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venerdì 27 aprile 2012

Gubbio: col Pescara alla ricerca dell'"effetto Chelsea"...

L’hanno già ribattezzato “effetto Chelsea”. La vittoria che non ti aspetti, l’improvvisa riscoperta della voglia di stupire, di dimostrare che non solo la corsa alla salvezza non è finita, ma che ci sono energie e qualità per potersela giocare fino in fondo. Anche contro il peggiore dei pronostici.

Il Gubbio arriva con questo stato d’animo alla sfida con il Pescara.
Diciamocela tutta, a inizio anno in parecchi aspettavano questo 28 aprile per vedere all’opera, dal vivo, la macchina da gol di mastro Zeman. Una squadra capace di trasformare in oro anche il rilancio più maldestro del portiere, con un tridente d’attacco che non più tardi di 3 giorni fa ha regalato 3 gol su 4 alla Nazionale under 21 di Ferrara, in Scozia, con la doppietta di Insigne e il gol di Immobile. Senza contare la sestina piazzata la scorsa settimana all’Euganeo di Padova, nell’incredulità generale.

Ma il Gubbio visto a Sassuolo ha mostrato una dote che di rado si è apprezzata in questa stagione da montagne russe: la calma olimpica di chi ha un’idea tattica ben precisa – non solo in testa, ma anche nelle gambe – la risolutezza mista a determinazione di chi sa cosa fare col pallone tra i piedi. Niente di sofisticato, per carità, ma concreto come può esserlo una semplice figura geometrica.
La domanda legittima è: dov’era nascosto finora questo Gubbio? Sono quegli interrogativi che il calcio pone, ciclicamente e ad ogni latitudine tecnica, e che difficilmente trovano risposta. Perché l’unico verdetto resta quello del campo e perché forse il bello del calcio sta proprio in questo.
Traslando il ragionamento in campo europeo, due mesi fa Di Matteo era un ex giocatore di Lazio e Nazionale azzurra, relegato a secondo di Villas Boas, oggi è l’allenatore della finalista di Champions con Mourinho e Guardiola a fare da spettatori.

Il Gubbio cosa c’entra? C’entra perché per fare il Chelsea della situazione, bisogna innanzitutto crederci e sorprendere se stessi, andando anche oltre l’ostacolo che sembra insormontabile. Il Sassuolo in trasferta come può esserlo il Pescara in casa.
Sapendo dei rischi che una squadra champagne come quella abruzzese comporta, quando passa la metà campo, ma anche le enormi opportunità che può offrire nella propria di metà campo.

I rossoblù ci proveranno, questo è certo. Anche perché la corsa alla salvezza – con il vagone dei play out distante 3 punti – ha ricevuto una di quelle spinte da Modena, che non si possono lasciare all’inerzia del campionato: vanno colte al volo, come una borraccia a metà dell’ultima salita, come un assist a pochi minuti dalla fine.
L’impresa era disperata, ora resta difficile. Ma il Gubbio sa che può e deve tentare, con la spinta di un pubblico che ancora una volta potrebbe essere l’elemento in più in questi 10 giorni decisivi ( prima il Pescara, Empoli il 1 maggio e Juve Stabia il lunedì 7) che faranno da semaforo alle ultime chance di permanenza in serie B.

Già domani sapremo se l’effetto Chelsea – se il miracolo Di Matteo – è applicabile anche in Italia, anche in una lontana periferia umbra…

 
Copertina de "Il Rosso e il Blu" - 27.4.12
musica di sottofondo: "Love & Pride" - King (1984)

6)

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