E poi dicono che non fa bene camminare. Cinquemila passi. Provate a contarli: è la distanza, pari a circa 3 km, che ognuno dovrebbe percorrere quotidianamente per mantenersi sano. Come fare? E' solo una questione di pigrizia mentale. Proviamo a rinunciare all'automobile - sempre che ovviamente non sia necessaria per recarsi al lavoro.
Basta camminare una ventina di minuti al giorno e il gioco è fatto.
Lasciando l’auto in garage, poi, ci guadagna la salute, ma anche il portafoglio. Si possono risparmiare, infatti, circa 700 euro all’anno, di cui 400 sono direttamente legati al costo del carburante e della manutenzione della macchina, e 300 euro vengono sborsati per curare i cittadini "malati' di pigrizia.
Il dato non è mio, ma è dell’Organizzazione mondiale della sanità che ha stimato i danni della sedentarietà nel vecchio continente. La 'pigrizia' "provoca 600.000 decessi l’anno in Europa e rappresenta una delle dieci cause principali di mortalità e disabilità nel mondo. Diabete, cardiopatie, ipertensione, cancro, osteoporosi - spiega Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale (Simg) - sono le malattie croniche che colpiscono in massa gli italiani, legate proprio a stili di vita sbagliati.
Nel dubbio, da un po' di tempo (diciamo un paio d'anni) lascio sistematicamente l'auto in cortile o parcheggiata lungo via Fabiani: e mi sono accorto che non solo è una questione di abitudine andare al lavoro o allo stadio a piedi. Ma fa stare meglio, diciamo che ossigena la mente. E ti permette di pensare (mentre passeggi) molto più di quanto tu non possa fare ad esempio guidando (si presume, senza distrarsi).
Insomma camminare o pedalare ogni giorno, ricorda il medico, è "una misura efficace per tenere sotto controllo i vari fattori di rischio e permette di dimezzare il rischio di morte".
Le regole base da seguire, che spaziano dalla dieta, alla quantità di attività fisica in base all’età, fino ai suggerimenti per curare i piccoli traumi, sono contenute nell’opuscolo a vignette 'Una passeggiata di salute', presentato al Senato nel convegno nazionale 'Il ritratto della salute e la medicina dei sani: modelli di sviluppo e strategie di comunicazione', promosso dalla Simg e dall’Associazione parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione.
Il convegno e l'opuscolo segnano l’avvio del progetto 'Il ritratto della salute' che riunisce le principali società scientifiche italiane con l’obiettivo di promuovere e diffondere la corretta comunicazione e la 'medicina dei sani', fondata sulla comprensione dei bisogni per fornire corrette informazioni e strumenti idonei per adottare stili di vita adeguati. In base ai dati Istat, i sedentari sono pari al 38,3% degli italiani: oltre 22 milioni di persone che dichiarano di non praticare attività fisica nel tempo libero. "La prevenzione è un diritto per ciascun cittadino ed è un obiettivo del nostro sistema sanitario nazionale - sottolinea Antonio Tomassini, presidente della Commissione Sanità del Senato e dell'Associazione parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione – E' necessario promuovere interventi per ridurre i principali fattori di rischio per le grandi malattie: fumo, alimentazione scorretta, sedentarietà e abuso di alcol. Per i danni diretti e indiretti che derivano da stili di vita sbagliati lo Stato spende circa 60 miliardi di euro ogni anno".
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