Usciamo da un fine settimana che non ha fatto registrare grandi novità per la viabilità del comprensorio. Non che fossero attese. Ma qualche pertugio o spiraglio si auspicava.
In primis dal convegno sulla "variante ferroviaria" di scena a Biagetto, organizzato strategicamente in comune di Gualdo, dal comitato promotore "Ultimo treno" - quello che per intenderci va promuovendo da alcuni anni l'idea di una tratta alternativa alla Orte-Falconara capace di toccare un bacino di 400 mila abitanti (Fossato-Branca-S.Egidio-Assisi-Foligno) con le stesse risorse che richiederebbe il cosiddetto "raddoppio" della tradizionale direttrice Ancona-Roma in terra umbra (Fossato-Gualdo-Nocera-Valtopina-Foligno).
In secondo luogo, brutte nuove sono arrivate ancora una volta dalla Perugia-Ancona i cui cantieri umbri restano fermi per la crisi finanziaria della ditta appaltatrice BTP e per una "bega giudiziaria", con relativo stop del Tar. L'unica novità è il gruppo di facebook ("Vorremmo la Perugia-Ancona entro la fine del secolo") che da settimane sta animando quanto meno un positivo confronto (ben più fertile di quello politico) sulla necessità di lanciare qualche mobilitazione (stile Pian d'Assino). Credo che i tempi e le necessità siano maturi.
Nulla di nuovo sotto il sole, dunque Ma non è un semplice modo di dire. Mi sono riletto, quasi per caso, l'editoriale di "Gubbio oggi" del marzo 2009, esattamente due anni fa. A parte l'inaugurazione del tratto di Flaminia tra Gualdo e Nocera (fatto alla vigilia delle elezioni Regionali), l'articolo sembra scritto in questi giorni: e non per le mie doti di preveggente (che non ho). Ma purtroppo perché da allora null'altro si è mosso... Nonostante qualche promessa (ci sono state le campagne elettorali delle Provinciali 2009, delle Regionali 2010 e sono già iniziate quelle delle Comunali 2011) e tante aspettative. Puntualmente deluse...
Rileggere per credere...
Da "Gubbio oggi" - marzo 2009 - Editoriale
Sarà che di vicende da prima pagina non ne sono uscite granché nelle ultime settimane.
Sarà che c’è stata comunque occasione di parlare d’altro. Fatto sta che molto – se non tutto – tace, stranamente, intorno ai temi della viabilità nel nostro comprensorio.
Siamo sempre in attesa (ormai messianica) di vedere in azione le celebri ruspe per il tratto Madonna del Ponte-Mocaiana: è tutto fatto, è tutto pronto, tutti sono sufficientemente tranquilli, ma per ora siamo ancora in stand by. Qualcuno dirà pure che siamo i soliti disfattisti, ma intanto noi (e con noi, anche tutti gli eugubini) continuiamo ad aspettare.
Il mese di aprile porterà una novità tutto sommato lieta: sarà inaugurato il tratto di superstrada della Flaminia che va da Cerqueto a Nocera. Non parliamo di Gubbio, è vero, ma ormai bisogna ragionare in ottica comprensoriale anche quando si assiste alle inaugurazioni altrui. In fondo andare verso Foligno sarà meno disagevole.
Il mese di aprile, poi, dovrebbe portare (ma continuiamo a usare il condizionale) anche l’apertura del segmento della Perugia-Ancona che da Branca porta ad Osteria del Gatto: da mesi, ufficialmente, mancano solo le segnaletiche orizzontali. L’avessimo saputo subito, di dover aspettare così tanto, ci saremmo andati direttamente noi con uno o due valenti imbianchini nostrani.
Per il resto nebbia fitta in Val Padana, verrebbe da dire. La Perugia-Ancona – che non riscuote tra le istituzioni locali lo stesso appeal della Pian d’Assino – continua a restare congelata sull’amletica galleria di Casacastalda: l’assessore regionale Mascio assicura che per il 2013 sarà tutto pronto, ma se i bookmakers quotassero questa scadenza, forse, visti i precedenti, parecchi si giocherebbero il “semaforo rosso”. Di Contessa invece non se ne parla proprio più, se non quando fa capolino una nevicata più o meno intensa, e immancabilmente su tg e giornali torna la notizia di qualche autotreno intraversato. E del traffico bloccato per qualche ora.
Sui binari corre ancora più silenzio che sulla strada: il progetto della “bretella” alternativa alla Orte-Falconara, quel tratto di ferrovia che da Fossato attraverserebbe Branca, S.Egidio e si ricongiungerebbe con Foligno, è destinato ad approdare in consiglio comunale con un’iniziativa degli esponenti del PDL ma tarda ancora a diventare un tema di dibattito cittadino. Anche il comitato territoriale n.1 se ne è fatto portavoce, ma sembra mancare unità di intenti (o se preferite, di manovra) con gli altri comitati comunali.
A Perugia la questione potrebbe diventare argomento di campagna elettorale (a giugno si vota per il successore di Locchi), se il metro di paragone è questo, da noi se ne parlerà intensamente solo tra due anni.
Per allora, speriamo che la Pian d’Assino non sia ancora sull’elenco delle “attese” e che di Perugia-Ancona se ne veda qualche pezzetto in più. Voi ci scommettereste?
GMA
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