Un altro farmaco fuori dal mercato: dopo l'Aulin, tocca al Nopron, sciroppo per bambini... forse ha ragione il Dalai Lama...

Un altro farmaco fuori dal mercato. Dopo l'Aulin - di cui sono stato ingnaro e assiduo consumatore - ora tocca al Nopron Enfant 15 mg/5ml 150 ml e ad altri farmaci dei Laboratoires Genopharm – Francia e dell’officina di produzione Alkopharm Blois.

La notizia non la leggerete nelle prime pagine dei quotidiani e neanche la vedrete nelle aperture dei tg nazionali: forse confinate in qualche fondo pagina, o nella seconda parte dei tg. Magari ci aiuterà la rete, ovvero internet, magari con facebook. Ma sempre con un tasso di "attendibilità" che purtroppo non è quella che si dà, con credito illimitato, alle news di prima pagina.
La lobby delle case farmaceutiche è più che solida e ben lungi dal cadere nella trappola dell'esposizione mediatica negativa...

Dal 21 dicembre 2011, infatti, non vengono più rilasciate autorizzazioni all’importazione di questi medicinali destinati ai bambini e, a partire da oggi 2 gennaio 2012, vengono ritirati dal commercio lotti di numerosi medicinali di queste aziende, come disposto dall’Agenzia regolatoria francese. Il Nopron Enfant, in particolare, è uno sciroppo in commercio solamente in Italia e in Francia: non esistono altri medicinali aventi come principio attivo niaprazina.
L’Agenzia Italiana del Farmaco, in collaborazione con l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) e con le altre Agenzie regolatorie nazionali europee sta cercando di reperire nuovi siti di fabbricazione per il principio attivo che consentano la ripresa della produzione del medicinale Nopron sciroppo.
"Nell’attesa di novità - conclude la nota diffusa dall'Unione Consumatori - si invitano i pazienti che utilizzano lo sciroppo a contattare il medico specialista e/o prescrittore per la scelta di alternative terapeutiche idonee".

Nopron, è un nome che ai più è sconosciuto ma che tante mamme conoscono bene perché il famigerato medicinale salvanotte per i più piccoli è stato per diverso tempo il più noto rimedio chimico per rendere meno “vivaci” le notti insonni dei bambini e quindi per far passarne di più tranquille anche i genitori.
Eppure gli effetti negativi erano conosciuti e tra questi una sorta di effetto paradosso alla sospensione, misurato da un'eccitazione maggiore nei bambini o una sonnolenza diurna oltre a debolezza muscolare o tremore.
Per la cronaca, in Italia le prescrizioni sono aumentate del 280% negli ultimi cinque anni.
Un appello è stato lanciato dallo “Sportello dei Diritti” sull’etichette dei farmaci: inserire per legge il riquadro nero sulle confezioni di medicinali, come quello adottato per le sigarette, per evidenziare gli effetti collaterali più pericolosi.

Leggendo questa notizia, mi è venuta in mente una frase del Dalai Lama su noi occidentali, pescata proprio ieri su facebook. Una perla di saggezza di cui dovremmo far tesoro:
«Quello che mi ha sorpreso di più negli uomini dell’Occidente è che perdono la salute per fare i soldi e poi.. perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere né il presente, né il futuro».



Meno medicine, e qualche passeggiata in più, verrebbe da dire pensando a noi grandi. Ma quando si scopre che anche i medicinali per i più piccoli, anche un banale sciroppo viene ritirato dal mercato, gli interrogativi si mescolano alla rabbia... E la sfiducia, purtroppo ingrediente poco costruttivo dei nostri pensieri, rischia di prendere il sopravvento...