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martedì 5 marzo 2013

A Gubbio dopo le urne, la parola d'ordine è: chiarezza


La “buriana” delle elezioni politiche è alle spalle. Chi pensava che si aprisse un mondo nuovo, dopo il 24 e 25 febbraio, forse, resterà deluso. Non si esclude che le urne tornino a farci compagnia presto. Speriamo solo di non rivivere la stessa campagna elettorale degli ultimi 2 mesi.
Nel suo piccolo, la vita amministrativa eugubina non ha mancato di dare spunti, neanche nel periodo di campagna elettorale. Tanto che alcuni nodi sono stati, per così dire, messi in freezer in attesa che passasse la tornata nazionale.
A questo punto le bocce tornano a muoversi e non vi è dubbio che l’imperativo delle prossime settimane risponde ad un solo sostantivo: chiarezza.

Chiarezza di obiettivi da parte del governo cittadino. Dopo i vari movimenti tellurici degli ultimi mesi, la”rottura” con l’assessore Di Benedetto, il braccio di ferro con il presidente del Consiglio Pecci, il sindaco Guerrini dovrà dirimere i nodi relativi a deleghe e soprattutto fissare obiettivi. 
Alcuni progetti stanno per tagliare il traguardo – ma basta poco per congelare tutto, si sa – altri sono rimasti in attesa di essere sbloccati (basti pensare solo a tre centri commerciali in rampa di lancio nell’hinterland cittadino).

Chiarezza nei rapporti in seno alla maggioranza. Con il Sel che sta sull’aventino praticamente da 6 mesi, tra esponenti che vorrebbero far saltare il banco ed altri che si vestono da 118, anche l’elettore più ingenuo comincia a chiedersi chi fa cosa all’interno del consiglio comunale eugubino. I cambi di casacca non sono una novità di questa legislatura – l’aspetto peggiore è la nostra assuefazione - ma almeno che si eviti di trasformare ogni seduta del Consiglio comunale in una sorta di lotteria sul numero legale.

Piazza Oderisi e la sede PD
Chiarezza di dinamiche interne e di rapporti con gli alleati da parte del partito di maggioranza (PD), ago della bilancia nel bene e nel male. La novità del “triumvirato” alla guida del partito ha rinfrescato l’atmosfera ma al momento si attende di capire se e come cambierà la rotta del partito sul quale poggia maggioranza e governo cittadino. L’auspicio è che qualsiasi decisione e strategia venga assunta, dipenda principalmente da quel che si pensa a Gubbio. Va bene il dialogo con Perugia, ma l’autonomia è un bene prezioso.

Chiarezza infine anche da parte dell’opposizione. Il cui compito, oggettivamente, è meno complicato di chi deve “fare”, ma non meno importante. Convergere le proprie risorse sui problemi reali della città, non è così scontato. Specie se si riesce a farlo evitando “rese dei conti” ormai datate o battaglie ideologiche altrettanto inflazionate.
Insomma i compiti per il 2013 non sono pochi, e ognuno ha il suo.
La città – con la sua parte produttiva e le sue energie migliori - attende risposte. E soprattutto, chiarezza.
GMA

Da editoriale "Gubbio oggi" - febbraio 2013

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