Il mio puzzle, i miei pezzi.Di ieri e l'altro ieri.

venerdì 14 ottobre 2011

Nella città di Pitagora, ma senza cercare teoremi...

Dopo la prima vittoria in casa, magari la prima anche in trasferta. Dopo la Nocerina, il Crotone.
Se nel calcio bastassero i teoremi – fondati il più delle volte sulla carta più che sugli assunti – non ci sarebbe bisogno neanche di scendere in campo.

E invece, proprio nella città adottiva dell’inventore del teorema per eccellenza, Pitagora, il Gubbio va a caccia di conferme. E anche un po’ più di se stesso. Dopo 5 risultati utili consecutivi, dopo aver lasciato alle spalle da oltre un mese l’ultima sconfitta di un filotto d’apertura semplicemente da brividi, per la prima volta la squadra di Pecchia se la vede con un’avversaria messa peggio.

Almeno dai numeri in classifica, che fanno del Crotone una seria candidata a rimanere tra le dirette concorrenti alla corsa alla salvezza: 1 sola vittoria, come il Gubbio, 4 pareggi, proprio come i rossoblù, e in più un punticino di penalizzazione che è quanto basta per tenere i calabresi uno scalino più sotto.

Pensare però che i 90’ allo “Scida” saranno meno insidiosi di altre gare sarebbe, più che un teorema, una fallimentare illusione. Lo sa il tecnico di Formia, per la prima volta fuori dalla graticola dopo settimane di rosolatura a fuoco lento con tanto di rosmarino. Lo sa la società che ha ripristinato il salutare silenzio (assenso o dissenso, poco importa in questa fase) di cui la squadra ha tremendamente bisogno per incanalarsi definitivamente sui binari giusti.
Obiettivo: ritrovare serenità e anche il gusto delle cose semplici. Tanto da pianificare un viaggio in pullman d’altri tempi, spalmato in due giorni: una specie di gita del Cral, si spera, con brindisi finale. Vitto, alloggio e perché no, anche punti.


Ragatzu insidia Gori (Nocerina) - foto Settonce
 Ma proprio l’ultima voce del programma è quella più aleatoria, soprattutto se alcune delle difficoltà riemerse sabato con la Nocerina non saranno quanto meno limitate.
C’è da aspettarsi un inizio arrembante dei padroni di casa, col dente avvelenato dopo un pari a Modena a dir poco bugiardo: e allora, se così sarà, il Gubbio potrà fare forse la partita che preferisce, con rapide ripartenze, poggiando tattiche e speranze sulla velocità di Bazzoffia, sull’estro di Ragatzu (sempre che ci sia, e sempre che il gol gli abbia ispirato un filo di continuità), su una manovra che finora non ha abbagliato, ma ha trovato gradualmente concretezza.

Briganti torna a guidare la difesa - foto Settonce
Sono i due quarti d’ora a cavallo dell’intervallo, con la Nocerina, quando la squadra è andata in bambola rischiando la deriva, il punto interrogativo con cui si scende a Crotone. L’ipotenusa a cui far combaciare i vari cateti. Di sicuro dal primo minuto ci sarà Briganti – complice la squalifica di Benedetti – molto probabilmente ci sarà il 4-2-3-1 con Raggio Garibaldi in posizione più avanzata e Ciofani perno centrale. Quel che servirà sarà la determinazione e la fame che ormai appartiene a gran parte della squadra di Pecchia: i pochi che mancano all’appello si affrettino, perché allo “Scida” non serviranno teoremi e algoritmi. E non sarà una gita del Cral…




Copertina de "Il Rosso e il Blu" - ven.14.10.2011
musica di sottofondo: "Viaggiare" - Lucio Battisti - 1977

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