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giovedì 6 ottobre 2011

Lotta alle dipendenze da gioco: una mano la dà pure Federconsumatori...

L'allarme è di quelli da non sottovalutare. E sembra quasi paradossale a due settimane dalla vincita del secolo, che ha fatto di Gubbio la capitale del Supernalotto - con i 65 milioni di euro che saranno distribuiti (con potenziale ricaduta anche sul territorio) a circa una ottantina di persone.

Eppure dietro le vincite milionarie, quelle che fanno notizia, si nascondono milioni di storie occulte che notizie non sono. Perchè restano ai margini, finchè purtroppo, talvolta, sfociano nel peggio.
E così mi ha colpito l'allarme lanciato da una associazione di categoria, la Federconsumatori di Perugia che ha raccolto il "grido disperato delle donne perugine" - così testualmente lo ha definito in un comunicato stampa - accumunate dalla triste situazione di mogli o fidanzate i cui uomini sono caduti nella rete del gioco d’azzardo attraverso le slot machine, soprattutto quelle nuove chiamate VIDEOLOTTERY (conosciute anche come VLT9).

Quante volte, entrando in un bar o in una tabaccheria, ci si imbatte in persone completamente assorte (direi, assenti) nel digitare i tasti della speranza (e troppo spesso, dell'illusione) di un videopoker?
Ora, nulla di illecito, per carità.
Anzi, ricordo che a Las Vegas, nel MGM hotel - che ebbi l'occasione di visitare 3 anni e mezzo fa, "assaggiando" timidamente la febbre da gioco che da quelle parti è argomento di culto - mi ritrovai qualche slot machine persino nei WC (immaginando che chi l'aveva progettato accanto al Vespasiano, pensasse che esistesse nel genere umano anche qualcuno che volesse provare l'ebbrezza del gioco durante la più fisiologica delle operazioni...).
Lì per lì rimani a bocca aperta - come quasi per tutto ciò che ti circonda a Las Vegas. Poi però ti accorgi che è solo plastica che ricopre un sogno. La realtà di tutti i giorni è un'altra...

E così anche per il gioco. Quello che dovrebbe essere un "passatempo" - e comunque mai a costo zero - si trasforma spesso in una sottile e quasi invisibile "schiavitù", in una forma di dipendenza subdola e incontrollabile.
Difficile da domare perchè quando ci si accorge di esservi invischiati, può essere troppo tardi.
E così Federconsumatori lancia un appello: si dichiara pronta ad incontrare le donne (molte già si sono rivolte all'associazione) con tutta la riservatezza e discrezione del caso, ed intraprendere tutte le iniziative necessarie per verificare la regolarità di locali in apparenza innocui ma che se visitati attentamente si “rivelano luoghi per spennare e rovinare i malcapitati”.


Da uno studio effettuato da Federconsumatori di Prato e ASL si ricava che il gioco d’azzardo è cresciuto dal 2009 al 2010 del 22% e che nei primi tre mesi del 2011 sono stati giocati 3,2 miliardi di euro.
L'ambigua ipocrisia è che lo Stato alimenta questo circolo vizioso - traendone ovviamente benefici e introiti - salvo poi lanciare campagne di sensibilizzazione fini a se stesse, un po' come avviene per il tabacco: si scrive "Nuove gravemente alla salute" e la coscienza è pulita. Poi i cocci però li raccoglie chi deve fare i conti con malattie e salute precaria.

Le statistiche dello studio di Federconsumatori Parma ci dice che la maggiore dedizione al gioco proviene dagli uomini,.mentre la maggior parte degli intervistati ha ammesso di giocare più di un euro, il 15% ha risposto di giocare tra i 10 e i 100 euro a volta. Inoltre come denunciato dalle donne del comitato anonimo femminile perugino, si scopre che nei locali della città esistono anche concorsi a premi, con in palio addirittura delle automobili, cui si può accedere soltanto se ti giochi tutta insieme (e te la devi giocare tutta) la modica cifra di 200 euro...

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