Donnarumma in tuffo, ma non basta: la palla di Belingheri è già in rete (foto Settonce) |
E quando diciamo Gubbio, diciamo proprio tutti, nessuno escluso.
La società – che ieri ha liquidato Alessandrini, novello re di marzo, il cui interregno è durato lo spazio di due gare e mezzo condite da 11 gol incassati e un solo punto: in bocca al lupo, fin d’ora, a Gigi Apolloni, certamente più abituato alla serie B, un po’ meno ad essere il quarto allenatore (sesto, se si considerano anche i secondi) di questa stagione eugubina da montagne russe.
Cottafava su Paulinho (foto Settonce) |
Lo staff tecnico che nelle sue evoluzioni– diventante irrefrenabili nelle ultime settimane – di primattori e comparse non ha dato un’idea chiara né di gioco né di assetto alla squadra, con girandole di schemi prima e di sostituzioni poi tra una gara e l’altra nelle quali alcuni giocatori passavano indistintamente dalla tribuna alla maglia da titolare, e viceversa.
Mastronunzio nella gabbia livornese: ancora si aspettano i suoi gol (foto Settonce) |
E ci mettiamo anche quei tifosi – non tutti per fortuna, ma diversi – che hanno visto bene sabato (e non è la prima volta) di macchiare la giornata, già nefasta sportivamente parlando, con una contestazione che è subito scorsa su binari inaccettabili, fin dal dopo-gara fuori dallo stadio, per diventare addirittura una specie di assedio domestico nel quartiere di San Pietro.
Se in campo il Gubbio non è e non può essere quello visto nelle ultime gare, specie negli ultimi minuti, fuori dal campo Gubbio non è questa, non può essere la comunità nella quale ci si prende tranquillamente la licenza di lanciare sassi allo stadio o di presidiare la casa di un giocatore – qualunque sia il suo rendimento.
L'ira dei tifosi, per iscritto. Dopo la gara, si passerà all'orale e non solo... (foto Settonce) |
Così a perdere non è una squadra, siamo tutti.
Invece – sembrerà banale, ma lo diciamo senza problemi – le ultime chance vanno lottate fino alla fine, fino a quando la matematica non emetta il verdetto, e forse anche dopo: perché anche stanotte c’è chi è finito in manette per questioni che col calcio non dovrebbero avere nulla a che fare, e che invece hanno finito per inquinare il mondo del pallone.
Motivo in più per crederci, in classifica. E per sentirsi orgogliosamente diversi da quei personaggi che hanno fatto del calcio uno dei tanti sporchi affarucci dell’era moderna.
Qua, si è detto spesso, specie dopo il caso-Farina, si respira ancora un’aria diversa. Un’aria semplice, un’aria buona. Non può essere una sconfitta, e nemmeno una malaugurata retrocessione, a farci pensare che anche su questo ci siamo sbagliati…
Copertina di "Fuorigioco" - 2.4.12
musica di sottofondo: "Un senso" - Vasco Rossi (2007)
Da facebook (prima e dopo la trasmissione) -
RispondiEliminaPeppe la Manna -
"UN SENSO A QUESTA STORIA" L'TROVAMO VENERDÌ QUANDO AL RITORNO DEL PULMAN DELL'AS.GUBBIO DA CITTADELLA ALL'ALTEZZA DELLA ROTATORIA DELLA CONTESSA VERRÀ PRECEDUTO E SCORTATO DALLE "BATTISTRANGOLE" FINO ALLO STADIO BARBETTI..!!
Vik Stripes Fioriti -
nn sara' facile...
Paola Martinelli -
Sono scappata Direttore , mi perdonerai ma ho trovato tutto un pò stucchevole....spero che quello che non ho ascoltato sia stato più sincero e meno scontato.
Arianna Angeli -
Ti sei persa l'autoelogio finale del vicepresidente....