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mercoledì 4 aprile 2012

Calcioscommesse: dopo le parole, i fatti. L'esempio del Novara... (e se il Gubbio lo riprendesse?)

Si parla molto di calcioscommesse in questo periodo. E l'escalation - dopo gli arresti di Doni, Gervasoni e del clan degli "zingari" - è tornata a impennarsi con le manette ad Andrea Masiello e con l'esplosione del caso Bari-Lecce della scorsa stagione.
Tante parole, dichiarazioni, confessioni. Molta attesa per capire le ripercussioni sul piano della Giustizia ordinaria e anche su quello della Giustizia Sportiva - con sentenze che potrebbero sconvolgere le classifiche di serie A e serie B.
Proprio oggi "Il Fatto Quotidiano" presenta un quadro emblematico di chi e quanto rischia, tra le società della massima serie. Un quadro siffatto non è stato ancora stilato per la B (ma l'impressione è che sia anche più nutrito).

http://www.calciomercato.com/prima-pagina/calcioscommesse-ecco-chi-e-cosa-richia-in-a-540181

Più che le ipotesi, in questo momento è bene concentrarsi su alcune certezze.
La prima è che lo tsunami giudiziario che ha travolto il calcio si deve al coraggio e all'onestà di un giocatore - ma prima di tutto, un uomo - che qui conosciamo bene. Simone Farina.
Quanto sia poco comune il gesto che ha compiuto - nonostante molti abbiano cercato di "ridimensionarlo" definendolo una "cosa normale" - lo si percepisce ancor di più in queste ore, sapendo che praticamente tutta la squadra del Bari era a conoscenza dei "giochetti" di Masiello. Ma nessuno si è presa la "briga" di denunciarlo...
L'altra certezza è di queste ore. Per la prima volta una società corre ai ripari. O meglio si organizza in via preventiva. Ed è ciò di cui si parla stasera a "Il Rosso e il Blu" con un collegamento telefonico con il protagonista di questa iniziativa.

L'avv. Cesare Di Cintio
Grazie al prezioso lavoro dell'avvocato Cesare Di Cintio - tra i massimi esperti di diritto sportivo, già arbitro nazionale e manager sportivo, oggi consulente del Novara calcio -  dal prossimo 16 aprile il Novara sarà la prima società al mondo ad introdurre un codice antifrode per tutelarsi nel caso di un nuovo scandalo scommesse.

Il club calcistico piemontese ha infatti deciso di stringere un accordo di consulenza con una società belga per monitorare le puntate sulle partite della propria squadra e, in caso di flussi anomali, denunciare il tutto alle autorità competenti. Dal 16 aprile la Federbet AISBL (Association Internationale Sans But Lucratif), federazione di diritto che si occupa del controllo del gioco d'azzardo legato agli eventi sportivi, si impegnerà a controllare tutte le scommesse effettuate sulle partite giocate dal Novara, con un occhio di riguardo sulle cosiddette giocate "Live", ovvero quelle in tempo reale.

Al primo indizio di anomalie, la società piemontese informerà la Lega Calcio e l'Ufficio Indagini della FIGC, oltre che i propri tesserati e i dirigenti della squadra avversaria coinvolta. In questo modo, denunciando i flussi sospetti e ottemperando così all'obbligo di denuncia prescritto dall'articolo 7 del Codice di Giustizia Sportiva, il Novara potrà tutelarsi in sede penale cercando di ridurre gli effetti della responsabilità oggettiva delle società di calcio, prevista dall'articolo 4 del codice di Giustizia Sportiva della FIGC per i comportamenti scorretti di propri dirigenti, tesserati, dipendenti o tifosi.
«Dopo un approfondito studio ci siamo domandati come poter evitare che la responsabilità oggettiva ricada sulla società dopo un comportamento di un tesserato che non si può controllare - spiega il legale del club, Cesare Di Cintio -. Esistono due livelli di responsabilità oggettiva, quello di una società che non decide di adottare alcun livello di prevenzione e quella che la riduce al minimo adottando un modello preventivo, dimostrando dunque un comportamento positivo e, pertanto, non potrà essere sanzionata dal massimo della pena prevista dalla giustizia sportiva».

La società piemontese, inoltre, ha deciso per la predisposizione di un codice normativo di condotta ad uso interno per sensibilizzare i propri tesserati. «La Società Novara Calcio - si legge sul sito internet del club -, dopo aver approvato il modello di gestione ideato dal Legislatore con il D.Lgs 231/01, è passato alla predisposizione di un corpus normativo denominato codice antifrode contenente le procedure operative e avente ad oggetto le norme del Codice di Giustizia Sportiva, affinché ogni dirigente, dipendente e tesserato della Società sia istruito e, successivamente, sensibilizzato sui rischi connessi alla violazione di norme disciplinari».

Il Novara, tramite l'accordo con Federbet e la predisposizione di un codice di condotta interno, cerca un modo per tutelarsi il più possibile dagli schizzi del fango del calcioscommesse che hanno "insozzato" quella che altrimenti sarebbe stata solo una bella favola.
Un ottimo esempio, un'intelligente strategia preventiva, che andrebbe presa a modello: magari, perchè no, proprio dall'As Gubbio, nelle fila della quale milita quel giocatore, al cui gesto si deve l'apertura di un fascicolo prima e il crollo di un enorme castello di frode, poi.
Sia per essere sempre in prima linea nel campionato della lealtà sportiva - molto più importante di quello fatto di punti e classifiche - sia per tutelare la fede, la passione, la spontaneità dei propri tifosi.

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