Galabinov incorna l'1-0 - foto M.Signoretti |
Stavolta
sono bastati 5’. I primi. Per far capire al Prato che, almeno per questa
domenica, poteva mettersi l’anima in pace.
E sono bastati anche al pubblico
eugubino per capire che davvero il Gubbio ha dato la svolta al periodo nero.
Prima non riusciva nulla e anzi, l’avvio di ogni gara era contraddistinto da
una sciocchezza, il più delle volte difensiva, che finiva per compromettere
l’intero incontro.
Stavolta in 5’ sono arrivate 2 occasioni da rete, la prima
clamorosa, e quindi dal primo corner del match, il gol partita, il nono
stagionale di Andrej Galabinov, pienamente ritrovato nello spirito e nella
capacità di trascinare la squadra, di fare reparto da solo, di tenere alto il
baricentro delle giocate, insomma di essere punto di riferimento come era stato
fino alla vittoria sulla Nocerina.
L'esultanza del "corazziere" - foto M.Signoretti |
Tornato
Galabinov è tornato il miglior Gubbio, o forse potrebbe essere viceversa. Ma il
dilemma, un po’ come l’uovo e la gallina, non ci appassiona, piuttosto è il
risultato finale quello che conta. Anzi, il corazziere bulgaro avrebbe meritato
almeno un’altra marcatura, prima ad una manciata di secondi dall’intervallo,
con una girata mirabile, salvata in extremis dall’ottimo Layeni, quindi nel
finale di gara con un penalty in movimento, rifinito da un suntuoso Palermo, finito
alle stelle.
Palermo è tornato a guidare il centrocampo rossoblù - foto M.Signoretti |
Ma per sfatare anche il tabu’ della porta maledetta, quella del
rigore sbagliato con il Sorrento per capirci, ci sarà tempo. Sarebbe stato un
gol importante non solo perché avrebbe messo in freezer il risultato, ma anche
perché avrebbe proiettato l’attaccante bulgaro in doppia cifra, una meta che si
è prefissato da agosto e che nelle scorse stagioni non è mai riuscito ad
agguantare per un nulla. Sarebbe bello ci riuscisse proprio in maglia rossoblù,
proprio nelle prossime gare che diventano lo spartiacque tra la speranza di una
salvezza tranquilla e la certezza di non correre rischi primaverili.
Tifosi bagnati... ma felici - foto M.Signoretti |
La vittoria sul Prato ha anche restituito anche un volto più sicuro per la difesa
eugubina. Abituati a tribolare nei minuti finali, per una volta i tifosi
rossoblù non hanno sofferto più di tanto, nonostante il risicato 1-0. Perché
l’assetto tattico della squadra, la caparbietà dell’atteggiamento dei
giocatori, un centrocampo agile e al tempo stesso roccioso, capace di rubare
una ventina di palloni agli avversarie e ricostruire le ripartenze, e una più
solida linea difensiva, hanno impedito ai toscani praticamente di avvicinarsi
all’area rossoblù nell’ultimo quarto d’ora di gioco. Non è un segnale da poco
soprattutto in vista delle prossime due gare, altre due toscane, che ora sono
alle spalle del Gubbio in classifica. E che il Gubbio vuole lasciarci.
Dalla copertina di apertura di "Fuorigioco" - lunedì 11.3.13
musica di sottofondo: "Nothing gonna stop us now" - Starship (1987)
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