio.
Va bene il dialogo con Perugia, ma l’autonomia è un bene prezioso.
Chiarezza
infine anche da parte dell’opposizione. Il cui compito, oggettivamente, è meno
complicato di chi deve “fare”, ma non meno importante. Convergere le proprie
risorse sui problemi reali della città, non è così scontato. Specie se si
riesce a farlo evitando “rese dei conti” ormai datate o battaglie ideologiche
altrettanto inflazionate.
Insomma
i compiti per il 2013 non sono pochi, e ognuno ha il suo.
La
città – con la sua parte produttiva e le sue energie migliori - attende
risposte. E soprattutto, chiarezza.
GMA
Da editoriale "Gubbio oggi" - febbraio 2013
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