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venerdì 21 settembre 2012

Caso mense scolastiche: l'idea di un blog... ma per confrontarsi su proposte costruttive

L'indirizzo è il seguente: http://gubbioscuola.blogspot.it/
E' il blog che l'amico e collega Daniele Morini ha creato, al volo, in merito alla vicenda delle polemiche sui costi (aumentati) delle mense e dei trasporti scolastici a Gubbio. Una questione incandescente finita "fisicamente" in Consiglio comunale - nel senso che numerosi genitori preoccupati si sono recati in occasione dell'ultima seduta, a Palazzo Pretorio - e proseguita in sede di commissione.
Approfitto per dare un mio personalissimo parere in materia, ma voglio precisare subito che lo faccio da genitore. E dunque, nel ruolo di direttore di testata a Trg, cercherò di mantenere una sufficiente imparzialità, avendo già dato spazio sia all'amministrazione comunale, con un'intervista al Sindaco, sia al comitato di genitori, con un'intervista al portavoce, l'amico e collega Daniele Morini (in questo caso doppio collega, di penna e di pater familias).

Il problema dei costi della Pubblica amministrazione ormai è imperante. Ce lo ritroviamo quotidianamente in tutto quel che ci succede, quel che ci gira attorno. Comuni, Province, Regioni non hanno un euro.
Non ce l'hanno soprattutto quando si tratta di erogare servizi. Purtroppo i casi, eclatanti, di Lazio, Sicilia e Lombardia (ma anche dalle nostre parti, non si scherza) ci dicono che nei ritagli di bilancio delle Pubbliche amministrazioni, per altre destinazioni, spesso i denari escono fuori come le monete dell'albero di Pinocchio. Solo che i burattini finiamo per essere noi. Ma non voglio cadere nella tentazione qualunquistica di dire che "è tutto un magna magna...".

Non penso - e non voglio credere - che anche la vicenda dell'aumento delle spese scolastiche a Gubbio rientri in questo meccanismo. Sta di fatto che una famiglia media, per dire due stipendi da dipendenti, niente di eclatante, si ritrova inserita in una fascia di costo medio-alta, che comporta il raddoppio netto delle tariffe dello scorso anno. Delle due l'una: o si pagava troppo poco (ma per quale standard qualitativo?) o si paga troppo d'ora in poi (e la domanda è: per lo stesso standard di offerta?).

Capisco perfettamente le esigenze di bilancio di un Comune come il nostro, ma la scuola e i servizi connessi sono tra le aree più "sensibili", non solo per quanto concerne la delicatezza del servizio e l'importanza dello stesso, ma anche - se vogliamo buttarla in politica - della qualità del "consenso" verso un'amministrazione.
Anche per questo ritengo che sarebbe auspicabile da parte del governo cittadino dimostrare buon senso rivedendo alcuni parametri che oggettivamente sembrano esorbitanti. Non chiamiamolo passo indietro: ma passo avanti lungimirante.

Non servono i bracci di ferro. Men che meno le strumentalizzazioni politiche o di chi magari vuol cogliere la palla al balzo per innescare qualche battibecco o incassare qualche applauso estemporaneo.
E anche il blog ideato da Daniele dovrebbe essere uno strumento utile a dare un contributo di idee per trovare una soluzione ai problemi: sapendo che da un lato vanno cercate e trovate risorse, ma dall'altro è giusto garantire servizi e costi parametrati agli stessi. Senza prendersi in giro.
Idee costruttive, non lo "sfogatoio" utile solo per scaricare un po' d'adrenalina repressa senza alcuna possibilità di uscire dal labirinto attuale.
Non lo richiede la situazione, alquanto complicata. Non lo meritano i nostri figli.

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