Il mio puzzle, i miei pezzi.Di ieri e l'altro ieri.

lunedì 14 novembre 2011

E' la serie B bellezza... Mancano le stoccate ma lo spirito è quello giusto...

Simoni in piedi, Tebi
e Giammarioli assorti - foto Settonce
E’ la serie B bellezza. Sembra dire questo il campionato al Gubbio di Gigi Simoni. L’effetto benefico del suo arrivo in panchina pare affievolirsi dopo la seconda sconfitta consecutiva, per mano del figlioccio sportivo prediletto, quel Fulvio Pea che, al pari di Pecchia, è debuttante assoluto in serie B ma con alle spalle campionati tosti di Primavera con Samp e Inter.


E che non si tratti di un allenatore di primo pelo lo si capisce osservando il suo Sassuolo che è secondo, lì a tre passi dal vertice, ma che in campo, soprattutto, sa starci anche quando non è giornata di grazia.
Perché l’1-0 di ieri fa sorridere gli emiliani, proprio alla luce di quanto hanno faticato per costruirlo e portarselo a casa: è la quinta vittoria esterna del Sassuolo, ma anche il settimo 1-0 stagionale. E Capello insegna che è con gli 1-0 che si vincono i campionati.

Il Gubbio ha poco da rimproverarsi. Simoni, un po’ come Mario Monti, chiamato a salvare i rossoblù dallo spread della serie cadetta, non ha la bacchetta magica. Ma sa che paradossalmente una prova come quella di ieri deve preoccupare meno di altre, che hanno riportato punti: perché in fondo il pareggio sarebbe stato più equo, se non altro per il cuore e la spinta profusa fino al 95’. Uno spirito che è quello che i rossoblù devono conservare da qui a maggio per conquistarsi la salvezza equivalente allo scudetto 2011-2012. Un ardore che però, sebbene sia condizione necessaria, non diventa sufficiente quando non è condita da un pizzico di fantasia e di soluzioni tecniche.

Ragatzu ha sfiorato il pari - foto Settonce
Soprattutto in attacco, dove la squadra di Simoni dimostra di avere difficoltà: ieri l’unico vero grattacapo a Pomini l’ha procurato Ragatzu nei minuti di recupero – chiamando il portiere al miracolo di giornata che vale almeno quanto la prodezza di Sansone al quarto d’ora del primo tempo.
Però è un po’ poco se si considera che la squadra ha spinto sull’acceleratore, specie nella ripresa: molta buona volontà ma poco profitto.

Se Bazzoffia non carbura, dalle fasce non arrivano idee rivoluzionarie; le soluzioni su calcio da fermo latitano, specie dalla bandierina dove su 10 corner oltre la metà sono ad appannaggio degli avversari sul primo palo; giocatori in grado di piazzare la stoccata su iniziativa personale – alla Sansone per capirci – non ci sono. O se ci sono, ancora non si vedono.

La classifica del Gubbio
nella "posa" di Graffiedi - foto Settonce
Il rammarico, nel match di ieri, è non aver cercato fino alla fine una terza soluzione, con i cambi, che magari proprio sulle corsie laterali, avrebbe potuto cambiare l’inerzia del leit motiv tattico. Ma col senno del poi, si sa, ognuno può dire quel che vuole.
Ha ragione Simoni che da una domenica come quella di ieri le notizie peggiori sono arrivate dagli altri campi: con Empoli e Vicenza vittoriose addirittura in trasferta, e le sole Nocerina e il lontanissimo ma redivivo Ascoli rimasti alle spalle.
In tutto questo il bicchiere mezzo pieno continua a mostrarci una classifica nella quale in 5 punti (dai 18 del Cittadella ai 13 della Nocerina) c’è mezza serie B. Il che significa che con poco, magari la prima vittoria in trasferta stagionale, si riemerge dalle catacombe della classifica.

Con lo stesso spirito visto ieri, ma con una traduzione ben diversa… Perché l’uomo dei miracoli non esiste. E i miracoli, semmai, bisogna costruirseli da soli, giorno x giorno...

 
 
Copertina di "Fuorigioco" del 14.11.11
musica di sottofondo: "Miracle worker" - Super heavy - 2011
 

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