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venerdì 4 novembre 2011

Sette punti in otto giorni: la dieta ricostituente funziona... ma Simoni non è solo un talismano...

Simoni si gusta un'altra vittoria... - foto Settonce
Sette punti in otto giorni. E’ la dieta ricostituente del dottor Gigi Simoni.
Un’iniezione di punti e di fiducia che forse neanche lui, dall’alto di un’esperienza cinquantennale, si aspettava o sperava, calendario alla mano. Sette punti in tre gare con gente come Torino, Livorno e Cittadella.

E se anche la dea bendata una mano l’ha indubbiamente messa – sono bastati tre gol per fare gli stessi punti messi insieme in due lunghi mesi – è perché la squadra ci ha sempre creduto e quella fortuna se l’è andata a cercare.

Diciamola tutta, non sempre andrà così. Ma adesso il Gubbio è una squadra da serie B, una squadra che se la gioca, che non si nasconde, che non trema di fronte al nome dell’avversario. E in graduatoria, se permettete, si è messa sette squadre alle spalle. Scusate se è poco.
Da qui a pensare che tutti i problemi siano risolti, ce ne passa. Simoni sa bene di non essere Mario Draghi, non basta abbassare di un quarto di punto i tassi per far volare la squadra. E già Vicenza sarà importante per capire se il processo di mentalità – prima ancora che di gioco – è davvero sulla buona strada.

Sandreani, in forte dubbio per Vicenza - foto Settonce
Anche perché, nel "catino" del Romeo Menti, il Gubbio arriverà praticamente senza mezzo centrocampo, con ricambi contati e la parola “emergenza” a fare triste compagnia.
Oltre a Farina e Briganti in difesa, non ci saranno Buchel e Lunardini, ma marcherà visita probabilmente anche il capitano Sandreani – che pure nelle ultime gare è tornato autentico trascinatore della squadra, anche nei momenti meno esaltanti, come in alcune fase del match di Livorno. E che contro il Cittadella, almeno nel primo tempo, aveva ricoperto un ruolo da trequartista mascherato che ne aveva esaltato le qualità di uomo da ultimo passaggio. Senza contare l’affaticamento evidente di Raggio Garibaldi che ancora risente dello smottamento alla caviglia patito a Livorno.

Gubbio-Cittadella (89'): la palla "matta" toccata da Boisfer,
si sta adagiando in rete... - foto Settonce
Simoni – coadiuvato dal suo staff, da Tebi a Pascolini, fino al duo Mengoni-Barilari – dovrà fare di necessità virtù inventandosi uno schieramento adatto a contrastare il 4-3-3 di Cagni che vede in attacco giocatori dal pedigree non proprio disprezzabile come Abbruscato e Paolucci.
Non sarà impresa facile, ma il Gubbio sembra ormai abbonato ai “mezzi miracoli”. Il saggio trainer aveva messo in guardia sul Cittadella: preferisco una squadra più quotata ma meno affiatata tra i reparti. E in campo si è capito perché.

Ora i rossoblù si ritrovano un'avversaria che ha ben 4 punti in meno in classifica: inutile dire che qualsiasi risultato positivo al ”Menti”, anche in chiave di scontro diretto salvezza, sarebbe oro colato.
Perché è solo dalla continuità di risultati che la squadra può trovare vigore nei punti e consapevolezza nella testa.
In fondo, dopo la terribile quaterna di sconfitte iniziali, in 9 gare i rossoblù hanno perso una sola volta. Anche lì, a Crotone, contro una diretta sfidante, che in quel momento stava dietro.
Quanto basta per fare tesoro di quella lezione. Quanto basta per capire che Simoni non è solo un talismano…



 
Copertina de "Il Rosso e il Blu" - venerdì 4.11.11
musica sottofondo: "El talisman" - Rosana - 1996
 

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