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lunedì 30 aprile 2012

Domani (a Empoli) è un altro giorno... e Il Gubbio non può permettersi di celebrare il 1 maggio...

Chapeau. Di fronte al Pescara di Zdenek Zeman, di fronte a questo Pescara, ad una squadra capace di coprire gli spazi come il blob cinematografico, a far girare palla come un flipper anni settanta, ad entrare nei sedici metri avversari come gli indiani nei film western in bianco e nero, c’è solo da alzarsi in piedi ed applaudire.
Il Gubbio ha resistito quasi 80’ dopo di che fort Apache è crollato, dopo il quarto palo di giornata e il tap in rabbioso ed inevitabile di capitan Sansovini, meno osannato dei baby terribili, Immobile e Insigne, ma più efficace davanti alla porta.

Marco Farabbi, all'esordio in B, per lui
prova maiuscola (foto Settonce)
Nell’occasione i rossoblù, oltre ad ammirare un avversario che per qualità e superiorità tecnico-tattica è parso di almeno due categorie superiori, hanno potuto scoprire – o meglio, riscoprire – le doti di un portiere che già la scorsa stagione si era rivelato prezioso nelle cinque giornate di assenza forzata di Lamanna. Chiamato in causa al volo, alla sua prima presenza in serie B, Marco Farabbi si è dimostrato non solo valido tra i pali e sicuro nelle uscite, con interventi a tratti prodigiosi, ma ha mostrato una personalità e una affidabilità che a posteriori, da un lato, sono la nota lieta della giornata, e dall’altro rischiano paradossalmente di lasciare spazio a più di un rimpianto. Senza nulla togliere al quasi coetaneo Donnarumma, ovviamente.

Ma il tempo di rimuginare sulla sconfitta "salomonica" con gli abruzzesi è durato lo spazio di una sigaretta post gara del sempre sorprendente tecnico boemo, uscito dal campo un quarto d’ora dopo tutti gli altri.
Apolloni negli spogliatoi ha spronato la squadra, evidenziando quello che è piaciuto – lo spirito, la voglia di “resistere” nonostante lo strapotere dei pescaresi – senza dimenticare quello che non è andato – troppi rilanci alla viva il parroco, centrocampo che non è riuscito a sostenere una fase di ripartenza degna di questo nome e non ha fatto rifiatare la difesa nei momenti di apnea quando il Pescara spingeva a mille e il Gubbio somigliava ad un pugile alle corde.
Domani è un altro giorno, recitava Rossella O’Hara in via col vento: senza riguardarsi il film, è la parola d’ordine della squadra rossoblù, già proiettata al “Castellani” di Empoli dove l’attende una delle cinque partite verità che mancano al traguardo.
Il tecnico romano recupera Lunardini per il centrocampo, farà stringere i denti a chi ha sofferto caldo e ripartenze pescaresi, finendo in preda ai crampi, come Almici o Nwankwo, e punta a ripetere sul piano tattico, la prova di Modena. Quanto al carattere, paradossalmente ci è piaciuto anche il Gubbio di sabato: che ha tenuto alta la bandiera fino a che ha potuto con uno spirito che in altre gare e con ben altri avversari, avrebbe sicuramente regalato qualche punto in più alla classifica.


La slide tratta da "Fuorigioco" dedicata
alla conferma di Apolloni per la prossima stagione
 La cattiva notizia della vigilia è che la Lega di B non ripescherà così facilmente chi dovesse beneficiare dello tsunami scommesse: il prossimo campionato sarà a 20 squadre. Motivo in più per crederci fino in fondo, e per cercare di salvarsi sul campo.
La buona notizia è la conferma di Apolloni per la prossima stagione: la società ha fatto tesoro degli errori di un anno fa. E comunque vada, sa già da dove e con chi ripartire. Intanto però c’è Empoli: e il Gubbio non può permettersi davvero di celebrare il 1 maggio…




Copertina di "Fuorigioco" - lunedì 30.4.12
musica di sottofondo: "Say you'll be there" - Spice Girls (1996)

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