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lunedì 23 aprile 2012

L'ultima di aprile vuol dire "impresa": e ora crederci vale più di qualsiasi cosa...

L'abbraccio tra Apolloni e Graffiedi
(Settonce Photo agency)
Il sogno, quando meno te lo aspetti, può tornare ad affiorare. Riaprirsi, proprio come il bocciolo di una rosa, in una primavera ancora acerba: se non arriva un temporale o una grandinata, imprevista e improvvida, va a finire che il fiore può sbocciare davvero. Insperato ma forse per questo ancora più profumato.


Ha il senso di un risveglio, la vittoria a Sassuolo.
La prima perla esterna griffata Gubbio in un campionato apertosi esattamente 8 mesi fa con la scoppola di Grosseto - e in quella giornata già tanti sognavano il primo sigillo in trasferta, a 7 giorni dal fantastico 4-3 di Bergamo in Coppa. Invece è toccato aspettare quasi una gestazione, tre cambi tecnici, per stare solo ai primi allenatori, una valanga di rimorsi e bocconi amari, per esultare.

Alla fine contro l’avversario più temibile è sbucato un 2-0 classico come la tradizione del calcio inglese insegna, ma figlio di una condotta di gara e un’interpretazione tattica e caratteriale che sono forse ancora più confortanti dei tre punti stessi.
Come Caracciolo con Merino,
il Gubbio ha di nuovo affiancato la Nocerina


Perché se in classifica il Gubbio riacciuffa in un colpo solo la Nocerina e rosicchia 3 punti all’Empoli e 2 al Vicenza, la prestazione perentoria, sicura e paradossalmente tranquilla, messa in campo dalla squadra di Apolloni, è il messaggio più incoraggiante in vista del rush finale: 6 partite che definire 6 finali a questo punto è quasi pleonastico.

Il tecnico romano, ed emiliano di adozione, l’aveva detto alla vigilia: andiamo per vincere, ma alzi la mano, tra tifosi e addetti ai lavori, chi l’aveva preso sul serio. Sulle gradinate della curva modenese erano una trentina i fedelissimi, pervicaci e irriducibili. Saranno molti ma molti di più sabato prossimo per l’attesissima sfida alla banda di Zeman.

17 settembre 2011: Lunardini esulta dopo il gol a Modena
Ma torniamo al “Braglia”, ad uno stadio che è un piccolo portafortuna del Gubbio: qui a settembre la squadra allora affidata a Pecchia conquistò il primo punto del campionato, con l’eurogol di Lunardini – anche sabato tra i migliori, in campo - qui due stagioni climatiche dopo ha festeggiato la prima vittoria esterna. Peccato che al “Braglia” non si giocherà più, almeno per questo campionato.

Per gli amanti della cabala, anche l’ultimo weekend di aprile comincia ad essere caro alle sorti dei rossoblù: due anni fa la stoccata di Gomez a Portomaggiore – anche lì con un manipolo sparuto di tifosi al seguito – aprì la serie di 7 vittorie consecutive, play off inclusi, che culminò nel trionfo dei 3.000 a San Marino.
Daud trafigge il Lumezzane: è il 24 aprile 2011
L’anno scorso l’ultima domenica di aprile regalò la B virtuale, con il destro di Daud, ispirato dallo slalom di Gomez, nella soffertissima vittoria sul Lumezzane, che consentì di tenere a -7 il Sorrento.

Quale valore possa avere oggi il 2-0 sul Sassuolo ce lo diranno in realtà solo le prossime due settimane (tre gare, con Pescara, Empoli e Juve Stabia, obiettivo 7 punti). L’impressione, netta, è che il mister abbia le idee chiare, tattiche e di approccio agonistico, che la squadra lo segua a menadito e che i presupposti per cercare l’impresa ci siano.

Qualcuno dice che è troppo tardi, ma intanto sul binario il Gubbio ci si è rimesso. Ora c’è da pensare al Pescara (trascinato dalla coppia Immobile-Insigne), pessimo cliente reduce dal 6-0 trionfale di Padova. Paradossalmente potrebbe essere il miglior avversario per esaltare le caratteristiche della squadra eugubina. E per non rischiare un calo di stimoli che a questo punto sarebbe letale.
Comunque vada a finire, questo 2-0 resterà negli archivi. Ma la speranza è che ci resti come il primo passo di una straordinaria escalation finale. Sperare, in fondo, non costa nulla. E crederci, a questo punto, vale più di un nuovo acquisto...

 
Copertina di "Fuorigioco" - lunedì 23.4.12
musica di sottofondo: "Dreams" - Gabrielle (1994)

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