Il mio puzzle, i miei pezzi.Di ieri e l'altro ieri.

giovedì 20 gennaio 2011

Perugia-Ancona: non chiamatela strada, chiamatela "via crucis"...

Se fino a pochi giorni fa poteva dirsi l’eterna incompiuta, oggi la definizione più azzeccata per la direttrice stradale Perugia-Ancona è "via crucis". Non bastano i ritardi e i contrattempi dovuti allo stop imposto dal Tar per i lavori della galleria "Picchiarella", lungo il tratto Schifanoia-Valfabbrica (mancano pochi metri allo sfondamento ma è tutto fermo - vedi foto a fianco).
Ora avanza anche lo spettro di un altro stop, quello dei lavori lungo la Valfabbrica-Pianello.


La causa stavolta è legata alla critica situazione economico-finanziaria della ditta costruttrice BTP Baldassini-Tognozzi-Pontello, una delle maggiori realtà imprenditoriali toscane, affidataria dei lavori della 318 nel tratto Valfabbrica-Pianello: come anticipato in un’iniziativa regionale dal consigliere eugubino Andrea Smacchi che per primo ha lanciato l’allarme, la ditta Baldassini-Tognozzi-Pontello sta attraversando un momento molto difficile che rischia di riflettersi pesantemente sul prosieguo dei lavori.

Oggi a farsi sentire sono i sindacati: "I costanti ritardi nei pagamenti degli stipendi e dei fornitori sembrano arrivati ad una situazione non più sostenibile – scrivono Cgil Cisl Uil - I fornitori, causa ritardo pagamenti, hanno bloccato le forniture dei materiali e gli operai, che attendono lo stipendio di dicembre, riuniti in assemblea, hanno proclamato lo stato di agitazione che - senza notizia da parte dell'azienda entro martedì prossimo - sfocerà in uno sciopero di tutte le maestranze per mercoledì 26 gennaio".
A dimostrazione che la situazione sembra ormai diventata seriamente insostenibile, scende in campo la stessa presidente della Regione, Catiuscia Marini, che insieme all’assessore regionale alle Infrastrutture Silvano Rometti, ha convocato per lunedì prossimo un incontro con il presidente della società “Quadrilatero”, Gaetano Galia, in merito ai lavori sull’asse Perugia-Ancona. Nel corso dell’incontro verrà fatta una verifica puntuale circa le difficoltà legate al blocco dell’attività di alcuni cantieri, per individuare soluzioni che consentano di evitare un ulteriore allungamento dei tempi di realizzazione delle opere. L’assessore Rometti, inoltre, ha provveduto a convocare un incontro urgente con le organizzazioni sindacali dei lavoratori impegnati nei cantieri interessati dal blocco dei lavori.
Il caso Perugia-Ancona nel frattempo ha trovato spazio anche nel dibattito parlamentare: è stato il deputato del Pd Giampiero Bocci a presentare un'interrogazione al ministro Matteoli sulla vicenda della Perugia-Ancona. “Tutte le istituzioni umbre - scrive il parlamentare del Pd – sono preoccupate per l'inevitabile ritardo sul completamento dell'opera e sono intenzionate a chiedere l'intervento delle massime autorità dello Stato''. ''Chiediamo quindi al ministro Matteoli - conclude Bocci - di attivarsi urgentemente per risolvere la situazione, anche chiedendo all'Anas di ricercare un accordo fra le due ditte in contenzioso, che eviti un ulteriore ricorso di carattere giudiziario''.
GMA


Da servizio "TRG Sera" del 20.1.2011

2 commenti:

  1. Al di fuori della cronaca, la riflessione a margine della vicenda è di due tipi - e coinvolge in entrambi i casi la politica.
    Ferma restando l'autonomia della magistratura - anche quella amministrativa - che può bloccare i lavori per ricorsi e controricorsi, vien da chiedersi però perchè in 10 anni di governo regionale Lorenzetti di fatto la Perugia-Ancona non abbia mai goduto delle prioritarie attenzioni di Palazzo Donini.
    Sarebbe troppo facile rispondere con la battuta "perchè non passava per Foligno", ma in realtà non può essere così semplicistica la risposta: specie se si considera il carattere strategico di un collegamento diretto viario tra Perugia e il porto anconetano.

    In secondo luogo, vien da chiedersi perché, nel nostro piccolo, le sorti della Perugia-Ancona non abbiano mai suscitato alcuna presa di posizione energica - di quelle che ne hanno reso celebre l'operato - da parte della Giunta eugubina Goracci. Nel decennio a guida Prc, da Gubbio non si è alzato un solo grido ad invocare l'accelerazione dei lavori (solo la Cgil ha manifestato in qualche occasione, dai partiti nisba).
    Anche in questo caso sarebbe troppo semplice rispondere con la battuta: "Perchè la Perugia-Ancona non portava voti".
    Fatto sta che per la Pian d'Assino - giustamente - tanta gente è scesa in strada e "armi e bagagli", è arrivata fino a Palazzo Cesaroni a manifestare.
    Per i continui stop di un'arteria ancora più nevralgica della Pian d'Assino (che per Gubbio e dintorni significa arrivare a Perugia in 20') nessuno da queste parti ha mai pensato di protestare.

    In mancanza di risposte esaudienti (e serie) per ora accontentiamoci di quelle semi-serie e semplicistiche riportate sopra tra virgolette: in caso di silenzio-assenso degli interessati, vorrà dire che avremo visto giusto...

    RispondiElimina
  2. Egregio Direttore

    E' ormai con mestizia che guardo alle vicissitudini della viabilità che interessa il comprensorio eugubino. E' un triste "lasciate ogni speranza, o voi ch' entrate" ogni volta che, partendo dall' hinterland perugino (divenuta da ormai sette anni mia residenza), rientro nelle sempre amatissime terre eugubine dove soggiornano i miei genitori. 55' mediamente (anziché i 20' da Lei citati che si potrebbero impiegare nel caso si realizzasse la nuobva arteria), per il "tratturo", come altrimenti chiamarlo, che passa per Pianello e Schifanoia, e dove la vista delle strutture incompiute del futuro tracciato accompagna, beffarda, tutto il tragitto.

    Certo é che la soluzione dal punto di vista tecnico-burocratico non si prospetta semplice, i contenziosi sono sempre delle brutte gatte da pelare e quello del lotto di Casacastalda sembra essere piuttosto intricato nel risolversi.

    C'è gente che, come me, per motivi 'logistici' connessi alla propria professione,ha dovuto financo sacrificare la permanenza nei propri luoghi d'origine.
    E di certo eventuali valutazioni di un proprio ritorno 'alla base' non possono purtroppo prescindere dalle considerazioni di cui sopra.

    E dire che un altro motivo di amara riflessione mi viene dal fatto che l' argomento "strade e costruzione di strade" ce l'ho sottomano, per motivi professionali, sopratutto pensando che dove sto attualmente lavorando (il cantiere della lunga Galleria di Base della Variante autostradale BO - FI, oltre 20 km di scavi per una autostrada a tre corsie) é opera di complessità tecnica immensamente superiore a quella della ns opera in questione.
    Tra l'altro in questi giorni ho visto pure arrivare la nuova TBM (macchina per lo scavo automatizzato in continuo) che completerà l' ultima galleria di 2 x 2,8 km del tracciato di complessivi 62 km fra Sasso Marconi e Barberino del Mugello: detta macchina é la piu' grande mai realizzata al mondo, espressamente per questi tunnels.

    Tutta questa opera vedrà il compimento entro il 2012, 9 anni dopo l' inizio dei lavori.

    Come dire, 'volere é potere', ed al confronto non posso che rattristarmi ogni volta che rifletto sul penoso arrancare delle OO.PP. civili infrastrutturali nella ns zona ....
    chissà se chi di dovere farà mai qualche considerazione in tal senso.
    un cordiale saluto

    Andrea Bellucci

    RispondiElimina