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giovedì 20 settembre 2012

Dalla "sonata" del 20 settembre... ad un'idea per il 4 ottobre

Forse non tutti  sanno che Gubbio e' l'ultima citta' che ancora oggi fa suonare la campana civica per ricordare la ''breccia'' di Porta Pia del 20 settembre 1870, con la presa di Roma e la fine del potere temporale del papato per completare l'unita' d'Italia.
E cosi' anche quest'anno il ''Campanone'' non ha mancato oggi all'appuntamento per celebrare l'evento. I rintocchi della suonata ''a distesa'' si sono diffusi in mattinata ed a mezzogiorno.
E' dal 1870 che il ''Campanone'' di Gubbio celebra la ricorrenza. Gli storici riferiscono che aveva suonato a distesa nel settembre del 1870 gia' qualche giorno prima dell'ingresso delle truppe piemontesi (ops... italiane) attraverso Porta Pia, quando si era saputo in citta' della caduta di Civitavecchia e della sorte ormai prossima di Roma, anche per rendere omaggio ai 15 eugubini che partecipavano alla spedizione.
Da allora la ricorrenza non e' mai mancata nel calendario delle 27 suonate ''ufficiali'' annuali del ''Campanone'' di Gubbio, anche nei momenti piu' difficili delle due guerre mondiali.
Singolare la coincidenza di eventi 5 anni fa, quando proprio nei giorni dell'ultima decade di settembre, Gubbio ospitava la mostra fotografica "Totus tuus", evento dedicato alla figura di Giovanni Paolo II.
E quel 20 settembre, mentre la città onorava la figura di uno dei Pontefici più importanti della storia, il Campanone omaggiava ugualmente, come sempre, la memorabile battaglia che chiudeva "a doppia mandata" la parentesi storica del potere temporale della Chiesa.
Cosa che accadono a Gubbio. Cose che, nella città della sana follia, possono starci tranquillamente...

Un ultimo spunto, a proposito di Campanone. La campana laica e religiosa della città di Gubbio solennizza le ricorrenze e gli eventi legati alla storia di questa comunità. E allora alla vigilia dell'inizio di ottobre, da questo piccolo spazio riflessivo, mi permetto di lanciare un sasso nello stagno, una proposta, neanche troppo provocatoria, in questi giorni in cui viene ancora una volta richiamata la figura di Francesco d'Assisi, Patrono d'Italia (per tutti tranne che per Corrado Augias) e la parabola dell'ammansimento del lupo, talmente simbolica dell'intera esperienza del Poverello, da essere invocata perfino da Vinicio Capossela.

Perchè non aggiungere al calendario degli appuntamenti canonici, una 28ma sonata il 4 ottobre?
Nel giorno di San Francesco non sarebbe insensato pensare che Gubbio renda omaggio con uno dei suoi "protagonisti sonori" alla figura eterna di un personaggio che proprio in questa terra - riduttivo definirla "seconda patria" - ha conosciuto la vocazione, ha indossato il saio per la prima volta, ha incontrato i lebbrosi (nel lebbrosario che sorgeva alla Vittorina dove oggi non a caso c'è ancora via San Lazzaro) e soprattutto ha ammansito il lupo.
E il 2013 è anche l'anno dell'Ottavo Centenario dell'affidamento della chiesa della Vittorina all'ordine Francescano (vedi link alla notizia di trgmedia.it) , una data e una ricorrenza non insignificante se si pensa che l'Ordine minore degli stessi si appresta a salutare la Basilica di S.Ubaldo.
http://www.trgmedia.it/n.aspx?id=48841

Una sonata del Campanone per il 4 ottobre, festa di San Francesco. Non sarebbe un'invenzione, nè un'innovazione: ma una "riappropriazione" della comunità Eugubina di qualcosa di profondo che gli è proprio.
Che gli appartiene. San Francesco.

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