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lunedì 29 ottobre 2012

Gubbio, da Prato una prima volta in molti sensi... e quante analogie con Como 2010...

Corsi e ricorsi si sprecano dopo la prima vittoria in trasferta del Gubbio targato Andrea Sottil.
Era solo questione di tempo, dicevamo nell’ultima copertina de “Il Rosso e il Blu”. Perché la sensazione che la squadra avesse numeri e caparbietà per sbloccarsi lontano dal “Barbetti” era tangibile.

E al “Lungobisenzio”, dove i rossoblù non avevano mai vinto, neanche in stagioni poi rivelatesi trionfali – tre anni fa fu un gol di Perez al 90’ ad evitare l’ennesima sconfitta contro i lanieri – l’acuto è firmato ancora una volta da protagonisti inattesi. O almeno, da quelli che non ti aspetti nel tabellino marcatori o che alla vigilia della stagione in poche pensavano sarebbero stati protagonisti.

Come Giacomo Venturi, un 20enne arrivato da Bologna per fare gavetta, tutt’altro che battezzato titolare ad agosto dopo che Farabbi aveva dovuto soffrire fin troppo in panchina nella serie cadetta. Ritrovatosi in campo forse più per l’anagrafe che non per un netto divario con il compagno di reparto, si è affermato gara dopo gara come baluardo di notevole spessore tecnico e affidabilità tra i pali. Impressione che è parsa lampante quando poi il pacchetto difensivo, cammin facendo, si è rafforzato con l’arrivo di Radi, giocatore di esperienza e personalità.


Tutte qualità che il Gubbio sta dimostrando di saper tirare fuori quando c’è da soffrire, una abnegazione già vista anche nelle vittoriose partite interne, ma a maggior ragione carburante necessario ieri a Prato, sotto una pioggia fastidiosa e contro un avversario che non ci stava a perdere in casa.
L’acuto di Radi dalla distanza è il benvenuto: primo perché il centrale ex Perugia ci aveva provato già più volte in questo inizio stagione, senza fortuna. Poi perché è il primo gol del Gubbio su calcio piazzato, fattore fondamentale per rompere l’empasse di gare equilibrate come ce ne saranno a bizzeffe quest’anno. E’ anche il primo gol di un difensore, e il primo gol in trasferta. Insomma una serie di liete novelle, cui si appaia nella ripresa la prodezza di Venturi che ipnotizza Napoli finito sul dischetto con un pizzico di generosità del direttore di gara.

Due protagonisti anche se tutti gli altri meriterebbero parimenti la copertina.
Rigore parato e vittoria sudata sono un copione che ricorda troppo da vicino quel Como-Gubbio dell’ottobre di due anni fa, era anche allora l’ottava giornata, quando i rossoblù di Torrente si sbloccarono contro i biancazzurri, anche allora, in riva al lago. A Prato non c’è il lago, ci sono milioni di cinesi, ma anche parecchi motivi per sperare che non si tratti di una serie di coincidenze.
Compreso il carattere tenace e mai domo del timoniere della squadra, Sottil, uno abituato a non arrendersi mai, uno che con un gruppo di giocatori che magari i soloni di Lega Pro non hanno battezzato degni dell’alta classifica, sta facendo un cammino notevole. E l’impressione, come per le vittorie in trasferta, è che possa continuare a dimostrarlo. Gara dopo gara, sorpresa dopo sorpresa…


Copertina di "Fuorigioco" del 29.10.12
musica di sottofondo: "Nord, sud, ovest, est" - 883 (1993)

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