L'abbraccio tra Apolloni e Graffiedi (Settonce Photo agency) |
Ha il senso di un risveglio, la vittoria a Sassuolo.
La prima perla esterna griffata Gubbio in un campionato apertosi esattamente 8 mesi fa con la scoppola di Grosseto - e in quella giornata già tanti sognavano il primo sigillo in trasferta, a 7 giorni dal fantastico 4-3 di Bergamo in Coppa. Invece è toccato aspettare quasi una gestazione, tre cambi tecnici, per stare solo ai primi allenatori, una valanga di rimorsi e bocconi amari, per esultare.
Alla fine contro l’avversario più temibile è sbucato un 2-0 classico come la tradizione del calcio inglese insegna, ma figlio di una condotta di gara e un’interpretazione tattica e caratteriale che sono forse ancora più confortanti dei tre punti stessi.
Come Caracciolo con Merino, il Gubbio ha di nuovo affiancato la Nocerina |
Perché se in classifica il Gubbio riacciuffa in un colpo solo la Nocerina e rosicchia 3 punti all’Empoli e 2 al Vicenza, la prestazione perentoria, sicura e paradossalmente tranquilla, messa in campo dalla squadra di Apolloni, è il messaggio più incoraggiante in vista del rush finale: 6 partite che definire 6 finali a questo punto è quasi pleonastico.
Il tecnico romano, ed emiliano di adozione, l’aveva detto alla vigilia: andiamo per vincere, ma alzi la mano, tra tifosi e addetti ai lavori, chi l’aveva preso sul serio. Sulle gradinate della curva modenese erano una trentina i fedelissimi, pervicaci e irriducibili. Saranno molti ma molti di più sabato prossimo per l’attesissima sfida alla banda di Zeman.
17 settembre 2011: Lunardini esulta dopo il gol a Modena |
Per gli amanti della cabala, anche l’ultimo weekend di aprile comincia ad essere caro alle sorti dei rossoblù: due anni fa la stoccata di Gomez a Portomaggiore – anche lì con un manipolo sparuto di tifosi al seguito – aprì la serie di 7 vittorie consecutive, play off inclusi, che culminò nel trionfo dei 3.000 a San Marino.
Daud trafigge il Lumezzane: è il 24 aprile 2011 |
Quale valore possa avere oggi il 2-0 sul Sassuolo ce lo diranno in realtà solo le prossime due settimane (tre gare, con Pescara, Empoli e Juve Stabia, obiettivo 7 punti). L’impressione, netta, è che il mister abbia le idee chiare, tattiche e di approccio agonistico, che la squadra lo segua a menadito e che i presupposti per cercare l’impresa ci siano.
Qualcuno dice che è troppo tardi, ma intanto sul binario il Gubbio ci si è rimesso. Ora c’è da pensare al Pescara (trascinato dalla coppia Immobile-Insigne), pessimo cliente reduce dal 6-0 trionfale di Padova. Paradossalmente potrebbe essere il miglior avversario per esaltare le caratteristiche della squadra eugubina. E per non rischiare un calo di stimoli che a questo punto sarebbe letale.
Comunque vada a finire, questo 2-0 resterà negli archivi. Ma la speranza è che ci resti come il primo passo di una straordinaria escalation finale. Sperare, in fondo, non costa nulla. E crederci, a questo punto, vale più di un nuovo acquisto...
Copertina di "Fuorigioco" - lunedì 23.4.12
musica di sottofondo: "Dreams" - Gabrielle (1994)
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