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lunedì 18 marzo 2013

E' il 2-2 la formula perfida di questa stagione rossoblù...

L'espulsione di Sottil (tratta da www.gubbiofans.it)
Chissa quante volte da giocatore, Andrea Sottil sarà tornato negli spogliatoi al termine di un 2-2. E quante volte magari sarà stato un risultato più che soddisfacente. Quest’anno proprio no. Se c’è una formula numerica che va indigesta al tecnico del Gubbio è certamente il 2-2. Prima a Carrara, a novembre, quando i rossoblù in vantaggio di due reti a mezz’ora dalla fine sono stati rimontati in pochi minuti e hanno addirittura rischiato il ko finale. Quindi, qualche chilometro più a sud, a Viareggio.

Dove si era messa subito male, per la verità, con il ritorno ad un refrain già visto e rivisto: ingenuità difensiva nei primi minuti, inutile e banale fallo in area di Regno, e penalty per i padroni di casa che già al 1’ si ritrovavano sopra. 
Il rigore del vantaggio bianconero firmato Giovinco
(foto tratta da www.gubbiofans.it)
La squadra eugubina però non si è disunita,  con un inedito 5-4-1, che poggiava sulla capacità di Galabinov di fare reparto, supportato da Baccolo, ha cominciato a macinare il suo calcio, e alla fine ha trovato anche la fortuna di un rigore diciamo la verità, generoso, concesso su un incursione di Malaccari, giocatore versatile che sulla fascia destra sta trovando una nuova identità tattica in questa fase della stagione. A caval donato, Galabinov non ha guardato in bocca infilando dal dischetto il suo decimo sigillo stagionale, sfatando il tabu del dischetto e raggiungendo quella doppia cifra che era uno dei suoi obiettivi stagionali. 

Galabinov e Cocuzza esultano dopo il 2-1 rossobluù
(foto tratta da www.gubbiofans.it)
Nella ripresa Sottil ha provato a vincerla, inserendo Cocuzza per Regno, spostando Cancellotti centrale e rafforzando il pacchetto avanzato: scelta premiata in pochi minuti grazia all’inzuccata perfida del neo entrato, che ha lasciato di sasso l’undici locale. Nel finale il prevedibile assedio, per altro un po’ confuso, e invece l’imprevedibile topica di Venturi, che per la prima volta nella stagione – e siamo comunque alla 24ma giornata – ha lasciato negativamente il suo segno: un’uscita di pugno che avrebbe potuto allontanare la minaccia si è trasformata in un beffardo assist per Benedetti che ha insaccato a porta vuota. Ed eccolo il famigerato 2-2 rimaterializzarsi. Quel pareggio che alla vigilia avrebbe pure fatto piacere e comodo al Gubbio, diventa motivo di rimorso.

L'improvvida uscita di Venturi, che spalanca la porta
eugubina per il 2-2 finale (foto da www.gubbiofans.it)
Ma non è certo tutta da buttare la domenica in Versilia. La squadra ha dimostrato di avere la personalità già mostrata nelle ultime uscite, ha giocato con un nuovo modulo ma con un senso di squadra che è la garanzia migliore per il finale di stagione. L’infortunio in zona Cesarini può starci, è l’episodio che non cambia la sostanza, anche se un po’ lo fa con la classifica. Ora i play out tornano a 2 punti che però in realtà sono 3 dal momento che il Viareggio, con buona pace del suo mansueto allenatore, ha gli scontri diretti sfavorevoli con il Gubbio e dunque a pari merito, prevarrebbero i rossoblù.
Quanto ai 2-2 in terra toscana, vorrà dire che ce li ricorderemo come una iattura di questa stagione. 
In Toscana, quanto meno, per questo torneo, non si dovrà tornare…

Da copertina di apertura "Fuorigioco" di lunedì 18.3.13
musica sottofondo "Different" di Robbie Williams (2012)

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