Saranno quattro giorni che decideranno tanto. Ma non tutto. Il Gubbio tra mercoledì e domenica si gioca lo "storico" accesso alla finale di Coppa Italia LegaPro e domenica a Fano una delle ultime sfide dirette per la corsa ai play off (l'ultima, il 2 maggio in casa contro il Prato).
In pochi giorni due sfide pesanti per decidere il "colore" di questa stagione. Ma anche due sfide diverse.
A Cosenza i rossoblù di Torrente partono con il solo favore del risultato (2-1 dell'andata): per il resto le assenze (Marotta, Farina e Casoli) e il blasone dell'avversario (oltre al fattore ambientale) pendono dalla parte della squadra calabrese (che ha comunque in dubbio Fiore). Ci vorrà un Gubbio battagliero che dimentica gli "assi" che non ci saranno - capaci di decidere la gara in ogni momento - e dovrà fare gruppo per giocarsi "alla pari" la partita. Alla pari, sul piano della mentalità: senza ostruzionismi, e senza pensare di poter conservare lo 0-0. L'impressione è che servirà comunque un gol per accedere alla finale. E non sarà una questione tattica (4-4-2 snaturando il tridente o un tridente forzato con il baby Bertinelli dal 1'?), ma soprattutto di mentalità e approccio. Serve insomma un'impresa.
A Fano invece il Gubbio riavrà tutte le sue pedine: e allora servirà... il Gubbio. La squadra che sa giocare, sa imporre il propruio ritmo, sa ottimizzare la presenza di un tridente pungente e un centrocampo anche sbilanciato (con Rivaldo che certo non è un mediano di rottura) riuscendo a coprire tutti gli spazi e a sfruttare le ripartenze sulle fasce. Con un atteggiamento mentale, anche qui, da squadra di alta classifica che non si fa intimorire. Si prevede il pubblico delle grandi occasioni.
Di sicuro le due gare, pur diverse, non saranno disgiunte: l'esito della prima inevitabilmente finirà per condizionare la seconda.
Per questo l'impressione è che sarà proprio la settimana cruciale...
Nessun commento:
Posta un commento