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martedì 18 ottobre 2011

Un pomeriggio speciale con dei giovanotti fantastici... alla Casa di Riposo Mosca. E un grazie... indimenticabile

E’ stata una giornata davvero speciale per gli ospiti della "Casa di Riposo Mosca" a Gubbio, quella di venerdì scorso. Un pomeriggio dedicato alla "Festa dei nonni": una figura sempre più preziosa nella famiglia di oggi, come riferimento sociale, carismatico e perché no, visti i tempi, anche come solida base economica.

E così gli ospiti della Casa di Riposo hanno voluto salutare nello splendido Salone delle Feste, in un clima di grande allegria e partecipazione, una giornata carica di significati e di entusiasmo, animata dalla musica di Marcello e Roberto, dalla spontaneità contagiosa dei tanti nonnini che non hanno perso occasione per partecipare alle danze – per la festa dei Compleanni - e collaborare alla consegna dei riconoscimenti.
Ad essere festeggiati, in particolare, con la festa dei compleanni, Filomena, 72 anni Emilia 84, Ada 94, Assunta 81, Adriana 79 ed Italo 89 anni. Non è mancata una breve esibizione degli Sbandieratori di Gubbio, ovviamente in numero ridotto ma non meno applaudito rispetto alle esibizioni in piazza. A portare il saluto istituzionale la nuova direttrice sanitaria della struttura, Roberta Ferretti.

Poi, sotto la guida di Paola Urbani, gli omaggi a tutto il personale della Casa di Riposo Mosca – dalle cuoche alle fisioterapiste, al personale tecnico – e a soggetti e istituzioni che hanno contribuito a dare lustro e attenzione alla Casa di Riposo. Tra questi, per una volta, anche la stampa locale (spesso dal Palazzo, ma fortunatamente non dai nostri migliori telespettatori) con la nostra emittente Trg, che ha ricevuto una targa particolarmente significativa, che riporta una frase semplice ma straordinariamente autentica: "Grazie, con affetto e riconoscenza, i nonni della Casa di Riposo Mosca".
Un gesto semplice ma importante e di grande valore per tutta la nostra redazione. Che ho avuto l'onore di rappresentare, ricevendo questa targa, ma soprattutto l'affetto e la stima sincere di tante persone: dalla signora ultracentenaria che mi ha consegnato la targa - che ho voluto abbracciare, quasi commosso - alla signora che, con dizione degna di una presentatrice Rai, ha letto una breve poesia dedicata a tutti coloro che sono vicini, in qualsiasi forma, agli ospiti della Casa Riposo.
"Siete la nostra compagnia ogni sera" mi ha confidato un'altra signora, mentre uscivo dalla sala: era seduta, mi ha stretto la mano. Il suo era un grazie che non aveva bisogno di altro: gli occhi lucidi (i miei, sicuro, più incerti dei suoi) sintetizzavano quello che mi correva dentro in quell'istante. Nessun premio potrà darti tanto, come quello sguardo. Come il calore di quelle mani...

Ricevere un premio fa sempre piacere. Non solo per il palcoscenico, le luci, le foto, i ricordi. E' quello spicchio di senso gratificante che ti soddisfa, ti appaga. In fondo - senza falsa immodestia - qualche premio TRG lo ha conquistato in questi anni (ad esempio 4 primi posti al Concorso regionale "Comunicare l'Umbria"): ma la schiettezza e la purezza di quello sguardo, le parole di quella nonnina, l'allegria di questo pomeriggio, la spontanea felicità di chi, con poco - con un sorriso, un abbraccio - riesce ad alleviare pene, dolori e solitudine, mi hanno restituito qualcosa di molto più grande. E di profondo.

Essere lì, con loro, e con i ragazzi più giovani che curano l'assistenza e l'animazione di queste iniziative, mi ha regalato una sensazione rigenerante: lo spirito di questi giovanotti è qualcosa di contagioso.
Ti lascia dentro una speranza. E soprattutto il desiderio, prima o poi, di tornare a sorridere con loro...

2 commenti:

  1. grazie Giacomo.....come sempre tocca l'anima!!! Magda

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  2. Gli occhi lucidi di chi sente vibrare l'emozione nel leggere queste righe... grazie!! Matteo

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