Il mio puzzle, i miei pezzi.Di ieri e l'altro ieri.

sabato 6 marzo 2010

8 marzo: ha ancora senso festeggiare? Lo dico per voi donne...

Ha ancora senso festeggiare l'8 marzo? Me lo chiedo spesso, soprattutto quando sento - e non è raro - una donna o una ragazza dire frasi del tipo: "E' una festa che detesto, che non ha più senso, che mi fa sentire quasi ghettizzata".
Tutti sanno quali sono le origini di questa ricorrenza: 8 marzo 1908, oltre un centinaio di donne, operaie, muore in un rogo in una fabbrica tessile americana - dopo che il proprietario (ma allora poteva ben definirsi "padrone") le aveva chiuse dentro perchè avevano osato scioperare.
Oggi l'8 marzo dovrebbe avere richiami con quel passato - sul posto di lavoro le cose sono migliorate ma ce ne sono ancora tante da "sistemare" - ma dovrebbe assumere significati di attualità e modernità che spesso invece finiscono per sfuggire.

Semplicemente perché all'8 marzo ormai si dà - ed è una responsabilità prevalentemente femminile - un valore di "festa di costume" che si riduce ad un piacevole omaggio floreale (mimosa) e ad una serata in pizzeria (per le più morigerate, qualcuna finisce anche a godersi qualche strip maschile).
Se l'8 marzo è questo, la risposta alla domanda del post è già data.
Ma sarebbe riduttivo e semplicistico, perché - fortunatamente - non tutte le rappresentanti del gentil sesso interpretano e vivono questa data seguendo semplicemente la "moda" degli ultimi anni.
Confido una mia riflessione: ho pensato all'8 marzo qualche sera fa quando, per un servizio per TRG, ho avuto la fortuna di conoscere alcune signore, appassionate di ricamo, che stanno lavorando sul prezioso Piviale della statua di S.Ubaldo.
Signore appassionate di un'arte antica, e sempre più rara, capaci di trasmettere entusiasmo, al solo raccontare l'avventura che le vede protagoniste: riprodurre ex novo un manto preziosissimo, in un tessuto misto di seta e oro, con ricami pregiati e di una cura minuziosa e certosina da far invidia ai minaturisti del Medioevo.
Cosa c'entra l'8 marzo? Che la femminilità, ovvero la capacità di interpretare quella sensibilità unica e autorevole che è propria di una donna, si può esprimere in tante forme e modalità.
Le più semplici o le più complesse. Anche un ricamo può dirci quanto "unico" è il mondo femminile.
Soprattutto oggi che quel ricamo è così raro a vedersi, che quell'arte è così poco familiare tra le più giovani...
Ecco, l'8 marzo può essere anche qualcosa da assaporare con il fascino visivo e tattile di un tessuto antico. Di una maestria che, purtroppo, rischia di andare perduta.
Proprio come il valore originario di questa giornata...

GMA

2 commenti:

  1. Il post ha suscitato diverse reazioni su facebook. Vi riporto di seguito alcune delle considerazioni presenti sul social network (che potrebbero ispirare ulteriori spunti qui sul mio blog):
    M.GRAZIA LUCARINI - infatti non so' cosa ci sia da festeggiare.........

    GIOVANNI MORINI - L'8 marzo come quasi tutte le feste è prettamente commerciale...si offre la mimosa ma a quel gesto simbolico poi facciamo corrispondere nella realtà rispetto, stima e fiducia che comunque non devono essere solo alla base del rapporto uomo-donna ma di qualsiasi altro rapporto umano?E comunque fra qualche anno saremo noi a festeggiare la festa dell'uomo...

    GASTRONOMIA EUGUBINA - come tutte le cose ha perso il valore !!!!!o forse abbiamo perso noi i valori come lealtà, stima, senzo della famiglia ecc? se riusciamo a costrure una società civile non deve esistere nè festa della donna nè festa dell'uomo. mi fermo avrei tanto da dire in riguardo.

    GIACOMO MARINELLI ANDREOLI - E invece mi piacerebbe che si riuscisse a dire tutto quello che si ha da dire: se posso aggiungere direi che il pretesto della mimosa e' almeno l'occasione x ricordare a noi maschietti che spesso basta un piccolo gesto (un fiore) per regalare un'emozione... Senza aspettare per forza l'8 marzo..

    M.GRAZIA LUCARINI - infatti non serve un 8 Marzo x un piccolo gesto che alle volte vale piu' dell'oro........

    ANTONELLA GHIRELLI - Sì ad una "Festa della Donna" che celebri le numerose conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, o che ricordi le discriminazioni, i soprusi e le violenze di ogni tipo, delle quali le donne sono ancora vittime in molte parti del mondo.
    No al valore che ha assunto oggi...
    Quante persone conoscono in realtà le origini dell'8 marzo? Chi si ricorda più di Mr. Johnson??

    LUIGI SANTIONI -auspico un autentico 8 marzo nei paesi meno sviluppati, dove le donne devono fare ancora molte conquiste.

    PAOLA MARTINELLI - sono perfettamente in accordo con Giacomo , sto lavorando in un negozio di fiori ed è bellissimo vedere quanti ragazzi si ricordino che un fiore ancora fà molto piacere ad una donna , per ogni occasione purchè sincero , non carichiamo sempre di mille responsabilità un gesto simbolico che a volte vuole essere solo tale, poi i significati più profondi sono altri e vanno rispettati 365 giorni

    ROBERTA NORGINI - ...credo che finche' ci sara' un 8 marzo festeggiato in ristoranti e pizzerie..vorra' dire che le donne ...(TUTTE)..non avranno raggiunto le pari opportunita'....dovremmo riscoprire intanto il vero significato di questa ricorrenza...quello della lotta fatta per i propri..(e di tutte le donne) diritti ... nel lontano 8 marzo 1908...da un gruppo di operaie che con coraggio decisero di ribellarsi per riscattare la propria esistenza...

    MARINELLA BALDINUCCI - festeggiare...che cosa?la libertà di dire volgarità nei ristoranti? di inneggiare allo spogliarello di un uomo? di ubriacarsi senza ritegno? E questo va festeggiato? E poi vedersi su tutte le reti tv spogliate, offese, sfruttate, trattate peggio di oggeti? E' questo che si chiama parità?Allora ho sbagliato davvero tutto!

    FRANCESCA GALIZI - A parole molte donne sono libere, moderne, emancipate etc etc...Nei fatti molte meno...E' un discorso lungo e anche molto soggettivo. comunque penso che per alcune essere emancipate possa anche voler dire semplicemente fare la casalinga e stare dietro ai figli, se è questo che le rende felici. Ci sono invece altre che si sentono molto realizzate ... Mostra tuttoper avere un' ottima carriera, ma non aver costruito una famiglia, e anche questo va bene. Insomma...come diceva Jarabe de Palo...de segun come se mire todo depende. l'unica cosa oggettiva è che siamo molto meglio degli uomini, e loro lo sanno, per questo ci mettono i bastoni fra le ruote. Dai...una donna che "comanda" vi dà fastidio un po'....

    ANTONELLA GHIRELLI - mi sembra l'occasione giusta per riproporre questo link... http://www.ilcorpodelledonne.net/?page_id=89

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  2. Per la cronaca, un ampio servizio "dietro le quinte" dedicato al prezioso e pregevole lavoro delle ricamatrici eugubine per la realizzazione del Piviale della statua 700esca di S.Ubaldo - che viene condotta in Processione il 15 maggio - con curiosità e illustrazioni molto particolari, andrà in onda stasera nel corso della trasmissione Anteprima "L'Attesa" - ore 21.20 su TRG (replica domani ore 14.45).

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