TRG, la sede di via del Molino, a Gubbio |
Un quarto di secolo che ha visto un’evoluzione straordinaria di tecnologie e costumi, una crescita prepotente dell’informazione locale, sui mezzi tradizionali (quotidiani e radio) e su quelli più innovativi (tv e poi internet). Strumenti che oggi più che mai costituiscono un unico arco comunicativo che, anche in ambito locale, garantisce il raggiungimento di un target sempre più vario e variegato, per fasce d’età, abitudini orarie e costume tecnologico.
Un cammino nel quale la data del 23 novembre 2011 (mercoledì prossimo) segnerà uno step epocale. Lo switch off e il passaggio, anche di TRG, al digitale terrestre.
Cosa sia diventata TRG a oltre un quarto di secolo dalla sua nascita è presto detto:
- 12 appuntamenti informativi ogni giorno, dalle 7.30 fino alle 24.
- la prima rassegna stampa in diretta in Umbria, con le testate regionali viste al microscopio;
- due edizioni del Trg Giorno, il tg sulla cronaca dell’intera area provinciale
- due edizioni del Trg Sport, lo sguardo attento a tutte le discipline agonistiche
- due edizioni del Trg Sera, l’unico tg regionale splittato da tre diverse redazioni, Gubbio, Città di Castello e Foligno.
- la rubrica di approfondimento dopo il tg Trg Plus, con personaggi, inchieste, interviste, sui temi forti della giornata o sui focus di cronaca e attualità.
- nel weekend, Trg Sette, il rotocalco sui fatti principali della settimana
- 5.000 servizi filmati in un anno, oltre 50.000 notizie all’interno dei contenitori informativi quotidiani
maggio 2004 - inaugurazione nuova sede TRG via del Molino |
Dalla Valtiberina toscana ed umbra, all’Eugubino-Gualdese, dal Folignate, all’Assisiate, fino all’hinterland perugino e nelle vicine Marche.
Un’originale formula informativa e organizzativa - che da anni adotta lo "splittaggio" (trasmissione in contemporanea di diverse programmazioni su diverse aree) - oggi rappresentano un pionierismo che trova proprio nella nuova conformazione del digitale terrestre (6 canali per ogni MUX, sistema di trasmissione di ogni emittente) una sua espressione naturale. Accanto a questo, la bussola deve restare la continua ricerca di qualità e innovazione nei format, la cura nei dettagli nell’informazione come nella comunicazione pubblicitaria.
E in fondo, la convinzione di non sedersi e non accontentarsi mai abbastanza di quanto realizzato.
I passi avanti di questi 10 anni (dal 2001 ad oggi) sono attestati da certificazioni istituzionali – dal 2008 TRG è costantemente al primo posto nella graduatoria Corecom per l’assegnazione dei contributi ministeriali, in base ai parametri incrociati di dipendenti e fatturato – dalle proiezioni degli ascolti – 40.000 contatti medi quotidiani, secondo l’ultimo dato Auditel, con punte di oltre 80.000 nel prime time serale - dal gradimento della gente, che non si misura nei numeri ma nei riscontri che ancora oggi (per fortuna) il telespettatore ti propone per strada, al supermercato, nei bar o allo stadio.
La piattaforma digitale cambia radicalmente la fisionomia dei soggetti titolari di concessioni per le trasmissioni radio-televisive. Il panorama, anche a livello locale, come ad esempio nella nostra regione, sarà caratterizzato dalla presenza di due tipologie di soggetti:
Operatori di rete – società titolari di reti infrastrutturali di alta frequenza cui è assegnata la concessione per trasmettere in digitale su tutto il territorio provinciale o regionale
Fornitori di contenuti – società produttrici di contenuti e programmi televisivi per la cui diffusione sarà necessario utilizzare le piattaforme degli Operatori di rete.
Ebbene, dopo 26 anni, la soddisfazione è grande nel constatare che TRG taglia un altro traguardo straordinario nel suo cammino: sarà infatti a tutti gli effetti titolare di una concessione quale OPERATORE DI RETE sull’intero territorio regionale. Una titolarità esclusiva di un numero limitato di imprese, che determina di per sé la titolarità di un patrimonio di infrastrutture destinato ad accrescere il proprio valore nel tempo.
A TRG poi è stato assegnato nel sistema LCN (numerazione canali nel telecomando) il n.11 - sebbene inizialmente fosse quasi scontato che avesse il 10 per la migliore posizione nella classifica Corecom negli ultimi 3 anni.
Senza finire in polemiche che tanto, da questo blog, sarebbero inutili, val la pena comunque ricordare i canali che apparterranno a TRG: 11 - 111 - 211- 604 - 605 - 606.
Un salto di qualità e di territorialità che dopo 26 anni dalla nascita dell'originaria Tele Gubbio (nata a sua volta come costola di Radio Gubbio - 1977), consentirà all’emittente di confrontarsi ad armi pari con i competitors regionali, su un bacino di utenza omogeneo, con un progetto e un format organizzativo innovativo che già negli anni scorsi ha saputo precorrere i tempi e l’avvento del digitale terrestre.
L’utilizzo dello splittaggio fin dalla metà degli anni ’90 consente a TRG di sostenere l’operatività di più redazioni (e maggiori costi di personale e attrezzature) grazie ad un palinsesto integrato strettamente con le realtà locali. Una scelta strategica che ha fatto di TRG il riferimento più immediato e capillare dell’informazione locale prima nell’Eugubino-Gualdese, quindi nell’Alto Tevere e da alcuni anni anche nel Folignate.
Una formula che ora potrà facilmente diventare funzionale con la nuova frontiera digitale.
TRG, come operatore di rete, sarà titolare di un MUX, ovvero un sistema di trasmissione multicanale che consente di utilizzare la frequenza digitale di cui si è titolari con ben 6 canali di trasmissione.
In ognuno di questi 6 canali sarà programmato un differente palinsesto che renderà l’offerta informativa di TRG ancora più variegata e distribuita territorialmente: e così l’Eugubino-Gualdese potrà avere un suo canale, così anche l’Alto Tevere o il comprensorio Folignate – per restare alle aree storicamente servite dall’emittente. Un canale ulteriore consentirà di aprire una finestra sulla regione Marche – dove TRG è titolare di una frequenza per la provincia di Ancona.
Un canale sarà dedicato interamente allo sport – terreno sul quale da sempre l’emittente si è contraddistinta per essere in prima linea - e un ulteriore canale potrà distribuire il segnale radiofonico dell’emittente storica, RGM, l’antica Radio Gubbio, nata nel 1977 e pronta a sbarcare, anch’essa su piattaforma digitale.
Crescita di territorio, ma anche crescita di qualità nella programmazione e nell’implementazione di servizi a beneficio dell’utente.
E crescita di visibilità per i numerosi partners pubblicitari che attraverso la programmazione di TRG hanno potuto investire in immagine e promozione con la garanzia di ritorni certi e tangibili sul piano della diffusione e della penetrazione nel pubblico locale.
L’ampliamento territoriale dell’emittente, su tutta l'Umbria, ora rappresenta un valore aggiunto anche e soprattutto per coloro che da sempre hanno affidato le proprie campagne promozionali alla rete televisiva.
Un allargamento che – proprio grazie alla differenziazione di canali e di programmazione capillare - non disperderà il patrimonio di fidelizzazione maturato in oltre un quarto di secolo, rafforzando anzi la visibilità e l’incisività dell’informazione come anche l’efficacia del messaggio pubblicitario.
Nei prossimi giorni lo switch off creerà un po' di caos e ci vorrà qualche tempo per imparare ad orientarsi. L'impressione è che dopo, il bello potrà solo venire...
Musica di sottofondo: la sigla audio "storica" del radiogiornale di Radio Gubbio e successivamente del tg di TRG.
"The sound of Philadelphia" - 1974
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