L'esultanza dei rossoblù - foto tratta da www.gubbiofans.it |
Un
intero girone per tornare ad esultare lontano dal Barbetti, grazie ad una prova
concreta e a tratti anche esaltante.
Perché la squadra di Sottil, nella
domenica più delicata della stagione, quella nella quale per capirci anche la
panchina dell’ex difensore dell’Udinese era in gioco, la squadra ha risposto
compatta e soprattutto ha ritrovato alcuni solisti fondamentali nella prima
parte della stagione e che potrebbero tornare tali da qui alla fine.
Parliamo
ovviamente di Andrej Galabinov, l’editto bulgaro in maglia rossoblù fino al 30
novembre scorso, quando castigò su punizione la Nocerina. Poi l’editto è
diventato un più modesto lasciapassare, l’ariete ha perso smalto, ha sprecato
qualche occasione d’oro, come il rigore col Sorrento, ha segnato un solo gol (col Catanzaro) più uno nella propria porta col Perugia, insomma si è appannato. E con lui anche il
Gubbio ha perso la bussola del campionato, trovando una sola vittoria, su
rigore.
Ora
il corazziere scuola Bologna è tornato a farsi sentire: e non solo con un
assist al bacio per la prima marcatura assoluta di Belfasti, sempre più in
palla lungo la fascia sinistra, ma confezionando un raddoppio da cineteca, con
un’esecuzione balistica che per preparazione e potenza conclusiva avrebbe
meritato ben altri palcoscenici.
Andrej Galabinov, 8 gol per lui quest'anno |
Stavolta,
a differenza della sciabolata prepotente di Carrara, cui un po’ somiglia il gol
di ieri, la rimonta degli avversari non si è completata. Ma c’è andato vicino
il Barletta, così vicino da firmare il 2-2 in zona Cesarini (e sarebbe stato un
mezzo suicidio), salvo trovare un guardialinee davvero da monumento, pronto a
sbandierare nella bolgia del Puggilli un offside quanto meno da interpretare.
Per la difesa rossoblù un finale da brividi - foto tratta da www.gubbiofans.it |
Meglio
così, anche se Sottil sa bene che il calo finale richiederà ancora molto
lavoro, di gomito e di testa, sulla squadra. Perché buttare via una prestazione
impeccabile negli ultimi 5’ sarebbe stato da lapidazione in piazza.
Tutto
è bene quel che finisce bene. E per sapere se davvero la primavera è arrivata
ora ci saranno tutte in file le tre avversarie toscane: a cominciare dal Prato,
a seguire col Viareggio in trasferta e per concludere con la Carrarese prima
dell’ultima sosta. Un pit stop cui ci si augura di arrivare con una classifica
molto più rilassante…
Dalla copertina di apertura di "Fuorigioco" del 4.3.13
musica di sottofondo: "Primavera" - Marina Rei (1996)
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