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lunedì 11 marzo 2013

E' tornato il "corazziere", è tornato il vero Gubbio...

Galabinov incorna l'1-0 - foto M.Signoretti

Stavolta sono bastati 5’. I primi. Per far capire al Prato che, almeno per questa domenica, poteva mettersi l’anima in pace. 
E sono bastati anche al pubblico eugubino per capire che davvero il Gubbio ha dato la svolta al periodo nero. 
Prima non riusciva nulla e anzi, l’avvio di ogni gara era contraddistinto da una sciocchezza, il più delle volte difensiva, che finiva per compromettere l’intero incontro. 
Stavolta in 5’ sono arrivate 2 occasioni da rete, la prima clamorosa, e quindi dal primo corner del match, il gol partita, il nono stagionale di Andrej Galabinov, pienamente ritrovato nello spirito e nella capacità di trascinare la squadra, di fare reparto da solo, di tenere alto il baricentro delle giocate, insomma di essere punto di riferimento come era stato fino alla vittoria sulla Nocerina.

L'esultanza del "corazziere" - foto M.Signoretti
Tornato Galabinov è tornato il miglior Gubbio, o forse potrebbe essere viceversa. Ma il dilemma, un po’ come l’uovo e la gallina, non ci appassiona, piuttosto è il risultato finale quello che conta. Anzi, il corazziere bulgaro avrebbe meritato almeno un’altra marcatura, prima ad una manciata di secondi dall’intervallo, con una girata mirabile, salvata in extremis dall’ottimo Layeni, quindi nel finale di gara con un penalty in movimento, rifinito da un suntuoso Palermo, finito alle stelle. 
Palermo è tornato a guidare il centrocampo rossoblù -
foto M.Signoretti


Ma per sfatare anche il tabu’ della porta maledetta, quella del rigore sbagliato con il Sorrento per capirci, ci sarà tempo. Sarebbe stato un gol importante non solo perché avrebbe messo in freezer il risultato, ma anche perché avrebbe proiettato l’attaccante bulgaro in doppia cifra, una meta che si è prefissato da agosto e che nelle scorse stagioni non è mai riuscito ad agguantare per un nulla. Sarebbe bello ci riuscisse proprio in maglia rossoblù, proprio nelle prossime gare che diventano lo spartiacque tra la speranza di una salvezza tranquilla e la certezza di non correre rischi primaverili.

Tifosi bagnati... ma felici - foto M.Signoretti
La vittoria sul Prato ha anche restituito anche un volto più sicuro per la difesa eugubina. Abituati a tribolare nei minuti finali, per una volta i tifosi rossoblù non hanno sofferto più di tanto, nonostante il risicato 1-0. Perché l’assetto tattico della squadra, la caparbietà dell’atteggiamento dei giocatori, un centrocampo agile e al tempo stesso roccioso, capace di rubare una ventina di palloni agli avversarie e ricostruire le ripartenze, e una più solida linea difensiva, hanno impedito ai toscani praticamente di avvicinarsi all’area rossoblù nell’ultimo quarto d’ora di gioco. Non è un segnale da poco soprattutto in vista delle prossime due gare, altre due toscane, che ora sono alle spalle del Gubbio in classifica. E che il Gubbio vuole lasciarci.


Dalla copertina di apertura di "Fuorigioco" - lunedì 11.3.13
musica di sottofondo: "Nothing gonna stop us now" - Starship (1987)



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