Il mio puzzle, i miei pezzi.Di ieri e l'altro ieri.

mercoledì 27 marzo 2013

Un altro stile, un altro pianeta. Il biglietto di Terence Hill che fa "arrossire" altri silenzi...

Si affida all’amico Paolo Salciarini, per salutare gli eugubini e Gubbio. 
Lo fa – rompendo il silenzio di questi giorni – su un biglietto di carta celeste, scrivendo di suo pugno e chiedendo che le poche parole salvate dal silenzio siano fatte conoscere a tutti, amici, conoscenti, eugubini ed appassionati della serie tv indissolubilmente legata alle pietre e al fascino di Gubbio. 
Terence Hill lo aveva annunciato qualche giorno fa, quando il polverone del trasferimento della produzione di "Don Matteo" a Spoleto era scoppiato in tutta Italia, che avrebbe scritto un suo saluto. E lo ha fatto con la discrezione, la semplicità e al tempo stesso la sensibilità che gli sono proprie. 
E che distano in modo siderale dall'imbarazzato silenzio, misto ad ambigua riluttanza, registrata nelle ultime settimane da Roma, atteggiamento che avrebbe dovuto lasciar presagire qualche dolente novità. Ma che indubbiamente denuncia uno stile e un modus operandi diverso, distante e antitetico da quello dimostrato con estrema semplicità dal biglietto dell'attore protagonista.

Ecco, integrale, quanto Terence Hill ha voluto testimoniare a Paolo Salciarini, uno dei deus ex machina su Gubbio della popolarissima fiction di Rai 1, location manager per la casa di produzione romana, ma prima di tutto amico ormai fraterno di molti protagonisti del cast, primo fra tutti Terence. 

Sono tristissimo per questo cambiamento, credo, dovuto a fattori economici. Sono troppo affezionato a Gubbio e agli eugubini per non sentire uno strappo fisico che mi fa svegliare con ansia durante la notte – scrive Terence Hill - Solo ora mi rendo conto quanto sia forte e profondo questo legame. Dopo 15 anni, la maggior parte dei quali ho trascorso a Gubbio, lavorando e creando rapporti più che affettuosi con i suoi abitanti, non potrebbe essere diversamente. Questo legame non si può spezzare. Vorrei ringraziare tutti dal mio cuore. Vostro. Terence Hill”. 

Chissà se nel prossimo futuro Terence Hill avrà voglia e possibilità di tornare di persona a Gubbio, per salutare e abbracciare anche e soprattutto chi, pur profondamente deluso della scelta della Lux Vide, è rimasto e resterà comunque legato alla sua persona, a quel feeling che è scoccato istantaneamente tra Mario Girotti, in arte Terence Hill, per altro di origini umbre e con parenti perfino a Gubbio, e la città di Pietra. Chissà se non vedremo a sorpresa ricomparire la sua bici e quel berretto da parroco, lungo una discesa del centro storico che è diventato dal ’98 ad oggi la sua seconda casa.

Intanto però non si smorzano nè le polemiche ma neanche i tentativi di veder. quanto meno, riconosciuto un ruolo primario della città nel successo del fiction. 
Un ruolo così importante da dover indurre la Lux Vide a cambiar nome alla fiction stessa, essendo venuto a mancare... un protagonista indiscusso e ormai consolidato. Come Gubbio. 
E' l'ipotesi ventilata dal consigliere comunale Renzo Menichetti che si attende solo possa essere suffragata da un parere legale. Il prossimo consiglio comunale - numero legale permettendo - sarà foriero di possibili novità...
http://www.trgmedia.it/playYouTube.aspx?id=4186

4 commenti:

  1. veramente un Grandeee..peccato, la citta' ha perso ancora un'altro treno impotantisssimo..che si e' fermato in un'altra stazione...incredibile..

    RispondiElimina
  2. E stasera in una tv locale i "protagonisti" dell'arrivo di "Don Matteo" a Spoleto si beavano della "missione compiuta"...

    RispondiElimina
  3. Icompetenti incapaci vilani...devono tornare a casa con lacoda tra le gambe!!!

    RispondiElimina
  4. stefano.santini11@virgilio.it28 marzo 2013 alle ore 13:52

    NON RITENETE CHE SIA GIUNTO IL MOMENTO DI SVEGLIARSI?
    LA NOSTRA BELLA GUBBIO NON MERITA TANTI MISERI GESTORI DELLE "COSE PUBBLICHE".

    RispondiElimina