Il mio puzzle, i miei pezzi.Di ieri e l'altro ieri.

giovedì 12 gennaio 2012

Dal puzzle nel piatto dei bambini, al pistacchio che sostituisce il viagra... qualche curiosità a tavola

Visto che la quotidianità continua a propinarci news di triste profilo (anche oggi la notizia della chiusura di una fabbrica a Fossato di Vico, con 190 famiglie che si trovano per strada da un giorno all'altro), cerchiamo di "evadere" un po' per una sera, parlando di salute e alimentazione, con tre pillole (non quelle di Wanna Marchi) che arrivano dalla newsletter dell'amico nutrizionista dott. Guido Monacelli.

La prima riguarda l'alimentazione dei più piccoli, ed è molto interessante.
Secondo un recente studio condotto da quattro ricercatori della Cornell University e appena pubblicato da Acta Paediatrica, per stimolare l'appetito dei nostri figli e variare la loro dieta, basta comporre un piatto in cui 7 alimenti si combinano a 6 colori.
Una scoperta a cui sono giunti dopo aver sottoposto ad un campione di 23 preadolescenti e 46 adulti le foto di 48 diverse combinazioni di cibo, diverse per numero di alimenti, disposizione e combinazione.
La conclusione e' stata che i bambini, a differenza degli adulti, sono maggiormente attratti da forme, dimensioni e impatto visivo degli alimenti. Insomma, un piatto abbondante di spaghetti al pomodoro o una montagna di polpette ben condite, a quanto pare, avrebbero meno successo di una composizione di sette alimenti diversi, tutti presenti in piccole porzioni e assemblati con gusto e fantasia.
Devo dire che ho empiricamente sperimentato questa teoria nell'esperienza domestica: e vedo che mio figlio - 7 anni e una repellenza epidermica con le verdure (come suo padre, almeno fino a 14 anni quando venne costretto "a forza" a mangiare insalata e oggi non può farne a meno...) - effettivamente storce la bocca di fronte a piatti magari invitanti ma troppo opulenti o alle classiche minestre che riempiono il piatto.


La seconda curiosità, ha un che di notizia "a luci rosse".
I pistacchi possono aiutare la virilita'. Altro che Viagra... Sono stati i ricercatori turchi, coordinati dal dottor M. Aldemir, ad aver scoperto che i pistacchi hanno giocato un ruolo significativo nel contrastare la disfunzione erettile in un gruppo di persone coinvolte nel loro studio.
Gli scienziati hanno coinvolto nella loro ricerca un panel di 12 uomini sposati, tutti con diagnosi di disfunzione erettile da oltre un anno. Durante il periodo di follow-up, durato tre settimane, i partecipanti sono stati invitati ad assumere 100 grammi di pistacchi al giorno (non pochi, insomma non basta comprare la classica bustina in cellophan allo stadio...). Gli uomini che consumavano i pistacchi hanno poi dovuto riportare le proprie esperienze e sono stati oggetto di analisi da parte dei ricercatori. I risultati sono stati riportati sull'International Journal of Impotence Research e mostrano come i mangiatori di pistacchi avessero ottenuto effetti benefici sulla propria vita sessuale e come vi fossero meno casi di impotenza, a seguito di un positivo effetto sull'erezione.
Sarà... Nel dubbio, per chi ne avesse bisogno... una capatina al bar dello stadio non guasta no?

Infine l'ultima curiosità, ma stavolta più seria e importante. Che certamente interesserà chi fa molta attività sportiva e movimento - "companatico" necessario per qualunque dieta o per chiunque intenda tenersi in forma.
Un team guidato dai ricercatori del Dana-Farber Cancer Institute (Usa) ha isolato un ormone naturale dalle cellule dei muscoli, che fa scattare alcuni dei principali benefici conseguenti all'esercizio fisico. Questo ormone è un candidato molto promettente per lo sviluppo di nuovi trattamenti contro il diabete, l'obesità e forse altri disturbi, tra cui il cancro, rivela 'Nature'. Bruce Spiegelman, biologo autore principale della ricerca, ha ribattezzato la proteina 'irisina', dal nome di Iride, messaggera divina e personificazione dell'arcobaleno. Per lo scienziato, la scoperta è un primo passo importante nella comprensione dei meccanismi biologici che traducono l'esercizio fisico in cambiamenti positivi per tutto il corpo, sia nelle persone sane sia in quelle affette da una malattia. Secondo lo studio, l'ormone irisina ha diretti e potenti effetti sui tessuti adiposi, i depositi sottocutanei di grasso causati dalle calorie in eccesso che provocano l'insorgenza dell'obesità.
Quando i livelli di irisina aumentano attraverso l'esercizio fisico o, come in questo studio, quando viene iniettata nei topi, questo ormone entra in azione consentendo la conversione del grasso 'cattivo' (detto bianco) in grasso 'buono' (detto bruno, tipico dei bambini), perché in grado di bruciare un numero maggiore di calorie. Oltre a stimolare lo sviluppo di grasso bruno, l'irisina ha dimostrato di migliorare la tolleranza al glucosio, un indicatore chiave della salute metabolica, nei topi nutriti con una dieta ricca di grassi.

Sono curiosità. Ma soprattutto in quest'ultimo caso, aprono speranze concrete.
Nel frattempo è sempre opportuno seguire due consigli fondamentali: una dieta equilibrata (meglio se mediterranea) e sufficiente movimento nell'arco di tutti i giorni. Non è necessario fare maratone. Basta fare le scale al posto dell'ascensore o andare a piedi al lavoro.
E per la maggior parte delle persone già tanti problemi sarebbero preventivamente risolti...

1 commento:

  1. Tutti parlano genericamente di 100 gr. al giorno per 3 settimane, una cura di 2100 grammi. Se al mercato peso 2100 gr.di pistacchi ancora col guscio che non si mangia, una volta sbucciati mi ritrovo la metà del peso in bucce e l' altra metà in semi. Visto la differenza che non è per niente trascurabile bisognerebbe fare chiarezza. Per mangiare effettivamente 100 gr. bisogna avere 200 gr. da sbucciare, altrimenti ne mangi solo 50 gr.

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